Costume e Società

Censimento Rsa: l’accordo Ministero-Carabinieri per la mappatura di tutte le Residenze per anziani italiane

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21 Gennaio 2022

L’assistenza sanitaria rivolta alla popolazione anziana costituisce nella nostra società un importante sostegno per famiglie e caregiver in difficoltà: contare sul supporto e sull’aiuto concreto di un personale medico, infermieristico ed assistenziale valido, contribuisce a migliorare lo stile e la qualità della vita dei più fragili, soprattutto in un periodo di grande incertezza come quello attuale, caratterizzato da preoccupazione e paura. A tal proposito, in tutto il territorio, sono stati sviluppati numerosi progetti per garantire una sempre più completa assistenza agli anziani, sostenendo la creazione di nuove strutture residenziali capaci di erogare servizi e risorse efficienti ed opportune.

Al fine di individuare e classificare tutte le realtà socioassistenziali presenti ed attive in Italia, è stato siglato un Protocollo d’Intesa della durata di tre anni tra il Ministero della salute e il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri: con l’obiettivo di tracciare le Residenze per anziani nel territorio nazionale, questo significativo progetto è volto a supportare maggiormente i cittadini più fragili, mediante la ricognizione delle strutture operanti in cui è possibile individuare la soluzione più corretta per la problematica da affrontare e gestire. La proposta, che è il risultato del lavoro della “Commissione per l’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana” con la “Direzione Generale della programmazione” del Ministero della salute, ha posto al centro dell’attenzione la figura dell’anziano, tenendo conto delle sue molteplici esigenze e necessita; come ha affermato il Ministro Speranza, “l’attenzione per gli anziani deve essere oggi più che mai una priorità per le istituzioni e per tutta la nostra comunità. L’Arma effettuerà il censimento e svolgerà verifiche su situazioni meritevoli di approfondimento”.

Il Ministero della Salute collaborerà attivamente con l’Arma dei Carabinieri per fornire consulenza tecnica e giuridica nell’individuazione della normativa nazionale e regionale: il censimento riguarderà “la mappatura a livello comunale delle Residenze socio-assistenziali variamente denominate (Case di riposo, Case alloggio, Case famiglia) presenti sull’intero territorio nazionale, nonché la realizzazione di un’anagrafe delle Residenze per anziani, recante il numero delle strutture operative, la rispettiva capacità recettiva, le modalità organizzative ed ogni altro aspetto d’interesse”. 

Il protocollo, sottoscritto dal Direttore generale della programmazione del Ministero della Salute Andrea Urbani, dal Comandante generale dell’Arma Teo Luzi e dal Presidente della “Commissione per l’assistenza sociosanitaria della popolazione anziana”, Monsignor Vincenzo Paglia, costituirà un supporto per le famiglie alla ricerca di alloggi e strutture a cui affidare i propri cari, non avendo l’opportunità o la possibilità di gestire a domicilio la malattia dei familiari. I disturbi presentati dai più anziani, infatti, sono talvolta invalidanti: diviene importante sapere di poterli affidare a strutture competenti e sicure, in grado di apportare rilevanti miglioramenti nella loro quotidianità attraverso percorsi di riabilitazione e di recupero. Il censimento, oltre che guidare i caregiver nella scelta delle soluzioni più adatte, rappresenterà uno strumento capace di limitare e contenere eventuali casi di malasanità: la scoperta e la verifica delle strutture non idonee, all’interno delle quali si potrebbero verificare episodi di maltrattamento, abusivismo ed irregolarità, incoraggerebbe le famiglie a valutare positivamente l’efficacia del sistema sanitario, incrementandone stima e fiducia.


L’assistenza sanitaria rivolta alla popolazione anziana costituisce nella nostra società un importante sostegno per famiglie e caregiver in difficoltà: contare sul supporto e sull’aiuto concreto di un personale medico, infermieristico ed assistenziale valido, contribuisce a migliorare lo stile e la qualità della vita dei più fragili, soprattutto in un periodo di grande incertezza come quello attuale, caratterizzato da preoccupazione e paura. A tal proposito, in tutto il territorio, sono stati sviluppati numerosi progetti per garantire una sempre più completa assistenza agli anziani, sostenendo la creazione di nuove strutture residenziali capaci di erogare servizi e risorse efficienti ed opportune.

Al fine di individuare e classificare tutte le realtà socioassistenziali presenti ed attive in Italia, è stato siglato un Protocollo d’Intesa della durata di tre anni tra il Ministero della salute e il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri: con l’obiettivo di tracciare le Residenze per anziani nel territorio nazionale, questo significativo progetto è volto a supportare maggiormente i cittadini più fragili, mediante la ricognizione delle strutture operanti in cui è possibile individuare la soluzione più corretta per la problematica da affrontare e gestire. La proposta, che è il risultato del lavoro della “Commissione per l’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana” con la “Direzione Generale della programmazione” del Ministero della salute, ha posto al centro dell’attenzione la figura dell’anziano, tenendo conto delle sue molteplici esigenze e necessita; come ha affermato il Ministro Speranza, “l’attenzione per gli anziani deve essere oggi più che mai una priorità per le istituzioni e per tutta la nostra comunità. L’Arma effettuerà il censimento e svolgerà verifiche su situazioni meritevoli di approfondimento”.

Il Ministero della Salute collaborerà attivamente con l’Arma dei Carabinieri per fornire consulenza tecnica e giuridica nell’individuazione della normativa nazionale e regionale: il censimento riguarderà “la mappatura a livello comunale delle Residenze socio-assistenziali variamente denominate (Case di riposo, Case alloggio, Case famiglia) presenti sull’intero territorio nazionale, nonché la realizzazione di un’anagrafe delle Residenze per anziani, recante il numero delle strutture operative, la rispettiva capacità recettiva, le modalità organizzative ed ogni altro aspetto d’interesse”. 

Il protocollo, sottoscritto dal Direttore generale della programmazione del Ministero della Salute Andrea Urbani, dal Comandante generale dell’Arma Teo Luzi e dal Presidente della “Commissione per l’assistenza sociosanitaria della popolazione anziana”, Monsignor Vincenzo Paglia, costituirà un supporto per le famiglie alla ricerca di alloggi e strutture a cui affidare i propri cari, non avendo l’opportunità o la possibilità di gestire a domicilio la malattia dei familiari. I disturbi presentati dai più anziani, infatti, sono talvolta invalidanti: diviene importante sapere di poterli affidare a strutture competenti e sicure, in grado di apportare rilevanti miglioramenti nella loro quotidianità attraverso percorsi di riabilitazione e di recupero. Il censimento, oltre che guidare i caregiver nella scelta delle soluzioni più adatte, rappresenterà uno strumento capace di limitare e contenere eventuali casi di malasanità: la scoperta e la verifica delle strutture non idonee, all’interno delle quali si potrebbero verificare episodi di maltrattamento, abusivismo ed irregolarità, incoraggerebbe le famiglie a valutare positivamente l’efficacia del sistema sanitario, incrementandone stima e fiducia.

Case di riposo, rsa e case famiglia