Salute e benessere

Anziani e sport: con 20 minuti di attività fisica al giorno il cuore degli Over 70 sarà più al sicuro

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7 Marzo 2022

Lo sport, inteso come insieme di attività che impegnano le capacità psico-fisiche di un soggetto sul piano dell'esercizio individuale o collettivo, costituisce una componente fondamentale per uno stile di vita sano e corretto: in ogni fascia d’età, infatti, esso rappresenta un allenamento capace di arrecare importanti vantaggi sia alla mente che al corpo, contribuendo concretamente al generale mantenimento del benessere. L’attività sportiva, se praticata con impegno e costanza, è inoltre in grado di proteggere le persone più fragili, gli anziani, da numerose malattie che insorgono con l’avanzare dell’età: come dimostrato anche da un recente studio, La ricerca dell’Università di Padova ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento nelle persone anziane.

La ricerca, effettuata da alcuni studiosi dell’Università di Padova, ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento negli individui della terza età: secondo le sperimentazioni eseguite, un settantenne regolarmente attivo che pratica con attitudine 20 minuti di esercizio sportivo al giorno, ha un rischio cardiovascolare dimezzato rispetto a uno che è e resta inattivo nel tempo, più facilmente incline alla malattia. L’indagine, condotta da Claudio Barbiellini Amidei, e successivamente pubblicata sulla rivista “Heart”, ha coinvolto un campione di 3099 individui Over-65 arruolati nel Progetto Veneto Anziani (ProVA), dove attraverso un monitoraggio durato alcuni anni, è stata eseguita un’analisi delle attività fisiche sulla base di diversi parametri. Camminare o dedicarsi alla pesca è stato classificato come attività di intensità moderata; il giardinaggio, il nuoto o frequentare un corso di ginnastica come attività intensa, mentre è stato considerato anche chi nel corso del periodo di monitoraggio da inattivo è divenuto attivo e viceversa: sulla base di queste rilevazioni, è stato riscontrato come pochi minuti di esercizio motorio al giorno abbiano protetto gran parte del campione selezionato da ictus, problemi alle arterie e al cuore.

Lo sport, migliorando l’umore, riducendo lo stress e favorendo la socializzazione, contribuirebbe a ridurre diversi rischi di salute, soprattutto nei soggetti di sesso maschile: secondo Enrico Fabris e Gianfranco Sinagra, autori di un editoriale a commento dello studio e ricercatori dell'Università di Trieste, l'attività fisica può rappresentare uno strumento di prevenzione e di difesa. Essa, infatti, non ottimizza solo il flusso di sangue nelle arterie riducendo la rigidità delle pareti dei vasi e la formazione di trombi, ma rallenta anche il processo dell'arteriosclerosi, grazie a un miglior controllo della glicemia e del colesterolo: attraverso l’attività sportiva è possibile mantenere un peso corporeo sano, abbassare la pressione sanguigna, e ridurre il conseguente rischio di sviluppare malattie cardiache e diabetiche. Mediante il potenziamento della forza muscolare ed il miglioramento del benessere psicologico lo sport può aiutare anche a prevenire il declino cognitivo, dove il costante rilascio di proteine incentiva la salute mentale ed il normale funzionamento del cervello. L’attività fisica, oltre che assicurare longevità e vigore, è divenuta un importante mezzo per garantire ai più anziani la ripresa delle proprie funzionalità anche durante i diversi percorsi riabilitativi: l’esercizio motorio e cognitivo, associato alla socializzazione e alla relazione, può supportare concretamente i più fragili nella ricerca del proprio equilibrio interiore, consentendo alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria sa

Lo sport, inteso come insieme di attività che impegnano le capacità psico-fisiche di un soggetto sul piano dell'esercizio individuale o collettivo, costituisce una componente fondamentale per uno stile di vita sano e corretto: in ogni fascia d’età, infatti, esso rappresenta un allenamento capace di arrecare importanti vantaggi sia alla mente che al corpo, contribuendo concretamente al generale mantenimento del benessere. L’attività sportiva, se praticata con impegno e costanza, è inoltre in grado di proteggere le persone più fragili, gli anziani, da numerose malattie che insorgono con l’avanzare dell’età: come dimostrato anche da un recente studio, La ricerca dell’Università di Padova ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento nelle persone anziane.

La ricerca, effettuata da alcuni studiosi dell’Università di Padova, ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento negli individui della terza età: secondo le sperimentazioni eseguite, un settantenne regolarmente attivo che pratica con attitudine 20 minuti di esercizio sportivo al giorno, ha un rischio cardiovascolare dimezzato rispetto a uno che è e resta inattivo nel tempo, più facilmente incline alla malattia. L’indagine, condotta da Claudio Barbiellini Amidei, e successivamente pubblicata sulla rivista “Heart”, ha coinvolto un campione di 3099 individui Over-65 arruolati nel Progetto Veneto Anziani (ProVA), dove attraverso un monitoraggio durato alcuni anni, è stata eseguita un’analisi delle attività fisiche sulla base di diversi parametri. Camminare o dedicarsi alla pesca è stato classificato come attività di intensità moderata; il giardinaggio, il nuoto o frequentare un corso di ginnastica come attività intensa, mentre è stato considerato anche chi nel corso del periodo di monitoraggio da inattivo è divenuto attivo e viceversa: sulla base di queste rilevazioni, è stato riscontrato come pochi minuti di esercizio motorio al giorno abbiano protetto gran parte del campione selezionato da ictus, problemi alle arterie e al cuore.

