Salute e benessere

Il ruolo dell'animatore in RSA: accogliere l'anziano con umiltà e mente aperta

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21 Ottobre 2024

Mente sana, corpo sano. Anche con le limitazioni tipiche dell'invecchiamento, mantenere uno stile di vita attivo, stimolando corpo e mente, è di fondamentale importanza per la salute. In una casa di riposo o RSA, molte sono le attività ricreative che mirano a mantenere attivi gli anziani ospiti. I benefici, secondo l'animatrice Silvia Sacchetti, sono molti. “Possono esserci variazioni significative nello stato di benessere emotivo – ad esempio per contrastare momenti di ansia, apatia, assopimento, sbalzi d’umore - che nello stato psicofisico - miglioramento delle capacità manuali, coordinazione, resistenza ed elasticità", sottolinea. Sacchetti lavora presso il CRA Pensionato San Giuseppe di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia - che fa parte del Gruppo La Villa, realtà storica che da oltre 30 anni lavora nel settore socio-assistenziale con all’attivo 29 residenze in cinque regioni italiane - e ha concesso un'intervista al portale LaCasadiRiposo.it per parlare dell'importanza delle attività ricreative e delle terapie non farmacologiche per la salute degli anziani. 

Attività come ginnastica, passeggiate all'aperto, laboratori di arte, ballo e musica, giochi di gruppo e altre attività ludiche sono particolarmente utili per mantenere la salute e favorire il benessere degli anziani, aiutandoli a preservare le loro capacità cognitive e motorie residue, a socializzare e a godere della loro vita quotidiana. “Le attività devono essere individuate in base agli interessi degli ospiti e non possono andare bene per tutti indistintamente, ma ogni attività stimolerà abilità sia fisiche che cognitive in base alle capacità individuali”, spiega.

Uno degli aspetti più positivi delle attività, secondo l'animatrice, è senza dubbio la possibilità di socializzazione. Per lei, le attività svolte in gruppo hanno il potere di “migliorare la qualità della vita, favorire il benessere, prevenire l'isolamento e la solitudine”, soprattutto se sono quelle “legate al vissuto tradizionale e territoriale degli ospiti, in base alle loro capacità di partecipazione, come l'ascolto di musiche tradizionali oppure il ballo, o le attività di cucina correlate alla raccolta di ricette”, sottolinea. 

Anche per gli anziani con maggiori limitazioni, sia cognitive che fisiche, i benefici esistono. Un modo per coinvolgerli in questi casi sarebbe cercare soluzioni adattate a ciascuno di loro. “Per esempio sono stati costruiti dei porta-carte per gli ospiti emiplegici, così che riescano a giocare coi loro compagni in autonomia, oppure stimoliamo la collaborazione tra ospiti e volontari durante la Tombola, di modo che possano partecipare anche le persone che non riescono a vedere i numeri o a coprirli coi bottoni. Per ciascun anziano deve essere trovata una strategia perché ognuno di noi è diverso”, aggiunge. 

Infatti, è importante sottolineare che gli anziani all’interno di una casa di riposo non sono un gruppo omogeneo e che ogni individuo ha esigenze e preferenze diverse. Ad esempio, alcuni potrebbero preferire attività più tranquille, come la lettura o la pittura, mentre altri potrebbero voler partecipare ad attività più dinamiche come la danza o il gioco. Personalizzare le attività può aumentare il coinvolgimento degli anziani, anche quando non sono motivati, ad esempio perché si sentono tristi, timidi o addirittura incapaci.

Per svolgere efficacemente attività di questo tipo, il legame di fiducia che si instaura tra gli anziani e i professionisti è fondamentale. "Quando un ospite arriva in struttura, abbiamo bisogno di tempo per conoscerci, guadagnare la fiducia e capire le loro possibilità. Una volta stabilito il rapporto di fiducia, offriamo all'ospite la possibilità di partecipare alle attività, rassicurandolo sulla nostra costante presenza e collaborazione e lasciandogli la libertà di andarsene se non interessato o di valutare senza fretta se l'attività è stata di suo gradimento e se desidera tornare a partecipare", afferma l'animatrice.

Un altro punto fondamentale riguardante le attività ricreative svolte in una casa di riposo è che rappresentano una forma importante di terapia non farmacologica. "La terapia non farmacologica dovrebbe evitare l'insorgere di un problema, come può essere uno stato di ansia, e intrattenere l'ospite prima dell'insorgere dello stesso", spiega Sacchetti. Queste terapie offrono numerosi vantaggi, come la promozione della salute e del benessere degli anziani istituzionalizzati attraverso la stimolazione cognitiva, affettiva e sociale.

Dalle attività di gruppo, come la danza, alla pet therapy, dal giardinaggio alla musicoterapia, le opzioni sono molteplici e possono essere personalizzate in base alle esigenze e alle preferenze individuali dei pazienti. Per di più, oltre a migliorare la qualità della vita degli anziani, le terapie non farmacologiche possono anche consentire una riduzione del ricorso ai farmaci e ai trattamenti convenzionali. Infine, l'obiettivo principale di queste attività è quello di creare un ambiente sereno per gli ospiti, evitando lo sviluppo di problemi e mantenendo l'ospite coinvolto in attività piacevoli e significative. 


