Costume e Società

"Quel posto nel tempo": il film con Leo Gullotta sull'Alzheimer girato alla Reggia di Caserta

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9 Luglio 2021

A distanza di anni, da quando Anthony Hopkins e Jonathan Pryce hanno recitato alla Reggia di Caserta nel film «I due papi», lo storico Palazzo torna ad essere il set di un film.
"Quel posto nel tempo" vede il grande Leo Gullotta come protagonista: è la storia di un direttore d'orchestra in pensione con l'Alzheimer che decide di passare gli ultimi anni della sua vita non in una Casa di Riposo - come potrebbero immaginare i nostri assidui lettori - bensì in un resort di lusso nel Regno Unito. Tra gli altri interpreti, da segnalare anche Giovanna Rei e Beatrice Arnera.

Ispirato al cortometraggio pluripremiato "Lettere a mia figlia", il film è diretto da un promettentissimo talento del territorio: il giovane regista Giuseppe Alessio Nuzzo, è infatti nato a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta.
La Reggia di Caserta, come riportato al quotidiano di Napoli Il Mattino, "è una istituzione al servizio della società e dello sviluppo e in considerazione dell’importanza attribuita alla valorizzazione delle professionalità e degli artisti emergenti del territorio, ha quindi accolto con piacere la richiesta del giovane regista di Caserta, anche in ragione dell’indiscutibile valore del tema affrontato".

Alla agenzia ANSA, Nuzzo ha poi spiegato: ''Attraverso questo film invece di declinare, come solitamente accade, la malattia attraverso gli occhi del caregiver, ho lasciato raccontare l'avanzamento della stessa attraverso la voce del protagonista, in una lunga lettera. Raccontiamo una malattia, l’Alzheimer, attraverso la poesia del tempo che passa, dei ricordi che si cancellano e quelli che riemergono, incoerenti e irrazionali. La malattia come metafora di un viaggio, nel tempo e nell'immaginazione del protagonista".

Anche il protagonista, Leo Gullotta, ha detto la sua: "Una storia drammatica, onirica, una bellissima sceneggiatura, Nuzzo un regista di talento. Sono sempre vicino ai giovani, dove vedo talento cerco di sostenere".
Oltre che la Reggia di Caserta, il film potrà contare su altri luoghi iconici della Campania come ambientazione: le riprese infatti saranno anche in Piazza Plebiscito a Napoli, alla Reggia di Portici e Sorrento

Una occasione per Leo Gullotta, catanese ma molto legato alla città di Napoli, per tornare a visitare il capoluogo campano: "Con stupore ho visto una Napoli ancor più bella di come la ricordavo. Qui ci ho fatto tantissime cose, al teatro come al cinema. Ricordo i set con Nanni Loy tra “Scugnizzi” e “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”, ma anche “Dio ci ha fatto gratis” di Elvio Porta. Quando torno qui mi sento un cittadino di Napoli acquisito".


A distanza di anni, da quando Anthony Hopkins e Jonathan Pryce hanno recitato alla Reggia di Caserta nel film «I due papi», lo storico Palazzo torna ad essere il set di un film.
"Quel posto nel tempo" vede il grande Leo Gullotta come protagonista: è la storia di un direttore d'orchestra in pensione con l'Alzheimer che decide di passare gli ultimi anni della sua vita non in una Casa di Riposo - come potrebbero immaginare i nostri assidui lettori - bensì in un resort di lusso nel Regno Unito. Tra gli altri interpreti, da segnalare anche Giovanna Rei e Beatrice Arnera.

Ispirato al cortometraggio pluripremiato "Lettere a mia figlia", il film è diretto da un promettentissimo talento del territorio: il giovane regista Giuseppe Alessio Nuzzo, è infatti nato a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta.
La Reggia di Caserta, come riportato al quotidiano di Napoli Il Mattino, "è una istituzione al servizio della società e dello sviluppo e in considerazione dell’importanza attribuita alla valorizzazione delle professionalità e degli artisti emergenti del territorio, ha quindi accolto con piacere la richiesta del giovane regista di Caserta, anche in ragione dell’indiscutibile valore del tema affrontato".

Alla agenzia ANSA, Nuzzo ha poi spiegato: ''Attraverso questo film invece di declinare, come solitamente accade, la malattia attraverso gli occhi del caregiver, ho lasciato raccontare l'avanzamento della stessa attraverso la voce del protagonista, in una lunga lettera. Raccontiamo una malattia, l’Alzheimer, attraverso la poesia del tempo che passa, dei ricordi che si cancellano e quelli che riemergono, incoerenti e irrazionali. La malattia come metafora di un viaggio, nel tempo e nell'immaginazione del protagonista".

Anche il protagonista, Leo Gullotta, ha detto la sua: "Una storia drammatica, onirica, una bellissima sceneggiatura, Nuzzo un regista di talento. Sono sempre vicino ai giovani, dove vedo talento cerco di sostenere".
Oltre che la Reggia di Caserta, il film potrà contare su altri luoghi iconici della Campania come ambientazione: le riprese infatti saranno anche in Piazza Plebiscito a Napoli, alla Reggia di Portici e Sorrento

Una occasione per Leo Gullotta, catanese ma molto legato alla città di Napoli, per tornare a visitare il capoluogo campano: "Con stupore ho visto una Napoli ancor più bella di come la ricordavo. Qui ci ho fatto tantissime cose, al teatro come al cinema. Ricordo i set con Nanni Loy tra “Scugnizzi” e “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”, ma anche “Dio ci ha fatto gratis” di Elvio Porta. Quando torno qui mi sento un cittadino di Napoli acquisito".