Costume e Società

Sensori per movimenti e condizioni ambiente: a Novi di Modena, la Residenza per Anziani diventa 'smart'

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22 Gennaio 2021

Negli ultimi giorni del 2020, nel Residence Care “R. Rossi” di Novi di Modena ha visto la nascita di un progetto volto a sperimentare l’impatto delle tecnologie di domotica IoT (Internet of things) nel sociale. Il progetto è promosso dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Unione Terre d’Argine, l’Asp Terre d’Argine, il Comune di Novi e realizzato da Lepida ScpA - la società in house della Regione per l’infrastrutturazione digitale - in collaborazione con Aias, l’Associazione italiana ambiente e sicurezza. 

In dieci appartamenti della residenza modenese, in cui albergano ospiti autosufficienti, sono stati posizionati sensori di movimento al fine di rilevare il passaggio e il tempo di permanenza di un ospite dentro una stanza, così come un sensore ambientale per il monitoraggio della temperatura, dell'umidità e del livello di illuminazione: rilevando questi parametri, sarà possibile monitorare costantemente il benessere degli ospiti, e al tempo stesso il sistema potrà segnalare eventuali anomalie o criticità. 

“Quando pensiamo alla tecnologia al servizio delle persone abbiamo in mente esattamente progetti come questo - ha dichiarato l’assessore all’Agenda digitale, Paola Salomoni. "Al Residence Care di Novi l’Internet of things non serve a ridurre i contatti umani, che sono sempre fondamentali nel mondo del welfare, ma aiuta ad aumentarne l’intensità e la qualità. La domiciliarità è alla base della nostra idea di assistenza, sia nel sociale che nella sanità, e infatti i sensori e i servizi di monitoraggio sono tra gli ambiti di sviluppo primari della nostra Agenda digitale”.

I dati immagazzinati dai sensori vengono in seguito trasmessi alla piattaforma Sensornet tramite il network regionale IoT di Lepida, che geolocalizza i dati pur senza utilizzare un sistema Gps, operando dunque a basso consumo, con un lungo raggio e soprattutto in sicurezza, giacché i dati sono crittografati.
Le informazioni ricevute sono indi elaborate da una app, facilmente utilizzabile sia su computer sia su smartphone, presentando i dati immediatamente e intuitivamente agli operatori che seguono il progetto da remoto.

Come ha spiegato la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein, “il digitale è l'elemento fondamentale per pensare ad una nuova idea di domiciliarità, immaginando un sistema omogeneo a livello territoriale che possa essere riferimento sia per il sistema pubblico che per i privati. Sarà nostro interesse sperimentare questa soluzione anche per case e social housing”.

Inaugurato un paio d'anni fa, il Care Residence “R.Rossi” è costituito da 14 appartamenti che possono fruire di spazi comuni ricavati nell’ambito dell’annesso Centro Diurno per anziani. Tanti i servizi offerti ai suoi ospiti: dall'assistenza di base, infermieristica e riabilitativa, alle attività di mobilizzazione e animazione, supervisione diurna, chiamata d’emergenza, accompagnamento a visite mediche, spesa settimanale, servizio di ristorazione e lavanderia, pulizia dell'appartamento, servizio di cure estetiche e podologia.

“L’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine e il Comune di Novi di Modena, in questo caso come sperimentatore - ha chiosato il sindaco Enrico Diacci - hanno da tempo scelto di scommettere sulle tecnologie per migliorare servizi e qualità della vita dei cittadini. Questo progetto prova come la tecnologia possa davvero essere la soluzione per fare di più e fare meglio”.

Negli ultimi giorni del 2020, nel Residence Care “R. Rossi” di Novi di Modena ha visto la nascita di un progetto volto a sperimentare l’impatto delle tecnologie di domotica IoT (Internet of things) nel sociale. Il progetto è promosso dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Unione Terre d’Argine, l’Asp Terre d’Argine, il Comune di Novi e realizzato da Lepida ScpA - la società in house della Regione per l’infrastrutturazione digitale - in collaborazione con Aias, l’Associazione italiana ambiente e sicurezza. 

In dieci appartamenti della residenza modenese, in cui albergano ospiti autosufficienti, sono stati posizionati sensori di movimento al fine di rilevare il passaggio e il tempo di permanenza di un ospite dentro una stanza, così come un sensore ambientale per il monitoraggio della temperatura, dell'umidità e del livello di illuminazione: rilevando questi parametri, sarà possibile monitorare costantemente il benessere degli ospiti, e al tempo stesso il sistema potrà segnalare eventuali anomalie o criticità. 

“Quando pensiamo alla tecnologia al servizio delle persone abbiamo in mente esattamente progetti come questo - ha dichiarato l’assessore all’Agenda digitale, Paola Salomoni. "Al Residence Care di Novi l’Internet of things non serve a ridurre i contatti umani, che sono sempre fondamentali nel mondo del welfare, ma aiuta ad aumentarne l’intensità e la qualità. La domiciliarità è alla base della nostra idea di assistenza, sia nel sociale che nella sanità, e infatti i sensori e i servizi di monitoraggio sono tra gli ambiti di sviluppo primari della nostra Agenda digitale”.

I dati immagazzinati dai sensori vengono in seguito trasmessi alla piattaforma Sensornet tramite il network regionale IoT di Lepida, che geolocalizza i dati pur senza utilizzare un sistema Gps, operando dunque a basso consumo, con un lungo raggio e soprattutto in sicurezza, giacché i dati sono crittografati.
Le informazioni ricevute sono indi elaborate da una app, facilmente utilizzabile sia su computer sia su smartphone, presentando i dati immediatamente e intuitivamente agli operatori che seguono il progetto da remoto.

Come ha spiegato la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein, “il digitale è l'elemento fondamentale per pensare ad una nuova idea di domiciliarità, immaginando un sistema omogeneo a livello territoriale che possa essere riferimento sia per il sistema pubblico che per i privati. Sarà nostro interesse sperimentare questa soluzione anche per case e social housing”.

Inaugurato un paio d'anni fa, il Care Residence “R.Rossi” è costituito da 14 appartamenti che possono fruire di spazi comuni ricavati nell’ambito dell’annesso Centro Diurno per anziani. Tanti i servizi offerti ai suoi ospiti: dall'assistenza di base, infermieristica e riabilitativa, alle attività di mobilizzazione e animazione, supervisione diurna, chiamata d’emergenza, accompagnamento a visite mediche, spesa settimanale, servizio di ristorazione e lavanderia, pulizia dell'appartamento, servizio di cure estetiche e podologia.

“L’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine e il Comune di Novi di Modena, in questo caso come sperimentatore - ha chiosato il sindaco Enrico Diacci - hanno da tempo scelto di scommettere sulle tecnologie per migliorare servizi e qualità della vita dei cittadini. Questo progetto prova come la tecnologia possa davvero essere la soluzione per fare di più e fare meglio”.