Salute e benessere

Stress da caregiver: una condizione che può colpire chi deve prendersi cura degli anziani

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2 Maggio 2023

Lo stress da caregiver è un disturbo che colpisce chi si occupa in casa o in famiglia di persone che hanno difficoltà e che richiedono cure e attenzioni continue. Chi svolge questo ruolo spesso si confronta con situazioni stressanti che possono peggiorare nel tempo. Per questo motivo è molto importante che lo sforzo fatto venga riconosciuto e valutato. 

Il caregiver è chi si dedica all’assistenza di persone che hanno bisogno di costante aiuto. Dai bambini piccoli, agli anziani, fino alle persone con disabilità, ogni soggetto che richiede attenzioni continue può essere troppo impegnativo portando ad un accumulo di stress sempre più difficile da gestire e da sopportare. 

Ciò può influire negativamente sul caregiver, portandolo all’isolamento e compromettendo la sua salute psicologica e fisica. Spesso, infatti, chi diventa caregiver lo fa perché si sente “obbligato” dalle situazioni o dai propri pensieri a occuparsi dei bisogni di chi gli sta vicino. Farlo, però, comporta inevitabilmente ad un cambiamento radicale che va a mettere in secondo piano cose importanti come il tempo per sé, gli obiettivi per il futuro e la vita sociale. 

Si tratta, quindi, di un aspetto da non trascurare perché una simile condizione, protratta nel tempo, può portare a stress e depressione, rendendo impossibile lo svolgimento del ruolo di caregiver e abbassando di molto la qualità della vita.

Quali sono i sintomi più frequenti dello stress da caregiver?
Chi deve convivere con una persona bisognosa molte volte in maniera quasi simbiotica può infatti perdere quasi la percezione di sé, cosa che con il tempo porta a condizioni piuttosto gravi i cui sintomi si possono riassumere in: apatia, nervosismo verso la persona da assistere, ansia, pensieri negativi, frustrazione, senso di solitudine, sensi di colpa, depressione, stress, irritabilità, perdita di appetito, insonnia, umore instabile, tra gli altri. Insieme, questi sintomi possono davvero appesantire la persona di un peso che si fa sempre più grande e che con il tempo diventa sempre più difficile da gestire.

Quali sono le strategie per affrontare lo stress da caregiver?
La prima cosa da fare quando si assume o ci si ritrova nel ruolo di caregiver è quella di porre dei limiti al fine di prevenire lo stress e i sintomi sopra riportati. Definendo un proprio ruolo al centro di quello di caregiver e rispettando impegni sociali e momenti da dedicare a se stessi è infatti utile per evitare di perdersi di vista.
Se il problema è già in atto bisogna prima di tutto riconoscerlo e decidere di agire prontamente. In molti casi, trovare una soluzione può risultare difficile, per questo motivo è consigliabile chiedere aiuto ad un professionista, tracciando un percorso da seguire.
Lo scopo principale è quello di riappropriarsi della propria vita ricordandosi che si è anche altro e che mantenere fisso questo punto è un buon modo per prendersi cura anche dell’altra persona in modo migliore, privo di frustrazione, sensi di colpa e di tutto ciò che può minare un rapporto già reso difficile dalla situazione ma che può migliorare iniziando a lavorare anche su se stessi.


Lo stress da caregiver è un disturbo che colpisce chi si occupa in casa o in famiglia di persone che hanno difficoltà e che richiedono cure e attenzioni continue. Chi svolge questo ruolo spesso si confronta con situazioni stressanti che possono peggiorare nel tempo. Per questo motivo è molto importante che lo sforzo fatto venga riconosciuto e valutato. 

Il caregiver è chi si dedica all’assistenza di persone che hanno bisogno di costante aiuto. Dai bambini piccoli, agli anziani, fino alle persone con disabilità, ogni soggetto che richiede attenzioni continue può essere troppo impegnativo portando ad un accumulo di stress sempre più difficile da gestire e da sopportare. 

Ciò può influire negativamente sul caregiver, portandolo all’isolamento e compromettendo la sua salute psicologica e fisica. Spesso, infatti, chi diventa caregiver lo fa perché si sente “obbligato” dalle situazioni o dai propri pensieri a occuparsi dei bisogni di chi gli sta vicino. Farlo, però, comporta inevitabilmente ad un cambiamento radicale che va a mettere in secondo piano cose importanti come il tempo per sé, gli obiettivi per il futuro e la vita sociale. 

Si tratta, quindi, di un aspetto da non trascurare perché una simile condizione, protratta nel tempo, può portare a stress e depressione, rendendo impossibile lo svolgimento del ruolo di caregiver e abbassando di molto la qualità della vita.

Quali sono i sintomi più frequenti dello stress da caregiver?
Chi deve convivere con una persona bisognosa molte volte in maniera quasi simbiotica può infatti perdere quasi la percezione di sé, cosa che con il tempo porta a condizioni piuttosto gravi i cui sintomi si possono riassumere in: apatia, nervosismo verso la persona da assistere, ansia, pensieri negativi, frustrazione, senso di solitudine, sensi di colpa, depressione, stress, irritabilità, perdita di appetito, insonnia, umore instabile, tra gli altri. Insieme, questi sintomi possono davvero appesantire la persona di un peso che si fa sempre più grande e che con il tempo diventa sempre più difficile da gestire.

Quali sono le strategie per affrontare lo stress da caregiver?
La prima cosa da fare quando si assume o ci si ritrova nel ruolo di caregiver è quella di porre dei limiti al fine di prevenire lo stress e i sintomi sopra riportati. Definendo un proprio ruolo al centro di quello di caregiver e rispettando impegni sociali e momenti da dedicare a se stessi è infatti utile per evitare di perdersi di vista.
Se il problema è già in atto bisogna prima di tutto riconoscerlo e decidere di agire prontamente. In molti casi, trovare una soluzione può risultare difficile, per questo motivo è consigliabile chiedere aiuto ad un professionista, tracciando un percorso da seguire.
Lo scopo principale è quello di riappropriarsi della propria vita ricordandosi che si è anche altro e che mantenere fisso questo punto è un buon modo per prendersi cura anche dell’altra persona in modo migliore, privo di frustrazione, sensi di colpa e di tutto ciò che può minare un rapporto già reso difficile dalla situazione ma che può migliorare iniziando a lavorare anche su se stessi.

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