Convegni ed eventi

"Un sorriso al telefono": a Parabiago (Milano) un progetto Erasmus tra liceali e RSA

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9 Luglio 2021

Durante quest'anno scolastico, alcuni studenti del Liceo Cavalleri di Parabiago hanno preso parte al progetto Erasmus Ka2 - “Me too, a smiling clown”: e, dopo un anno di progetto, hanno finalmente incontrato gli ospiti dell’Albergo del Nonno, una RSA comunale. Nonostante il periodo pandemico, i 23 studenti, si sono allenati per trasformarsi in veri e propri "pagliacci in corsia", come il celebre Patch Adams interpretato dal compianto Robin Williams. A far compagnia agli studenti del Liceo Cavalieri, i loro omologhi di Polonia, Spagna e Portogallo: un lavoro di squadra, giacché i ragazzi hanno collaborato costantemente con i propri docenti. Obiettivo? Regalare un sorriso ai nonni della Rsa comunale

Questo il succo dell'iniziativa “Un sorriso al telefono”: un appuntamento settimanale in videochiamata tra generazioni molto diverse, che pur tuttavia sono stati in grado di far necessità virtù, e rendere questo periodo drammatico un momento di arricchimento non solo personale, ma anche reciproco. Dall'altra parte della cornetta virtuale, venti ospiti dell’Albergo del Nonno, accompagnati dalle educatrici Simona e Federica, che hanno dato vita e sviluppato l'iniziativa insieme alla professoressa del Liceo Cavalleri, Maria Giovanna Colombo.

Intervistato dal periodico locale PrimaMilanoOvest, il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi ha commentato il bel progetto: "A nome dell'Amministrazione comunale ringrazio i ragazzi del Liceo Cavalleri e i loro professori per la sensibilità dimostrata nell’aver proposto un progetto rivolto ai nostri nonni della Casa di Riposo. Un progetto che li ha fatti sentire meno soli in tempo di distanziamento, ma che li ha anche motivati e stimolati nel raccontare e ricordare le abitudini di un tempo. Un grazie alla struttura, alla responsabile e alle animatrici, sempre attenti e disponibili alle proposte che arrivano dal territorio, oltre a riconoscere all’assessore Luca Ferrario, una particolare attenzione al benessere degli ospiti”.

Abbiamo parlato dei loro tempi - ha chiosato uno degli studenti - di come ci si fidanzava e si viveva quel momento, oppure abbiamo ricordato assieme le canzoni più popolari che conoscevano. Interessanti sono stati soprattutto i momenti in cui, in occasione del 25 aprile o del 2 giugno, hanno ricordato la guerra e il loro vissuto. Ci ha colpito il loro raccontare del fatto che alle donne, che avevano avuto rapporti con i tedeschi, tagliavano i capelli. È stata davvero una bella esperienza di scambio generazionale”.


Durante quest'anno scolastico, alcuni studenti del Liceo Cavalleri di Parabiago hanno preso parte al progetto Erasmus Ka2 - “Me too, a smiling clown”: e, dopo un anno di progetto, hanno finalmente incontrato gli ospiti dell’Albergo del Nonno, una RSA comunale. Nonostante il periodo pandemico, i 23 studenti, si sono allenati per trasformarsi in veri e propri "pagliacci in corsia", come il celebre Patch Adams interpretato dal compianto Robin Williams. A far compagnia agli studenti del Liceo Cavalieri, i loro omologhi di Polonia, Spagna e Portogallo: un lavoro di squadra, giacché i ragazzi hanno collaborato costantemente con i propri docenti. Obiettivo? Regalare un sorriso ai nonni della Rsa comunale

Questo il succo dell'iniziativa “Un sorriso al telefono”: un appuntamento settimanale in videochiamata tra generazioni molto diverse, che pur tuttavia sono stati in grado di far necessità virtù, e rendere questo periodo drammatico un momento di arricchimento non solo personale, ma anche reciproco. Dall'altra parte della cornetta virtuale, venti ospiti dell’Albergo del Nonno, accompagnati dalle educatrici Simona e Federica, che hanno dato vita e sviluppato l'iniziativa insieme alla professoressa del Liceo Cavalleri, Maria Giovanna Colombo.

Intervistato dal periodico locale PrimaMilanoOvest, il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi ha commentato il bel progetto: "A nome dell'Amministrazione comunale ringrazio i ragazzi del Liceo Cavalleri e i loro professori per la sensibilità dimostrata nell’aver proposto un progetto rivolto ai nostri nonni della Casa di Riposo. Un progetto che li ha fatti sentire meno soli in tempo di distanziamento, ma che li ha anche motivati e stimolati nel raccontare e ricordare le abitudini di un tempo. Un grazie alla struttura, alla responsabile e alle animatrici, sempre attenti e disponibili alle proposte che arrivano dal territorio, oltre a riconoscere all’assessore Luca Ferrario, una particolare attenzione al benessere degli ospiti”.

Abbiamo parlato dei loro tempi - ha chiosato uno degli studenti - di come ci si fidanzava e si viveva quel momento, oppure abbiamo ricordato assieme le canzoni più popolari che conoscevano. Interessanti sono stati soprattutto i momenti in cui, in occasione del 25 aprile o del 2 giugno, hanno ricordato la guerra e il loro vissuto. Ci ha colpito il loro raccontare del fatto che alle donne, che avevano avuto rapporti con i tedeschi, tagliavano i capelli. È stata davvero una bella esperienza di scambio generazionale”.