Costume e Società

Il Governo approva una risoluzione sul tema dei Diritti Umani nelle Residenze per anziani

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16 Maggio 2022

La Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani ha approvato, all'unanimità, una Risoluzione sul tema dei diritti umani nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). L'obiettivo è adottare politiche favorevoli agli anziani “con approccio innovativo, fondate sul rafforzamento del loro patrimonio relazionale quale principale veicolo di tutela e di rispetto della dignità”. Tra le altre iniziative c'è quella di rafforzare “il monitoraggio costante delle RSA in relazione alle condizioni delle infrastrutture e alla qualità dei servizi forniti, potenziando i meccanismi di vigilanza per garantire l’implementazione degli standard previsti”. E ancora: favorire la formazione del personale attivo in tali strutture “che consenta la migliore opera di assistenza sul piano professionale e in termini di empatia e dignità della persona anziana.

Il tema dei diritti umani con un focus sul benessere degli anziani è estremamente importante, visto il continuo invecchiamento della popolazione. In Italia la popolazione over 75 è di circa 6,9 milioni di persone, di cui 2,7 con difficoltà motorie e ridotta autonomia. Un milione di questi anziani vive da solo o con altri parenti anziani. Si stima inoltre che 1,2 milioni di persone non dispongano di cure adeguate ai propri bisogni e che circa 100 mila non siano in grado di accedere ai servizi di assistenza al pagamento per mancanza di risorse. 

Per quanto l'invecchiamento oggi sia culturalmente e socialmente diverso rispetto ai decenni passati, con anziani sempre più longevi e attivi nella società, è urgente rafforzare le politiche pubbliche che garantiscano il benessere della popolazione anziana. La Risoluzione sul tema dei diritti umani nelle RSA, in questo modo, fornisce un primo passo importante che detta le linee guida per l'assistenza agli anziani e spinge il governo ad adottare misure come quella di favorire l'assistenza domiciliare come forma prioritaria di vicinanza degli anziani con la società , incoraggiando “l'attivazione di servizi di prossimità che permettano alle persone anziane di continuare a vivere nelle loro abitazioni”. Lo stimolo del co-housing “attraverso agevolazioni riguardanti la ristrutturazione interna degli immobili finalizzati a razionalizzare gli spazi in funzione della coabitazione di persone anziane”, è un ulteriore punto di azione.

Fa anche parte della risoluzione promuovere centri diurni per l'assistenza agli anziani, in forma capillare sul territorio, attivando servizi di accompagnamento costanti “con l'ausilio delle espressioni di maggiore esperienza del volontariato”. L'acquisizione di supporti tecnologici per consentire maggiori contatti con l'esterno, oltre alla promozione, nelle residenze sanitarie assistenziali, di condizioni tali da garantire frequenza e intensità delle visite di familiari, cercano di assicurare la socializzazione dei residenti in questi luoghi.

Un altro punto importante riguarda la ricognizione delle iniziative pubbliche e private con denominazione diversa come "case di riposo", "comunità alloggio" o altro, e a reprimere abusi e maltrattamenti ai danni degli ospiti. 

L'iniziativa vuole anche “rendere disponibili e consultabili i dati sulle residenze sociosanitarie e socioassistenziali aggregati su scala nazionale e disaggregati per genere e settore (pubblico, privato) in modo da poter svolgere analisi scientifiche a livello nazionale complessive dei bisogni e delle risposte offerte”.

Ecco il link per leggere i punti della risoluzione: RISOLUZIONE SUL TEMA DEI DIRITTI UMANI NELLE RSA

La Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani ha approvato, all'unanimità, una Risoluzione sul tema dei diritti umani nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). L'obiettivo è adottare politiche favorevoli agli anziani “con approccio innovativo, fondate sul rafforzamento del loro patrimonio relazionale quale principale veicolo di tutela e di rispetto della dignità”. Tra le altre iniziative c'è quella di rafforzare “il monitoraggio costante delle RSA in relazione alle condizioni delle infrastrutture e alla qualità dei servizi forniti, potenziando i meccanismi di vigilanza per garantire l’implementazione degli standard previsti”. E ancora: favorire la formazione del personale attivo in tali strutture “che consenta la migliore opera di assistenza sul piano professionale e in termini di empatia e dignità della persona anziana.

Il tema dei diritti umani con un focus sul benessere degli anziani è estremamente importante, visto il continuo invecchiamento della popolazione. In Italia la popolazione over 75 è di circa 6,9 milioni di persone, di cui 2,7 con difficoltà motorie e ridotta autonomia. Un milione di questi anziani vive da solo o con altri parenti anziani. Si stima inoltre che 1,2 milioni di persone non dispongano di cure adeguate ai propri bisogni e che circa 100 mila non siano in grado di accedere ai servizi di assistenza al pagamento per mancanza di risorse. 

Per quanto l'invecchiamento oggi sia culturalmente e socialmente diverso rispetto ai decenni passati, con anziani sempre più longevi e attivi nella società, è urgente rafforzare le politiche pubbliche che garantiscano il benessere della popolazione anziana. La Risoluzione sul tema dei diritti umani nelle RSA, in questo modo, fornisce un primo passo importante che detta le linee guida per l'assistenza agli anziani e spinge il governo ad adottare misure come quella di favorire l'assistenza domiciliare come forma prioritaria di vicinanza degli anziani con la società , incoraggiando “l'attivazione di servizi di prossimità che permettano alle persone anziane di continuare a vivere nelle loro abitazioni”. Lo stimolo del co-housing “attraverso agevolazioni riguardanti la ristrutturazione interna degli immobili finalizzati a razionalizzare gli spazi in funzione della coabitazione di persone anziane”, è un ulteriore punto di azione.

Fa anche parte della risoluzione promuovere centri diurni per l'assistenza agli anziani, in forma capillare sul territorio, attivando servizi di accompagnamento costanti “con l'ausilio delle espressioni di maggiore esperienza del volontariato”. L'acquisizione di supporti tecnologici per consentire maggiori contatti con l'esterno, oltre alla promozione, nelle residenze sanitarie assistenziali, di condizioni tali da garantire frequenza e intensità delle visite di familiari, cercano di assicurare la socializzazione dei residenti in questi luoghi.

Un altro punto importante riguarda la ricognizione delle iniziative pubbliche e private con denominazione diversa come "case di riposo", "comunità alloggio" o altro, e a reprimere abusi e maltrattamenti ai danni degli ospiti. 

L'iniziativa vuole anche “rendere disponibili e consultabili i dati sulle residenze sociosanitarie e socioassistenziali aggregati su scala nazionale e disaggregati per genere e settore (pubblico, privato) in modo da poter svolgere analisi scientifiche a livello nazionale complessive dei bisogni e delle risposte offerte”.

Ecco il link per leggere i punti della risoluzione: RISOLUZIONE SUL TEMA DEI DIRITTI UMANI NELLE RSA

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