Costume e Società

Mantova: alle Residenze Green Park un nuovo nucleo Alzheimer da 20 posti letto

17 Febbraio 2021

Il progetto iniziale del Parco della Salute mantovano prevedeva solo due nuclei dedicati alla cura dell’Alzheimer e di altre forme di demenza che colpiscono gli anziani, per un totale di 40 posti letto. Ma la crescente domanda di luoghi di cura specializzati nel trattamento di queste patologie da parte del territorio ha portato alla decisione di attivare un terzo nucleo, con 20 posti letto ulteriori, due dei quali sono già stati occupati nel giorno dell’apertura.

"Oggi celebriamo un momento importante - commenta il presidente del Gruppo Mantova Salus (GMS), Guerrino Nicchio – in questi due anni abbiamo ricevuto numerose attestazioni di stima e riconoscenza da parte delle famiglie e molte richieste di accoglimento, anche da fuori provincia. Auspichiamo che la cura dell'Alzheimer possa essere presa in carico dal servizio sanitario nazionale. Soprattutto perché l'impegno e la formazione professionale del personale che si occupa dei pazienti, e gli spazi che li ospitano sono oggi estremamente specifici".

"Si tratta di un approccio diverso – spiega il direttore sanitario della struttura, Mario Morandi – costruito intorno alla "persona" e non al "paziente". Anche grazie alla collaborazione con professionisti di alto profilo come il prof. Andrea Fabbo, esperto di disturbi cognitivi, cerchiamo di mantenere l'autonomia dell'ospite, sfruttando la sua memoria più antica, riproponendogli le attività del passato; ad esempio, grazie alla cucina attrezzata, si può cucinare, oppure cucire, e questi mestieri aiutano molto a frenare l'avanzamento della malattia". Grande importanza per il funzionamento di questo metodo è anche la collaborazione attiva di tutti gli operatori: "Se una terapia funziona per un paziente, non è detto che sia giusta per un altro, ma di questo posso accorgermene rapidamente solo se ho la massima attenzione delle Oss e delle infermiere che passano più tempo con l'ospite".

Il progetto iniziale del Parco della Salute mantovano prevedeva solo due nuclei dedicati alla cura dell’Alzheimer e di altre forme di demenza che colpiscono gli anziani, per un totale di 40 posti letto. Ma la crescente domanda di luoghi di cura specializzati nel trattamento di queste patologie da parte del territorio ha portato alla decisione di attivare un terzo nucleo, con 20 posti letto ulteriori, due dei quali sono già stati occupati nel giorno dell’apertura.

"Oggi celebriamo un momento importante - commenta il presidente del Gruppo Mantova Salus (GMS), Guerrino Nicchio – in questi due anni abbiamo ricevuto numerose attestazioni di stima e riconoscenza da parte delle famiglie e molte richieste di accoglimento, anche da fuori provincia. Auspichiamo che la cura dell'Alzheimer possa essere presa in carico dal servizio sanitario nazionale. Soprattutto perché l'impegno e la formazione professionale del personale che si occupa dei pazienti, e gli spazi che li ospitano sono oggi estremamente specifici".

"Si tratta di un approccio diverso – spiega il direttore sanitario della struttura, Mario Morandi – costruito intorno alla "persona" e non al "paziente". Anche grazie alla collaborazione con professionisti di alto profilo come il prof. Andrea Fabbo, esperto di disturbi cognitivi, cerchiamo di mantenere l'autonomia dell'ospite, sfruttando la sua memoria più antica, riproponendogli le attività del passato; ad esempio, grazie alla cucina attrezzata, si può cucinare, oppure cucire, e questi mestieri aiutano molto a frenare l'avanzamento della malattia". Grande importanza per il funzionamento di questo metodo è anche la collaborazione attiva di tutti gli operatori: "Se una terapia funziona per un paziente, non è detto che sia giusta per un altro, ma di questo posso accorgermene rapidamente solo se ho la massima attenzione delle Oss e delle infermiere che passano più tempo con l'ospite".