Costume e Società

RSA post-Covid: differenze territoriali, dimensioni strutture e +4% di ospiti nel 2022, secondo Istat

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23 Novembre 2023

Il tema delle RSA è al centro dei dibattiti da anni, soprattutto dopo l'epidemia di Covid e gli ultimi eventi di cronaca. L’Istituto di Statistica ha esaminato la situazione delle RSA in Italia, cercando di rendere la realtà del sistema attraverso i numeri.

Al 1° gennaio 2022, le residenze per anziani attive nel Paese erano 12.576, con un totale di circa 414.000 posti letto, pari a sette ogni 1.000 residenti. A livello geografico, l'offerta è più ampia nel Nord-Est, con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud è leggermente superiore a tre ogni 1.000 residenti, coprendo solo l'11% dei posti letto totali. Gli ospiti totali sono 356.556, di cui oltre tre quarti sono anziani. Le attività svolte in queste strutture coinvolgono più di 341.000 lavoratori, a cui si aggiungono oltre 31.500 volontari e poco più di 4.000 operatori del servizio civile.

Le differenze geografiche emergono anche nell'analisi delle dimensioni delle strutture. Il Nord-Est presenta una percentuale doppia (30,5%) rispetto al dato nazionale di residenze di piccole dimensioni. Il Centro e il Sud sono caratterizzati da una maggioranza di strutture di medie dimensioni (fino a 45 posti letto rispetto agli 80 delle altre regioni). Questa disparità è evidente anche nel caso degli anziani non autosufficienti, che dispongono di 28/31 posti letto ogni 1.000 utenti, contro meno di 6 posti letto ogni 1.000 al Sud.

La fotografia dell'Istat evidenzia che il 45% delle strutture è gestito da enti non profit, seguito da enti privati (circa il 24%), enti pubblici (19%) e enti religiosi (12%). La gestione delle strutture è affidata principalmente a privati (75% dei casi), soprattutto non profit (51%); il 12% delle residenze è gestito da enti di natura religiosa e circa il 13% dal settore pubblico. Gli ospiti sono in aumento del 4% rispetto al 2021, con un'inversione di tendenza che, dopo la pandemia, avvicina nuovamente il dato a quello degli anni pre Covid.

L'11% del personale è composto da cittadini stranieri, con due casi su tre provenienti da paesi extraeuropei. La distribuzione varia notevolmente: nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, il 15% e l'11% del personale sono stranieri, mentre nel Sud e nelle Isole la presenza straniera sfiora appena il 2%.

Le principali figure professionali nelle strutture residenziali sono concentrate nell'ambito sanitario, con circa 195.000 operatori socio-sanitari (34,6%), infermieri e addetti all'assistenza alla persona (entrambi all'11%). Anche gli operatori del servizio civile e i volontari lavorano prevalentemente nell'ambito socio-sanitario, nel 79% e nel 77% dei casi, con punte che sfiorano il 90% nel Nord-Est del Paese.

In Italia, ci sono oltre 267.000 ospiti over 65 nelle RSA, quasi 19 anziani ogni 1.000 anziani residenti. Di questi, oltre 15 sono in condizione di non autosufficienza (per un totale di 215.449). C'è una netta prevalenza femminile: su quattro ospiti, tre sono donne.

Gli over 80 costituiscono la maggioranza degli ospiti anziani, con un tasso di ricovero di 66 ospiti ogni 1.000 residenti, oltre 15 volte superiore a quello registrato per gli anziani con meno di 75 anni (4,4 ricoverati ogni 1.000 residenti).


Il tema delle RSA è al centro dei dibattiti da anni, soprattutto dopo l'epidemia di Covid e gli ultimi eventi di cronaca. L’Istituto di Statistica ha esaminato la situazione delle RSA in Italia, cercando di rendere la realtà del sistema attraverso i numeri.

Al 1° gennaio 2022, le residenze per anziani attive nel Paese erano 12.576, con un totale di circa 414.000 posti letto, pari a sette ogni 1.000 residenti. A livello geografico, l'offerta è più ampia nel Nord-Est, con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud è leggermente superiore a tre ogni 1.000 residenti, coprendo solo l'11% dei posti letto totali. Gli ospiti totali sono 356.556, di cui oltre tre quarti sono anziani. Le attività svolte in queste strutture coinvolgono più di 341.000 lavoratori, a cui si aggiungono oltre 31.500 volontari e poco più di 4.000 operatori del servizio civile.

Le differenze geografiche emergono anche nell'analisi delle dimensioni delle strutture. Il Nord-Est presenta una percentuale doppia (30,5%) rispetto al dato nazionale di residenze di piccole dimensioni. Il Centro e il Sud sono caratterizzati da una maggioranza di strutture di medie dimensioni (fino a 45 posti letto rispetto agli 80 delle altre regioni). Questa disparità è evidente anche nel caso degli anziani non autosufficienti, che dispongono di 28/31 posti letto ogni 1.000 utenti, contro meno di 6 posti letto ogni 1.000 al Sud.

La fotografia dell'Istat evidenzia che il 45% delle strutture è gestito da enti non profit, seguito da enti privati (circa il 24%), enti pubblici (19%) e enti religiosi (12%). La gestione delle strutture è affidata principalmente a privati (75% dei casi), soprattutto non profit (51%); il 12% delle residenze è gestito da enti di natura religiosa e circa il 13% dal settore pubblico. Gli ospiti sono in aumento del 4% rispetto al 2021, con un'inversione di tendenza che, dopo la pandemia, avvicina nuovamente il dato a quello degli anni pre Covid.

L'11% del personale è composto da cittadini stranieri, con due casi su tre provenienti da paesi extraeuropei. La distribuzione varia notevolmente: nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, il 15% e l'11% del personale sono stranieri, mentre nel Sud e nelle Isole la presenza straniera sfiora appena il 2%.

Le principali figure professionali nelle strutture residenziali sono concentrate nell'ambito sanitario, con circa 195.000 operatori socio-sanitari (34,6%), infermieri e addetti all'assistenza alla persona (entrambi all'11%). Anche gli operatori del servizio civile e i volontari lavorano prevalentemente nell'ambito socio-sanitario, nel 79% e nel 77% dei casi, con punte che sfiorano il 90% nel Nord-Est del Paese.

In Italia, ci sono oltre 267.000 ospiti over 65 nelle RSA, quasi 19 anziani ogni 1.000 anziani residenti. Di questi, oltre 15 sono in condizione di non autosufficienza (per un totale di 215.449). C'è una netta prevalenza femminile: su quattro ospiti, tre sono donne.

Gli over 80 costituiscono la maggioranza degli ospiti anziani, con un tasso di ricovero di 66 ospiti ogni 1.000 residenti, oltre 15 volte superiore a quello registrato per gli anziani con meno di 75 anni (4,4 ricoverati ogni 1.000 residenti).

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