Mente sana, corpo sano. Anche con le limitazioni tipiche dell'invecchiamento, mantenere uno stile di vita attivo, stimolando corpo e mente, è di fondamentale importanza per la salute. In una casa di riposo o RSA, molte sono le attività ricreative che mirano a mantenere attivi gli anziani ospiti. I benefici, secondo l'animatrice Silvia Sacchetti, sono molti. “Possono esserci variazioni significative nello stato di benessere emotivo – ad esempio per contrastare momenti di ansia, apatia, assopimento, sbalzi d’umore - che nello stato psicofisico - miglioramento delle capacità manuali, coordinazione, resistenza ed elasticità", sottolinea. Sacchetti lavora presso il CRA Pensionato San Giuseppe di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia - che fa parte del Gruppo La Villa, realtà storica che da oltre 30 anni lavora nel settore socio-assistenziale con all’attivo 29 residenze in cinque regioni italiane - e ha concesso un'intervista al portale LaCasadiRiposo.it per parlare dell'importanza delle attività ricreative e delle terapie non farmacologiche per la salute degli anziani. 

Attività come ginnastica, passeggiate all'aperto, laboratori di arte, ballo e musica, giochi di gruppo e altre attività ludiche sono particolarmente utili per mantenere la salute e favorire il benessere degli anziani, aiutandoli a preservare le loro capacità cognitive e motorie residue, a socializzare e a godere della loro vita quotidiana. “Le attività devono essere individuate in base agli interessi degli ospiti e non possono andare bene per tutti indistintamente, ma ogni attività stimolerà abilità sia fisiche che cognitive in base alle capacità individuali”, spiega.

Uno degli aspetti più positivi delle attività, secondo l'animatrice, è senza dubbio la possibilità di socializzazione. Per lei, le attività svolte in gruppo hanno il potere di “migliorare la qualità della vita, favorire il benessere, prevenire l'isolamento e la solitudine”, soprattutto se sono quelle “legate al vissuto tradizionale e territoriale degli ospiti, in base alle loro capacità di partecipazione, come l'ascolto di musiche tradizionali oppure il ballo, o le attività di cucina correlate alla raccolta di ricette”, sottolinea. 

Anche per gli anziani con maggiori limitazioni, sia cognitive che fisiche, i benefici esistono. Un modo per coinvolgerli in questi casi sarebbe cercare soluzioni adattate a ciascuno di loro. “Per esempio sono stati costruiti dei porta-carte per gli ospiti emiplegici, così che riescano a giocare coi loro compagni in autonomia, oppure stimoliamo la collaborazione tra ospiti e volontari durante la Tombola, di modo che possano partecipare anche le persone che non riescono a vedere i numeri o a coprirli coi bottoni. Per ciascun anziano deve essere trovata una strategia perché ognuno di noi è diverso”, aggiunge. 

Infatti, è importante sottolineare che gli anziani all’interno di una casa di riposo non sono un gruppo omogeneo e che ogni individuo ha esigenze e preferenze diverse. Ad esempio, alcuni potrebbero preferire attività più tranquille, come la lettura o la pittura, mentre altri potrebbero voler partecipare ad attività più dinamiche come la danza o il gioco. Personalizzare le attività può aumentare il coinvolgimento degli anziani, anche quando non sono motivati, ad esempio perché si sentono tristi, timidi o addirittura incapaci.

Per svolgere efficacemente attività di questo tipo, il legame di fiducia che si instaura tra gli anziani e i professionisti è fondamentale. "Quando un ospite arriva in struttura, abbiamo bisogno di tempo per conoscerci, guadagnare la fiducia e capire le loro possibilità. Una volta stabilito il rapporto di fiducia, offriamo all'ospite la possibilità di partecipare alle attività, rassicurandolo sulla nostra costante presenza e collaborazione e lasciandogli la libertà di andarsene se non interessato o di valutare senza fretta se l'attività è stata di suo gradimento e se desidera tornare a partecipare", afferma l'animatrice.

Un altro punto fondamentale riguardante le attività ricreative svolte in una casa di riposo è che rappresentano una forma importante di terapia non farmacologica. "La terapia non farmacologica dovrebbe evitare l'insorgere di un problema, come può essere uno stato di ansia, e intrattenere l'ospite prima dell'insorgere dello stesso", spiega Sacchetti. Queste terapie offrono numerosi vantaggi, come la promozione della salute e del benessere degli anziani istituzionalizzati attraverso la stimolazione cognitiva, affettiva e sociale.

Dalle attività di gruppo, come la danza, alla pet therapy, dal giardinaggio alla musicoterapia, le opzioni sono molteplici e possono essere personalizzate in base alle esigenze e alle preferenze individuali dei pazienti. Per di più, oltre a migliorare la qualità della vita degli anziani, le terapie non farmacologiche possono anche consentire una riduzione del ricorso ai farmaci e ai trattamenti convenzionali. Infine, l'obiettivo principale di queste attività è quello di creare un ambiente sereno per gli ospiti, evitando lo sviluppo di problemi e mantenendo l'ospite coinvolto in attività piacevoli e significative.