Costume e Società

Legge delega sostegno anziani: i dettagli previsti dalla nuova norma spiegati punto per punto

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22 Ottobre 2024

Il testo che intraprende l'iter legislativo in Parlamento per l'attuazione della Legge delega per il sostegno agli anziani è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 10 ottobre. In attuazione del PNRR, la norma avvierà politiche rivolte agli anziani, in particolare a quelli non autosufficienti e introdurrà, attraverso una nuova organizzazione assistenziale, iniziative come l’indennità unica universale anziani, oltre a rafforzare le tutele per i caregiver e portare novità riguardanti il personale d’assistenza.

Attraverso un testo normativo, il Parlamento attribuisce al Governo il potere di disciplinare, attraverso decreti legislativi, una materia specifica. In questo caso si tratta dell'assistenza agli anziani. Lo schema deve ricevere l'approvazione delle Camere e mira a rendere adeguato il sistema di cura della popolazione anziana, prevedendo politiche a loro favore, come previsto nelle missioni 5 e 6 del PNRR. I Decreti dovranno essere emessi in un periodo di 12 mesi, non oltre il 31 marzo 2024, dalla revisione in Parlamento e a quel punto tutte le novità introdotte saranno operative.

Vediamo punto per punto i dettagli previsti dalla Legge Delega Sostegno Anziani:

1. Invecchiamento Attivo


La Legge delega sul sostegno anziani incentiva l'autonomia e la dignità degli anziani, la prevenzione della fragilità e il cosiddetto “invecchiamento attivo”, che prevede azioni che garantiscano all’anziano l'accesso ai servizi socio-sanitari; il rafforzamento dell'assistenza domiciliare; l'accesso alla mobilità e ai luoghi di socializzazione; l'accesso ad alloggi adeguati, tra gli altri punti.

2. L’indennità Unica Universale


Prevede l'introduzione di un assegno unico universale per gli anziani, sulla falsariga dell'assegno unico universale per figlio. Il servizio, a cui si dovrebbe accedere volontariamente, progressivamente e in via sperimentale, riorganizza tutta l'assistenza agli anziani, con l'obiettivo di riequilibrare il sistema degli interventi tra pagamento pecuniario ed erogazione del servizio, ferma restando l'attuale disciplina dell'indennità di accompagnamento.

3. CIPA


Istituzione del Comitato Interministeriale per le Politiche in Favore della Popolazione Anziana (CIPA) alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La missione della nuova Commissione è coordinare e programmare le politiche nazionali a favore degli anziani, in particolare per quanto riguarda le politiche di responsabilità per la non autosufficienza e le fragilità. Inoltre, dovrà puntare al miglioramento qualitativo dei servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani, che devono facilitare le normali relazioni di vita e le attività sociali.

4. Tutele per i caregiver familiari


Maggiore attenzione ai cosiddetti caregiver familiari, quei familiari che si prendono costantemente cura dei propri parenti non autosufficienti. La norma prevede, per la prima volta in ambito legislativo, attenzione alle esigenze specifiche di questa figura, tra le altre:

Supporto psicologico;
Tutela, anche in ambito previdenziale, per l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro
forme di sostegno che impediscano che l'impegno per la cura di un familiare con bisogni specifici pregiudichi la vita professionale e studentesca e l'esercizio della responsabilità genitoriale nei confronti dei figli minori
Interventi formativi e certificazioni delle competenze professionali acquisite nel corso dell'esperienza maturata

5. Nuovo regolamento per l’assistenza


In attuazione della legge, il Governo può proporre decreti legislativi relativi a misure in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria agli anziani non autosufficienti. Tali decreti dovranno prevedere il riconoscimento, il riordino, la semplificazione, il coordinamento e l'efficienza della normativa vigente, nonché il rafforzamento degli interventi nell'ambito delle risorse disponibili.

6. Riordino Agevolazioni Lavoro con Anziani


La legge delega prevede, con l'obiettivo di promuovere il rafforzamento dei servizi di assistenza a favore degli anziani non autosufficienti su tutto il territorio nazionale, il riconoscimento, il riordino e la semplificazione degli oneri sociali. In particolare, la rimodulazione di compensi e termini, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, al fine di sostenere la regolarizzazione del lavoro di cura svolto presso il domicilio della persona non autosufficiente. L'obiettivo della presente proposta è anche promuovere e sostenere un'occupazione di qualità nel settore dei servizi socioassistenziali.

7. Nuova formazione addetti


Sono inoltre previsti percorsi formativi idonei all'esercizio delle attività professionali erogate nell'ambito della cura e dell'assistenza agli anziani non autosufficienti. Sarà inoltre necessario identificare i bisogni regionali degli assistenti sociali e dei pedagoghi. La norma prevede inoltre che i criteri minimi per l'autorizzazione e l'accreditamento dei fornitori pubblici e privati, compreso il terzo settore, debbano essere rivisti.

