Salute e benessere

Apparecchi acustici possono ritardare l'esordio della demenza negli anziani, svela uno studio

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15 Ottobre 2024

Un innovativo studio clinico, condotto sotto la guida di Frank Lin della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, ha fornito risultati promettenti sul ruolo degli apparecchi acustici nella preservazione delle funzioni cognitive degli anziani. Presentato durante una conferenza sull'Alzheimer, questo primo trial clinico ha esaminato l'effetto dell'utilizzo di apparecchi acustici nel ridurre il declino cognitivo nei soggetti a rischio di demenza.

La perdita dell'udito legata all'età è una problematica comune, coinvolgendo circa due terzi degli over-60 a livello globale. Sorprendentemente, solo una minoranza di individui con deficit uditivo in Paesi a basso e medio reddito e nei Paesi ricchi utilizza apparecchi acustici.
Incoraggiati da studi precedenti, che hanno indicato una riduzione del rischio di demenza nei soggetti che utilizzano tali dispositivi, i ricercatori hanno condotto questo nuovo studio su due differenti popolazioni. Entrambe le gruppi erano composte da individui tra i 70 e gli 84 anni, di cui uno considerato a rischio di declino cognitivo e l'altro formato da volontari sani.

Il gruppo di intervento ha ricevuto gli apparecchi acustici per l'intera durata dello studio, mentre il gruppo di controllo è stato lasciato senza dispositivi uditivi. I partecipanti sono stati seguiti per un periodo di tre anni, durante il quale i ricercatori hanno confrontato il declino cognitivo tra i due gruppi.

I risultati hanno mostrato un'importante differenza nel peggioramento delle funzioni mentali nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo. Per gli anziani a maggior rischio di declino cognitivo, si è osservato un inferiore declino delle funzioni mentali del 48% tra coloro cui sono stati forniti gli apparecchi acustici. Questi risultati evidenziano la rilevanza del trattamento dell'ipoacusia come un potenziale strumento per ridurre l'impatto globale della demenza negli anziani.

Questo studio pionieristico mette in luce l'importanza di affrontare la perdita dell'udito nelle popolazioni anziane, sottolineando il ruolo significativo che gli apparecchi acustici possono svolgere nel preservare la salute cognitiva degli adulti a maggior rischio di demenza.


Un innovativo studio clinico, condotto sotto la guida di Frank Lin della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, ha fornito risultati promettenti sul ruolo degli apparecchi acustici nella preservazione delle funzioni cognitive degli anziani. Presentato durante una conferenza sull'Alzheimer, questo primo trial clinico ha esaminato l'effetto dell'utilizzo di apparecchi acustici nel ridurre il declino cognitivo nei soggetti a rischio di demenza.

La perdita dell'udito legata all'età è una problematica comune, coinvolgendo circa due terzi degli over-60 a livello globale. Sorprendentemente, solo una minoranza di individui con deficit uditivo in Paesi a basso e medio reddito e nei Paesi ricchi utilizza apparecchi acustici.
Incoraggiati da studi precedenti, che hanno indicato una riduzione del rischio di demenza nei soggetti che utilizzano tali dispositivi, i ricercatori hanno condotto questo nuovo studio su due differenti popolazioni. Entrambe le gruppi erano composte da individui tra i 70 e gli 84 anni, di cui uno considerato a rischio di declino cognitivo e l'altro formato da volontari sani.

Il gruppo di intervento ha ricevuto gli apparecchi acustici per l'intera durata dello studio, mentre il gruppo di controllo è stato lasciato senza dispositivi uditivi. I partecipanti sono stati seguiti per un periodo di tre anni, durante il quale i ricercatori hanno confrontato il declino cognitivo tra i due gruppi.

I risultati hanno mostrato un'importante differenza nel peggioramento delle funzioni mentali nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo. Per gli anziani a maggior rischio di declino cognitivo, si è osservato un inferiore declino delle funzioni mentali del 48% tra coloro cui sono stati forniti gli apparecchi acustici. Questi risultati evidenziano la rilevanza del trattamento dell'ipoacusia come un potenziale strumento per ridurre l'impatto globale della demenza negli anziani.

Questo studio pionieristico mette in luce l'importanza di affrontare la perdita dell'udito nelle popolazioni anziane, sottolineando il ruolo significativo che gli apparecchi acustici possono svolgere nel preservare la salute cognitiva degli adulti a maggior rischio di demenza.

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