Salute e benessere

L'insonnia aumenterebbe la probabilità di subire un declino della memoria

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13 Settembre 2022

Uno studio coordinato dal Canadian Sleep and Circadian Network di Montreal e pubblicato sulla rivista Sleep ha rilevato che, negli anziani, l'insonnia aumenterebbe la probabilità di subire un declino della memoria.

Per lo studio sono state analizzate più di 26.000 persone di età compresa tra 45 e 85 anni. Gli scienziati hanno confrontato le valutazioni del sonno riportate dai pazienti stessi con i risultati di una serie di test di memoria eseguiti nel 2019 e ad un follow-up successivo, effettuato nel 2022. I partecipanti che hanno riportato un peggioramento della qualità del sonno nel corso dei tre anni sono stati i più propensi a manifestare un calo della memoria. Più specificamente, l'insonnia è stata associata a una probabilità maggiore del 22% di peggioramento di questa importante funzione cognitiva.

"Il deficit di memoria era specifico, poiché abbiamo esaminato altri domini delle funzioni cognitive come il multitasking e abbiamo trovato differenze solo nella memoria", spiega uno degli autori della ricerca, Nathan Cross.

Inoltre, lo studio ha anche rivelato che gli uomini tendono a soffrire di un declino della memoria più intenso rispetto alle donne.

Un altro punto da evidenziare nello studio è che le persone che hanno segnalato un peggioramento della qualità del sonno erano quelle più propense a soffrire di depressione, ansia, sonnolenza diurna e apnea notturna. Tutti questi fattori sono considerati fattori di rischio per la demenza e il declino cognitivo.


Uno studio coordinato dal Canadian Sleep and Circadian Network di Montreal e pubblicato sulla rivista Sleep ha rilevato che, negli anziani, l'insonnia aumenterebbe la probabilità di subire un declino della memoria.

Per lo studio sono state analizzate più di 26.000 persone di età compresa tra 45 e 85 anni. Gli scienziati hanno confrontato le valutazioni del sonno riportate dai pazienti stessi con i risultati di una serie di test di memoria eseguiti nel 2019 e ad un follow-up successivo, effettuato nel 2022. I partecipanti che hanno riportato un peggioramento della qualità del sonno nel corso dei tre anni sono stati i più propensi a manifestare un calo della memoria. Più specificamente, l'insonnia è stata associata a una probabilità maggiore del 22% di peggioramento di questa importante funzione cognitiva.

"Il deficit di memoria era specifico, poiché abbiamo esaminato altri domini delle funzioni cognitive come il multitasking e abbiamo trovato differenze solo nella memoria", spiega uno degli autori della ricerca, Nathan Cross.

Inoltre, lo studio ha anche rivelato che gli uomini tendono a soffrire di un declino della memoria più intenso rispetto alle donne.

Un altro punto da evidenziare nello studio è che le persone che hanno segnalato un peggioramento della qualità del sonno erano quelle più propense a soffrire di depressione, ansia, sonnolenza diurna e apnea notturna. Tutti questi fattori sono considerati fattori di rischio per la demenza e il declino cognitivo.

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