Costume e Società

Carenza di infermieri nelle Rsa: l’appello dell’Associazione Uneba per incrementare il personale sanitario a sostegno dei più fragili

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15 Febbraio 2022

Grazie al vasto mondo di servizi e di persone che si prendono giornalmente cura dei più fragili, l’assistenza sanitaria è divenuta nel tempo uno strumento fondamentale nella nostra società, in grado di supportare le famiglie bisognose di aiuto e di conforto. Le Istituzioni, riscontrando le differenti esigenze e necessità della popolazione, hanno cercato di incrementare costantemente la qualità delle risorse sanitarie: talvolta però, a causa della pandemia, il livello assistenziale delle strutture ha vissuto momenti difficili, che ne hanno ulteriormente messo in evidenza lacune e criticità. A tal proposito Uneba, Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, ha recentemente lanciato un appello nel tentativo di porre l’attenzione su un’altra considerevole emergenza: la carenza del personale infermieristico nelle Rsa.

Durante un incontro svoltosi presso il Palazzo Estense di Varese, la delegazione del Consiglio provinciale di Uneba e i Presidenti delle Rsa di Varese hanno avuto la possibilità di esporre la grave situazione alle Istituzioni, dimostrando il ridotto numero di infermieri impiegato nel lavoro di cura e di presa in carico della popolazione anziana: 100.000 posti di Infermieri in meno rispetto al fabbisogno stimato. L’Associazione, una delle maggiori e più longeve che concorre attraverso l'azione dei propri associati al miglioramento morale, materiale e sociale delle persone con fragilità, ha rilevato una grave criticità nelle Residenze della zona: come afferma Antonella De Micheli, Vicepresidente di Uneba Varese, “la carenza di Infermieri sta diventando una vera e propria emergenza in moltissime strutture, sia a causa del personale in isolamento, che del noto esodo di queste figure, e in generale delle professioni sanitarie, nella vicina Svizzera”. I 45 enti associati di “Uneba Varese”, costituiti da Residenze Sanitarie Assistenziali, Residenze Sanitarie Disabili e da Strutture per Minori, rappresentano un importante punto di riferimento, vantando un notevole numero di assistiti: esse coprono circa 7.200 posti letto nelle Rsa e 550 nelle Case Albergo, garantiscono un servizio di assistenza domiciliare integrata a 5.800 persone e offrono cure domiciliari a 1.500 utenti. 

Nel territorio varesino, gli operatori impegnati sono circa 9.000, suddivisi tra Rsa, Case Albergo, Centri diurni e Appartamenti protetti: sono state realizzate nel corso del tempo circa 12.000 attività a supporto delle famiglie di anziani non autosufficienti, con il coinvolgimento di oltre 5000 volontari. La carenza di posti nei corsi di Laurea infermieristica ha determinato l’assenza di operatori competenti e qualificati nelle strutture sanitarie, dove la mancanza di 2-3 infermieri ogni 100 ospiti e il progressivo invecchiamento della popolazione ha inevitabilmente condotto al bisogno di incrementare sia il numero dei servizi rivolti ai cittadini che quello del personale infermieristico. L’appello, rivolto prevalentemente al Ministro dell'istruzione, al Ministro della Sanità e al Ministro dell'Economia e delle Finanze, come spiega il Sindaco di Varese Davide Galimberti, “è particolarmente sentito in questa parte del territorio lombardo per la vicinanza con la Svizzera e il conseguente trasferimento di infermieri oltre confine. La condivisione di questo appello da parte del Comune di Varese è segno di come gli enti locali debbano essere sempre più compartecipativi alla formazione del sistema sociosanitario del futuro».
Nella speranza di poter continuare a garantire un eccellente livello di assistenza in risposta alle fragilità della cittadinanza, diviene evidente l’importanza di un lavoro sinergico e di una stretta collaborazione tra le Istituzioni locali e quelle nazionali: risulta necessaria una maggiore vicinanza e solidarietà per lo sforzo e per il prezioso lavoro di migliaia di operatori, con risposte più adeguate ai bisogni degli anziani.