8. SNAA


Nasce il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), con la missione di progettare, valutare e monitorare gli interventi e i servizi statali e territoriali rivolti agli anziani non autosufficienti. Tale sistema opererà secondo le linee guida generali sviluppate dalla CIPA, con la partecipazione attiva delle parti sociali e delle associazioni di categoria nel rispetto delle rispettive prerogative e competenze.

9. Punti Accesso Unici


Semplificazione dell'accesso agli interventi e servizi sanitari, sociali e sociosanitari e fornitura di Punti Unici di Accesso (PUA), ubicati nelle Case di Comunità. L'obiettivo è garantire che gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie abbiano informazioni e supporto amministrativo per accedere ai servizi SNAA e svolgere attività di screening per identificare i bisogni di assistenza. A tal fine verranno forniti modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel settore sanitario nazionale.

10. Semplificazione Non Autosufficienza


Semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della condizione degli anziani non autosufficienti, favorendo la riunificazione dei processi per una sola persona su tutto il territorio nazionale, la riduzione delle duplicazioni e il contenimento dei costi e degli oneri amministrativi. È prevista una valutazione unificata multidimensionale, svolta secondo criteri standardizzati e omogenei a livello nazionale, volta ad individuare i bisogni sociosanitari degli anziani e dei loro familiari. Tale sistema determinerà anche le condizioni di accesso ai servizi della giurisdizione dello Stato, destinate a sostituire le procedure di calcolo dell'invalidità civile e le condizioni di accesso ai benefici di cui alla Legge n. 104, e Legge 11 febbraio 1980, n. 18. Tale valutazione sarà svolta nelle PUA e con le Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) che definiranno anche il Progetto di Assistenza Individualizzata (PAI). Infine, la norma specifica che i familiari devono essere coinvolti nella definizione del PAI.

11. Budget di cura e assistenza


I “budget di cura e assistenza” sono poi contemplati dalla Legge, intendendosi strumento di riconoscimento di servizi e risorse attivabili nel loro insieme. L'obiettivo è quello di realizzare un'unità che risponda alla domanda di assistenza e assistenza, attraverso l'integrazione dei servizi forniti dalle ASL e dai Comuni.

12. ADISS


La nuova norma prevede anche l'unificazione dell'Assistenza Domiciliare Integrata Sociosanitaria e Sociale (ADISS). Il sistema avrà un approccio più efficace alle azioni, alla normativa e alle risorse disponibili, al fine di garantire un'offerta integrata di assistenza sanitaria, sociale e tutelare, secondo un approccio basato sulla continuità e sulla multidimensionalità.


Il testo che intraprende l'iter legislativo in Parlamento per l'attuazione della Legge delega per il sostegno agli anziani è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 10 ottobre. In attuazione del PNRR, la norma avvierà politiche rivolte agli anziani, in particolare a quelli non autosufficienti e introdurrà, attraverso una nuova organizzazione assistenziale, iniziative come l’indennità unica universale anziani, oltre a rafforzare le tutele per i caregiver e portare novità riguardanti il personale d’assistenza.

Attraverso un testo normativo, il Parlamento attribuisce al Governo il potere di disciplinare, attraverso decreti legislativi, una materia specifica. In questo caso si tratta dell'assistenza agli anziani. Lo schema deve ricevere l'approvazione delle Camere e mira a rendere adeguato il sistema di cura della popolazione anziana, prevedendo politiche a loro favore, come previsto nelle missioni 5 e 6 del PNRR. I Decreti dovranno essere emessi in un periodo di 12 mesi, non oltre il 31 marzo 2024, dalla revisione in Parlamento e a quel punto tutte le novità introdotte saranno operative.

Vediamo punto per punto i dettagli previsti dalla Legge Delega Sostegno Anziani:

1. Invecchiamento Attivo


La Legge delega sul sostegno anziani incentiva l'autonomia e la dignità degli anziani, la prevenzione della fragilità e il cosiddetto “invecchiamento attivo”, che prevede azioni che garantiscano all’anziano l'accesso ai servizi socio-sanitari; il rafforzamento dell'assistenza domiciliare; l'accesso alla mobilità e ai luoghi di socializzazione; l'accesso ad alloggi adeguati, tra gli altri punti.

2. L’indennità Unica Universale


Prevede l'introduzione di un assegno unico universale per gli anziani, sulla falsariga dell'assegno unico universale per figlio. Il servizio, a cui si dovrebbe accedere volontariamente, progressivamente e in via sperimentale, riorganizza tutta l'assistenza agli anziani, con l'obiettivo di riequilibrare il sistema degli interventi tra pagamento pecuniario ed erogazione del servizio, ferma restando l'attuale disciplina dell'indennità di accompagnamento.

3. CIPA


Istituzione del Comitato Interministeriale per le Politiche in Favore della Popolazione Anziana (CIPA) alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La missione della nuova Commissione è coordinare e programmare le politiche nazionali a favore degli anziani, in particolare per quanto riguarda le politiche di responsabilità per la non autosufficienza e le fragilità. Inoltre, dovrà puntare al miglioramento qualitativo dei servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani, che devono facilitare le normali relazioni di vita e le attività sociali.

