Salute e benessere

MySupport: il progetto universitario che sostiene i caregiver degli anziani con demenza nelle Rsa

alt_text
22 Ottobre 2024

L’assistenza agli anziani ed il sostegno ai rispettivi caregiver costituisce sempre più una priorità per le Istituzioni, le quali si stanno adoperando per apportare modifiche concrete ed efficienti ai modelli di gestione e di presa in carico dei più fragili, durante la fase terminale della loro esistenza: attraverso importanti riforme e proposte, infatti, sono state introdotte nel panorama assistenziale novità riguardanti le famiglie con a carico anziani o disabili nelle Rsa, nel tentativo di offrire loro un maggiore supporto per la gestione della  demenza dei propri cari.

Uno dei più recenti progetti finalizzati a sostenere i familiari degli anziani con demenza nelle Residenze per anziani è “MySupport”, un’iniziativa universitaria transnazionale che ha coinvolto non solo l’Italia, ma anche il Regno Unito, l’Irlanda, l’Olanda, la Repubblica Ceca e il Canada, per il triennio 2019-2022. Nato con l’obiettivo di effettuare un intervento educativo complesso nelle strutture per anziani, ha come scopo ultimo quello di migliorare, mediante il coinvolgimento di infermieri e caregiver, l’interazione tra le famiglie ed il personale sanitario, garantendo delle relazioni più partecipative e stimolanti. L’iniziativa, che prevede una formazione specifica di almeno due infermieri per ogni struttura, permetterà ai familiari degli ospiti di essere guidati con maggiore sicurezza nelle scelte riguardanti la salute dei propri cari, incrementando la loro consapevolezza circa i percorsi di cura, le terapie e le modalità di interazione che è necessario adottare durante gli incontri con gli anziani affetti da demenza.

Il progetto, che in Italia è già stato implementato in due strutture assistenziali piemontesi, la Fondazione “Casa di Riposo San Giorgio” e la “Casa di Riposo San Giacomo”, è stato reso noto attraverso lo studio a cura del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubbliche e Pediatriche dell’Università di Torino, che è intervenuto assieme agli altri paesi nella stesura della proposta. Attraverso un corso di formazione online del personale delle Rsa e la consegna di un opuscolo informativo sulle cure palliative alle famiglie, verranno offerti strumenti validi per comprendere l’evoluzione della malattia e le sue complicanze, incoraggiando nuovi metodi di approccio e di dialogo, oltre che incrementando fiducia verso il sistema sanitario ed il suo operato. I colloqui, che saranno personalizzati ed individuali, forniranno ai caregiver anche un importante supporto emotivo, stimolando confronti sulle migliori scelte da intraprendere per il benessere psicofisico dei malati e ricevendo sostegno psicologico nei momenti di difficoltà. Come afferma Paola di Giulio, docente del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubbliche e Pediatriche, “dopo aver letto l’opuscolo i familiari vengono invitati a partecipare a un incontro con gli infermieri della struttura, dove possono discutere di quello che può succedere e delle possibili alternative su cosa fare nel fine vita. Ci auguriamo di poter attivare il progetto anche in altre Rsa; la comunicazione con i parenti delle persone con demenza è uno dei presupposti fondamentali per migliorare i rapporti tra familiari e operatori sanitari e la qualità della presa in carico delle persone, in particolare nella fase terminale della malattia”.

Il progetto, promosso anche attraverso le più famose piattaforme social quali Facebook Twitter (https://twitter.com/mysupportstudy), è inoltre accessibile al seguente link : accompagnare i familiari malati negli ultimi istanti della loro esistenza risulta essere un compito difficile ed umanamente complesso, che necessita di forza, coraggio e grande attenzione: il sostegno di un personale esperto e competente può risultare talvolta fondamentale, al fine di guidare i familiari nella scelta più giusta contribuendo a migliorarne la serenità. 


L’assistenza agli anziani ed il sostegno ai rispettivi caregiver costituisce sempre più una priorità per le Istituzioni, le quali si stanno adoperando per apportare modifiche concrete ed efficienti ai modelli di gestione e di presa in carico dei più fragili, durante la fase terminale della loro esistenza: attraverso importanti riforme e proposte, infatti, sono state introdotte nel panorama assistenziale novità riguardanti le famiglie con a carico anziani o disabili nelle Rsa, nel tentativo di offrire loro un maggiore supporto per la gestione della  demenza dei propri cari.

Uno dei più recenti progetti finalizzati a sostenere i familiari degli anziani con demenza nelle Residenze per anziani è “MySupport”, un’iniziativa universitaria transnazionale che ha coinvolto non solo l’Italia, ma anche il Regno Unito, l’Irlanda, l’Olanda, la Repubblica Ceca e il Canada, per il triennio 2019-2022. Nato con l’obiettivo di effettuare un intervento educativo complesso nelle strutture per anziani, ha come scopo ultimo quello di migliorare, mediante il coinvolgimento di infermieri e caregiver, l’interazione tra le famiglie ed il personale sanitario, garantendo delle relazioni più partecipative e stimolanti. L’iniziativa, che prevede una formazione specifica di almeno due infermieri per ogni struttura, permetterà ai familiari degli ospiti di essere guidati con maggiore sicurezza nelle scelte riguardanti la salute dei propri cari, incrementando la loro consapevolezza circa i percorsi di cura, le terapie e le modalità di interazione che è necessario adottare durante gli incontri con gli anziani affetti da demenza.

Il progetto, che in Italia è già stato implementato in due strutture assistenziali piemontesi, la Fondazione “Casa di Riposo San Giorgio” e la “Casa di Riposo San Giacomo”, è stato reso noto attraverso lo studio a cura del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubbliche e Pediatriche dell’Università di Torino, che è intervenuto assieme agli altri paesi nella stesura della proposta. Attraverso un corso di formazione online del personale delle Rsa e la consegna di un opuscolo informativo sulle cure palliative alle famiglie, verranno offerti strumenti validi per comprendere l’evoluzione della malattia e le sue complicanze, incoraggiando nuovi metodi di approccio e di dialogo, oltre che incrementando fiducia verso il sistema sanitario ed il suo operato. I colloqui, che saranno personalizzati ed individuali, forniranno ai caregiver anche un importante supporto emotivo, stimolando confronti sulle migliori scelte da intraprendere per il benessere psicofisico dei malati e ricevendo sostegno psicologico nei momenti di difficoltà. Come afferma Paola di Giulio, docente del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubbliche e Pediatriche, “dopo aver letto l’opuscolo i familiari vengono invitati a partecipare a un incontro con gli infermieri della struttura, dove possono discutere di quello che può succedere e delle possibili alternative su cosa fare nel fine vita. Ci auguriamo di poter attivare il progetto anche in altre Rsa; la comunicazione con i parenti delle persone con demenza è uno dei presupposti fondamentali per migliorare i rapporti tra familiari e operatori sanitari e la qualità della presa in carico delle persone, in particolare nella fase terminale della malattia”.

Il progetto, promosso anche attraverso le più famose piattaforme social quali Facebook Twitter (https://twitter.com/mysupportstudy), è inoltre accessibile al seguente link : accompagnare i familiari malati negli ultimi istanti della loro esistenza risulta essere un compito difficile ed umanamente complesso, che necessita di forza, coraggio e grande attenzione: il sostegno di un personale esperto e competente può risultare talvolta fondamentale, al fine di guidare i familiari nella scelta più giusta contribuendo a migliorarne la serenità.