Costume e Società

Viaggia due anni senza pagare: anziano ospite di una casa di riposo deve 4mila euro in pedaggi

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6 Aprile 2023

Per due anni ha viaggiato in autostrada senza pagare il pedaggio. Come ha fatto? Guidando molto vicino al veicolo che lo precedeva davanti alla barriera Telepass e passando subito dietro, come se fossero lo stesso veicolo. L'accusa di “insolvenza fraudolenta” mossa dalla Procura della Repubblica di Frosinone, riguarda un anziano che vive in una casa di riposo a Fiuggi.

Mario, 80 anni, non avendo familiari stretti e per vincere la noia, ha deciso di andare a vivere in una residenza per anziani a Fiuggi, vicina alle terme e con un clima mite per tutto l'anno. Ed è stato proprio lì che lo ha trovato l'ufficiale giudiziario della Procura per notificargli il decreto di giudizio immediato a cui verrà sottoposto perché sarebbe proprio lui il nonno accusato di aver guidato per due anni in autostrada senza pagare un solo pedaggio!
La strategia, semplice ma efficace, è stata messa in atto durante la notte, per raggiungere diverse destinazioni, entro un raggio di cento chilometri. Quello che Mario non si aspettava, forse, era che la sua auto sarebbe stata ripresa dalle telecamere ad ogni ingresso e ad ogni uscita. Al controllo dei fotogrammi, gli operatori stentavano a crederci: era un distinto signore dai capelli bianchi a bruciare le barriere. Proprio attraverso la targa del veicolo è stato possibile raggiungere il suo proprietario e così denunciarlo per i pedaggi non pagati effettuati tra il 2020 e il 2022. Il totale reclamato è di circa 4mila euro.

Dopo una vita intensa, Mario ha deciso da solo di ritirarsi in una casa di riposo, vedendo in quel luogo la soluzione ideale ai suoi problemi: lì, non avrebbe dovuto preoccuparsi di cucinare, lavare, pulire, tra le altre faccende domestiche, e avrebbe comunque avuto la compagnia degli altri anziani. Ma di notte, quando quelli andavano a dormire, Mario si annoiava. Ed era allora che prendeva la sua auto e, seguendo la via Anticolana raggiungeva il casello di Anagni. È stato lì che bruciava la barriera, "accoppiandosi" al veicolo davanti a lui.

Ricostituendo i viaggi fatti dall’anziano è stato verificato che lui andava a fare passeggiate in più luoghi: in centro di Roma, alla Reggia di Caserta, qualche volta andava a Napoli. In nessuno dei viaggi ha pagato il costo dell'autostrada. All'avvocato che lo ha contattato, Mario ha detto che non avrebbe pagato "perché l'Autostrada è un servizio pubblico, non possono pretendere un pedaggio". 

Cercando di far capire al signore che, una volta pagati i 4.000 euro, il processo si sarebbe estinto, l'avvocato lo ha invitato nel suo studio per raggiungere insieme una soluzione. Mario ha risposto irriducibile: “Spiacente avvocato, io non vengo per due motivi: non voglio pagare e poi l'autostrada da Fiuggi a Frosinone non c'è. Quando la fanno ci vengo".


Per due anni ha viaggiato in autostrada senza pagare il pedaggio. Come ha fatto? Guidando molto vicino al veicolo che lo precedeva davanti alla barriera Telepass e passando subito dietro, come se fossero lo stesso veicolo. L'accusa di “insolvenza fraudolenta” mossa dalla Procura della Repubblica di Frosinone, riguarda un anziano che vive in una casa di riposo a Fiuggi.

Mario, 80 anni, non avendo familiari stretti e per vincere la noia, ha deciso di andare a vivere in una residenza per anziani a Fiuggi, vicina alle terme e con un clima mite per tutto l'anno. Ed è stato proprio lì che lo ha trovato l'ufficiale giudiziario della Procura per notificargli il decreto di giudizio immediato a cui verrà sottoposto perché sarebbe proprio lui il nonno accusato di aver guidato per due anni in autostrada senza pagare un solo pedaggio!
La strategia, semplice ma efficace, è stata messa in atto durante la notte, per raggiungere diverse destinazioni, entro un raggio di cento chilometri. Quello che Mario non si aspettava, forse, era che la sua auto sarebbe stata ripresa dalle telecamere ad ogni ingresso e ad ogni uscita. Al controllo dei fotogrammi, gli operatori stentavano a crederci: era un distinto signore dai capelli bianchi a bruciare le barriere. Proprio attraverso la targa del veicolo è stato possibile raggiungere il suo proprietario e così denunciarlo per i pedaggi non pagati effettuati tra il 2020 e il 2022. Il totale reclamato è di circa 4mila euro.

Dopo una vita intensa, Mario ha deciso da solo di ritirarsi in una casa di riposo, vedendo in quel luogo la soluzione ideale ai suoi problemi: lì, non avrebbe dovuto preoccuparsi di cucinare, lavare, pulire, tra le altre faccende domestiche, e avrebbe comunque avuto la compagnia degli altri anziani. Ma di notte, quando quelli andavano a dormire, Mario si annoiava. Ed era allora che prendeva la sua auto e, seguendo la via Anticolana raggiungeva il casello di Anagni. È stato lì che bruciava la barriera, "accoppiandosi" al veicolo davanti a lui.

Ricostituendo i viaggi fatti dall’anziano è stato verificato che lui andava a fare passeggiate in più luoghi: in centro di Roma, alla Reggia di Caserta, qualche volta andava a Napoli. In nessuno dei viaggi ha pagato il costo dell'autostrada. All'avvocato che lo ha contattato, Mario ha detto che non avrebbe pagato "perché l'Autostrada è un servizio pubblico, non possono pretendere un pedaggio". 

Cercando di far capire al signore che, una volta pagati i 4.000 euro, il processo si sarebbe estinto, l'avvocato lo ha invitato nel suo studio per raggiungere insieme una soluzione. Mario ha risposto irriducibile: “Spiacente avvocato, io non vengo per due motivi: non voglio pagare e poi l'autostrada da Fiuggi a Frosinone non c'è. Quando la fanno ci vengo".