Costume e Società

Italia in fondo alla classifica: solo 19 posti in Rsa per mille anziani over 65

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12 Luglio 2023

L'Italia, nonostante sia al primo posto per l'aspettativa di vita alla nascita e per gli anni vissuti in salute, si trova in fondo alla classifica per la capacità di fornire assistenza a lungo termine ai propri anziani. Secondo i dati del documento "Il Servizio sanitario nazionale compie 45 anni", realizzato dall'Ufficio valutazione e impatto del Senato, disponiamo di appena 19 posti residenziali per 1000 abitanti over 65 anni, la più bassa disponibilità tra i sette Paesi analizzati: Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia.

Il rapporto ripercorre il passaggio avvenuto nel 1978 dalle casse mutue alla nascita del Servizio sanitario nazionale, che si basa su un modello di welfare universalistico finanziato principalmente attraverso la fiscalità generale. Mentre in Italia le cure domiciliari integrate stentano a decollare, confrontando i dati, emerge che siamo ultimi per disponibilità di risorse per i posti letto destinati a cure a lungo termine in strutture residenziali, con soli 18,8 posti per 1000 abitanti di età pari o superiore a 65 anni. Gli Stati Uniti si piazzano al penultimo posto con 30 posti, mentre la Svezia è in testa alla classifica con 68 posti letto per 1000 abitanti over 65, seguita da Germania (54) e Canada (51). 

L'analisi rivela anche che l'Italia è ultima per spesa sanitaria pubblica totale in rapporto al PIL, con il 7,1% nel 2021, mentre gli Stati Uniti raggiungono il picco tra i Paesi considerati con il 15,9%. Per quanto riguarda i posti letto ospedalieri, l'Italia si colloca al terzo posto tra i Paesi europei nel 2020, con 3,2 posti a disposizione per 1000 abitanti, mentre la Germania è al primo posto con 7,8 posti. Per quanto riguarda il numero di infermieri in attività per 1000 abitanti, la Germania si posiziona al primo posto con 12 professionisti, mentre Italia e Spagna si trovano in fondo alla classifica con appena 6,3 e 6,1 professionisti rispettivamente.


L'Italia, nonostante sia al primo posto per l'aspettativa di vita alla nascita e per gli anni vissuti in salute, si trova in fondo alla classifica per la capacità di fornire assistenza a lungo termine ai propri anziani. Secondo i dati del documento "Il Servizio sanitario nazionale compie 45 anni", realizzato dall'Ufficio valutazione e impatto del Senato, disponiamo di appena 19 posti residenziali per 1000 abitanti over 65 anni, la più bassa disponibilità tra i sette Paesi analizzati: Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia.

Il rapporto ripercorre il passaggio avvenuto nel 1978 dalle casse mutue alla nascita del Servizio sanitario nazionale, che si basa su un modello di welfare universalistico finanziato principalmente attraverso la fiscalità generale. Mentre in Italia le cure domiciliari integrate stentano a decollare, confrontando i dati, emerge che siamo ultimi per disponibilità di risorse per i posti letto destinati a cure a lungo termine in strutture residenziali, con soli 18,8 posti per 1000 abitanti di età pari o superiore a 65 anni. Gli Stati Uniti si piazzano al penultimo posto con 30 posti, mentre la Svezia è in testa alla classifica con 68 posti letto per 1000 abitanti over 65, seguita da Germania (54) e Canada (51). 

L'analisi rivela anche che l'Italia è ultima per spesa sanitaria pubblica totale in rapporto al PIL, con il 7,1% nel 2021, mentre gli Stati Uniti raggiungono il picco tra i Paesi considerati con il 15,9%. Per quanto riguarda i posti letto ospedalieri, l'Italia si colloca al terzo posto tra i Paesi europei nel 2020, con 3,2 posti a disposizione per 1000 abitanti, mentre la Germania è al primo posto con 7,8 posti. Per quanto riguarda il numero di infermieri in attività per 1000 abitanti, la Germania si posiziona al primo posto con 12 professionisti, mentre Italia e Spagna si trovano in fondo alla classifica con appena 6,3 e 6,1 professionisti rispettivamente.

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