4. Tutele per i caregiver familiari


Maggiore attenzione ai cosiddetti caregiver familiari, quei familiari che si prendono costantemente cura dei propri parenti non autosufficienti. La norma prevede, per la prima volta in ambito legislativo, attenzione alle esigenze specifiche di questa figura, tra le altre:

Supporto psicologico;
Tutela, anche in ambito previdenziale, per l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro
forme di sostegno che impediscano che l'impegno per la cura di un familiare con bisogni specifici pregiudichi la vita professionale e studentesca e l'esercizio della responsabilità genitoriale nei confronti dei figli minori
Interventi formativi e certificazioni delle competenze professionali acquisite nel corso dell'esperienza maturata

5. Nuovo regolamento per l’assistenza


In attuazione della legge, il Governo può proporre decreti legislativi relativi a misure in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria agli anziani non autosufficienti. Tali decreti dovranno prevedere il riconoscimento, il riordino, la semplificazione, il coordinamento e l'efficienza della normativa vigente, nonché il rafforzamento degli interventi nell'ambito delle risorse disponibili.

6. Riordino Agevolazioni Lavoro con Anziani


La legge delega prevede, con l'obiettivo di promuovere il rafforzamento dei servizi di assistenza a favore degli anziani non autosufficienti su tutto il territorio nazionale, il riconoscimento, il riordino e la semplificazione degli oneri sociali. In particolare, la rimodulazione di compensi e termini, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, al fine di sostenere la regolarizzazione del lavoro di cura svolto presso il domicilio della persona non autosufficiente. L'obiettivo della presente proposta è anche promuovere e sostenere un'occupazione di qualità nel settore dei servizi socioassistenziali.

7. Nuova formazione addetti


Sono inoltre previsti percorsi formativi idonei all'esercizio delle attività professionali erogate nell'ambito della cura e dell'assistenza agli anziani non autosufficienti. Sarà inoltre necessario identificare i bisogni regionali degli assistenti sociali e dei pedagoghi. La norma prevede inoltre che i criteri minimi per l'autorizzazione e l'accreditamento dei fornitori pubblici e privati, compreso il terzo settore, debbano essere rivisti.

8. SNAA


Nasce il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), con la missione di progettare, valutare e monitorare gli interventi e i servizi statali e territoriali rivolti agli anziani non autosufficienti. Tale sistema opererà secondo le linee guida generali sviluppate dalla CIPA, con la partecipazione attiva delle parti sociali e delle associazioni di categoria nel rispetto delle rispettive prerogative e competenze.

9. Punti Accesso Unici


Semplificazione dell'accesso agli interventi e servizi sanitari, sociali e sociosanitari e fornitura di Punti Unici di Accesso (PUA), ubicati nelle Case di Comunità. L'obiettivo è garantire che gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie abbiano informazioni e supporto amministrativo per accedere ai servizi SNAA e svolgere attività di screening per identificare i bisogni di assistenza. A tal fine verranno forniti modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel settore sanitario nazionale.

10. Semplificazione Non Autosufficienza


Semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della condizione degli anziani non autosufficienti, favorendo la riunificazione dei processi per una sola persona su tutto il territorio nazionale, la riduzione delle duplicazioni e il contenimento dei costi e degli oneri amministrativi. È prevista una valutazione unificata multidimensionale, svolta secondo criteri standardizzati e omogenei a livello nazionale, volta ad individuare i bisogni sociosanitari degli anziani e dei loro familiari. Tale sistema determinerà anche le condizioni di accesso ai servizi della giurisdizione dello Stato, destinate a sostituire le procedure di calcolo dell'invalidità civile e le condizioni di accesso ai benefici di cui alla Legge n. 104, e Legge 11 febbraio 1980, n. 18. Tale valutazione sarà svolta nelle PUA e con le Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) che definiranno anche il Progetto di Assistenza Individualizzata (PAI). Infine, la norma specifica che i familiari devono essere coinvolti nella definizione del PAI.

11. Budget di cura e assistenza


I “budget di cura e assistenza” sono poi contemplati dalla Legge, intendendosi strumento di riconoscimento di servizi e risorse attivabili nel loro insieme. L'obiettivo è quello di realizzare un'unità che risponda alla domanda di assistenza e assistenza, attraverso l'integrazione dei servizi forniti dalle ASL e dai Comuni.

12. ADISS


La nuova norma prevede anche l'unificazione dell'Assistenza Domiciliare Integrata Sociosanitaria e Sociale (ADISS). Il sistema avrà un approccio più efficace alle azioni, alla normativa e alle risorse disponibili, al fine di garantire un'offerta integrata di assistenza sanitaria, sociale e tutelare, secondo un approccio basato sulla continuità e sulla multidimensionalità.

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