Grazie al vasto mondo di servizi e di persone che si prendono giornalmente cura dei più fragili, l’assistenza sanitaria è divenuta nel tempo uno strumento fondamentale nella nostra società, in grado di supportare le famiglie bisognose di aiuto e di conforto. Le Istituzioni, riscontrando le differenti esigenze e necessità della popolazione, hanno cercato di incrementare costantemente la qualità delle risorse sanitarie: talvolta però, a causa della pandemia, il livello assistenziale delle strutture ha vissuto momenti difficili, che ne hanno ulteriormente messo in evidenza lacune e criticità. A tal proposito Uneba, Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, ha recentemente lanciato un appello nel tentativo di porre l’attenzione su un’altra considerevole emergenza: la carenza del personale infermieristico nelle Rsa.

Durante un incontro svoltosi presso il Palazzo Estense di Varese, la delegazione del Consiglio provinciale di Uneba e i Presidenti delle Rsa di Varese hanno avuto la possibilità di esporre la grave situazione alle Istituzioni, dimostrando il ridotto numero di infermieri impiegato nel lavoro di cura e di presa in carico della popolazione anziana: 100.000 posti di Infermieri in meno rispetto al fabbisogno stimato. L’Associazione, una delle maggiori e più longeve che concorre attraverso l'azione dei propri associati al miglioramento morale, materiale e sociale delle persone con fragilità, ha rilevato una grave criticità nelle Residenze della zona: come afferma Antonella De Micheli, Vicepresidente di Uneba Varese, “la carenza di Infermieri sta diventando una vera e propria emergenza in moltissime strutture, sia a causa del personale in isolamento, che del noto esodo di queste figure, e in generale delle professioni sanitarie, nella vicina Svizzera”. I 45 enti associati di “Uneba Varese”, costituiti da Residenze Sanitarie Assistenziali, Residenze Sanitarie Disabili e da Strutture per Minori, rappresentano un importante punto di riferimento, vantando un notevole numero di assistiti: esse coprono circa 7.200 posti letto nelle Rsa e 550 nelle Case Albergo, garantiscono un servizio di assistenza domiciliare integrata a 5.800 persone e offrono cure domiciliari a 1.500 utenti. 

Nel territorio varesino, gli operatori impegnati sono circa 9.000, suddivisi tra Rsa, Case Albergo, Centri diurni e Appartamenti protetti: sono state realizzate nel corso del tempo circa 12.000 attività a supporto delle famiglie di anziani non autosufficienti, con il coinvolgimento di oltre 5000 volontari. La carenza di posti nei corsi di Laurea infermieristica ha determinato l’assenza di operatori competenti e qualificati nelle strutture sanitarie, dove la mancanza di 2-3 infermieri ogni 100 ospiti e il progressivo invecchiamento della popolazione ha inevitabilmente condotto al bisogno di incrementare sia il numero dei servizi rivolti ai cittadini che quello del personale infermieristico. L’appello, rivolto prevalentemente al Ministro dell'istruzione, al Ministro della Sanità e al Ministro dell'Economia e delle Finanze, come spiega il Sindaco di Varese Davide Galimberti, “è particolarmente sentito in questa parte del territorio lombardo per la vicinanza con la Svizzera e il conseguente trasferimento di infermieri oltre confine. La condivisione di questo appello da parte del Comune di Varese è segno di come gli enti locali debbano essere sempre più compartecipativi alla formazione del sistema sociosanitario del futuro».
Nella speranza di poter continuare a garantire un eccellente livello di assistenza in risposta alle fragilità della cittadinanza, diviene evidente l’importanza di un lavoro sinergico e di una stretta collaborazione tra le Istituzioni locali e quelle nazionali: risulta necessaria una maggiore vicinanza e solidarietà per lo sforzo e per il prezioso lavoro di migliaia di operatori, con risposte più adeguate ai bisogni degli anziani.