Costume e Società

Anziani non autosufficienti: riforma dei servizi deve essere realizzata entro la primavera. Pnrr ha mobilitato 7 miliardi di euro.

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30 Settembre 2022

In mezzo a un calo senza precedenti del numero di nuove nascite, cresce il numero degli anziani. Si stima che il 5% della popolazione italiana, ovvero circa 3,8 milioni di anziani, non sia autosufficiente. Entro il 2030 questo numero è destinato a raddoppiare. Ciò significa che, sempre più, sarà necessario investire sulla qualità della vita di queste persone e sui loro bisogni specifici. Il Pnrr ha mobilitato oltre 7 miliardi di euro per investimenti per questa fascia di popolazione per il periodo 2022-2026. La riforma dei servizi per i non autosufficienti è un'attesa di tre decenni e dovrebbe finalmente essere realizzata entro la primavera del prossimo anno.

Il tempo, però, stringe. Bisognerebbe pensare ad accelerare le procedure affinché le riforme avvengano effettivamente. Il governo ha già nel cassetto un testo di legge delega, condiviso anche con le oltre 50 associazioni che hanno aderito al “Patto di non autosufficienza”, tra cui le associazioni dei datori di lavoro domestici, i sindacati dei pensionati e il Acli, tra gli altri. Atteso senza successo al Consiglio dei ministri del 17 settembre, c'è chi attende ancora l'approvazione del testo in extremis.

Alla stesura del testo hanno contribuito diverse organizzazioni e associazioni senza scopo di lucro e sarebbe un peccato vedere buttato via tutto il lavoro già fatto. È fondamentale che il prossimo Parlamento e il prossimo Esecutivo si affrettino ad approvare le riforme che dovranno essere varate in primavera. Del resto gli anziani, ma anche i loro caregiver, non possono più aspettare.


In mezzo a un calo senza precedenti del numero di nuove nascite, cresce il numero degli anziani. Si stima che il 5% della popolazione italiana, ovvero circa 3,8 milioni di anziani, non sia autosufficiente. Entro il 2030 questo numero è destinato a raddoppiare. Ciò significa che, sempre più, sarà necessario investire sulla qualità della vita di queste persone e sui loro bisogni specifici. Il Pnrr ha mobilitato oltre 7 miliardi di euro per investimenti per questa fascia di popolazione per il periodo 2022-2026. La riforma dei servizi per i non autosufficienti è un'attesa di tre decenni e dovrebbe finalmente essere realizzata entro la primavera del prossimo anno.

Il tempo, però, stringe. Bisognerebbe pensare ad accelerare le procedure affinché le riforme avvengano effettivamente. Il governo ha già nel cassetto un testo di legge delega, condiviso anche con le oltre 50 associazioni che hanno aderito al “Patto di non autosufficienza”, tra cui le associazioni dei datori di lavoro domestici, i sindacati dei pensionati e il Acli, tra gli altri. Atteso senza successo al Consiglio dei ministri del 17 settembre, c'è chi attende ancora l'approvazione del testo in extremis.

Alla stesura del testo hanno contribuito diverse organizzazioni e associazioni senza scopo di lucro e sarebbe un peccato vedere buttato via tutto il lavoro già fatto. È fondamentale che il prossimo Parlamento e il prossimo Esecutivo si affrettino ad approvare le riforme che dovranno essere varate in primavera. Del resto gli anziani, ma anche i loro caregiver, non possono più aspettare.

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