Lo sport, migliorando l’umore, riducendo lo stress e favorendo la socializzazione, contribuirebbe a ridurre diversi rischi di salute, soprattutto nei soggetti di sesso maschile: secondo Enrico Fabris e Gianfranco Sinagra, autori di un editoriale a commento dello studio e ricercatori dell'Università di Trieste, l'attività fisica può rappresentare uno strumento di prevenzione e di difesa. Essa, infatti, non ottimizza solo il flusso di sangue nelle arterie riducendo la rigidità delle pareti dei vasi e la formazione di trombi, ma rallenta anche il processo dell'arteriosclerosi, grazie a un miglior controllo della glicemia e del colesterolo: attraverso l’attività sportiva è possibile mantenere un peso corporeo sano, abbassare la pressione sanguigna, e ridurre il conseguente rischio di sviluppare malattie cardiache e diabetiche. Mediante il potenziamento della forza muscolare ed il miglioramento del benessere psicologico lo sport può aiutare anche a prevenire il declino cognitivo, dove il costante rilascio di proteine incentiva la salute mentale ed il normale funzionamento del cervello. L’attività fisica, oltre che assicurare longevità e vigore, è divenuta un importante mezzo per garantire ai più anziani la ripresa delle proprie funzionalità anche durante i diversi percorsi riabilitativi: l’esercizio motorio e cognitivo, associato alla socializzazione e alla relazione, può supportare concretamente i più fragili nella ricerca del proprio equilibrio interiore, consentendo alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla nel tempo.
lute e di migliorarla nel tempo.

Lo sport, inteso come insieme di attività che impegnano le capacità psico-fisiche di un soggetto sul piano dell'esercizio individuale o collettivo, costituisce una componente fondamentale per uno stile di vita sano e corretto: in ogni fascia d’età, infatti, esso rappresenta un allenamento capace di arrecare importanti vantaggi sia alla mente che al corpo, contribuendo concretamente al generale mantenimento del benessere. L’attività sportiva, se praticata con impegno e costanza, è inoltre in grado di proteggere le persone più fragili, gli anziani, da numerose malattie che insorgono con l’avanzare dell’età: come dimostrato anche da un recente studio, La ricerca dell’Università di Padova ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento nelle persone anziane.

La ricerca, effettuata da alcuni studiosi dell’Università di Padova, ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento negli individui della terza età: secondo le sperimentazioni eseguite, un settantenne regolarmente attivo che pratica con attitudine 20 minuti di esercizio sportivo al giorno, ha un rischio cardiovascolare dimezzato rispetto a uno che è e resta inattivo nel tempo, più facilmente incline alla malattia. L’indagine, condotta da Claudio Barbiellini Amidei, e successivamente pubblicata sulla rivista “Heart”, ha coinvolto un campione di 3099 individui Over-65 arruolati nel Progetto Veneto Anziani (ProVA), dove attraverso un monitoraggio durato alcuni anni, è stata eseguita un’analisi delle attività fisiche sulla base di diversi parametri. Camminare o dedicarsi alla pesca è stato classificato come attività di intensità moderata; il giardinaggio, il nuoto o frequentare un corso di ginnastica come attività intensa, mentre è stato considerato anche chi nel corso del periodo di monitoraggio da inattivo è divenuto attivo e viceversa: sulla base di queste rilevazioni, è stato riscontrato come pochi minuti di esercizio motorio al giorno abbiano protetto gran parte del campione selezionato da ictus, problemi alle arterie e al cuore.

Lo sport, migliorando l’umore, riducendo lo stress e favorendo la socializzazione, contribuirebbe a ridurre diversi rischi di salute, soprattutto nei soggetti di sesso maschile: secondo Enrico Fabris e Gianfranco Sinagra, autori di un editoriale a commento dello studio e ricercatori dell'Università di Trieste, l'attività fisica può rappresentare uno strumento di prevenzione e di difesa. Essa, infatti, non ottimizza solo il flusso di sangue nelle arterie riducendo la rigidità delle pareti dei vasi e la formazione di trombi, ma rallenta anche il processo dell'arteriosclerosi, grazie a un miglior controllo della glicemia e del colesterolo: attraverso l’attività sportiva è possibile mantenere un peso corporeo sano, abbassare la pressione sanguigna, e ridurre il conseguente rischio di sviluppare malattie cardiache e diabetiche. Mediante il potenziamento della forza muscolare ed il miglioramento del benessere psicologico lo sport può aiutare anche a prevenire il declino cognitivo, dove il costante rilascio di proteine incentiva la salute mentale ed il normale funzionamento del cervello. L’attività fisica, oltre che assicurare longevità e vigore, è divenuta un importante mezzo per garantire ai più anziani la ripresa delle proprie funzionalità anche durante i diversi percorsi riabilitativi: l’esercizio motorio e cognitivo, associato alla socializzazione e alla relazione, può supportare concretamente i più fragili nella ricerca del proprio equilibrio interiore, consentendo alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria sa

Lo sport, inteso come insieme di attività che impegnano le capacità psico-fisiche di un soggetto sul piano dell'esercizio individuale o collettivo, costituisce una componente fondamentale per uno stile di vita sano e corretto: in ogni fascia d’età, infatti, esso rappresenta un allenamento capace di arrecare importanti vantaggi sia alla mente che al corpo, contribuendo concretamente al generale mantenimento del benessere. L’attività sportiva, se praticata con impegno e costanza, è inoltre in grado di proteggere le persone più fragili, gli anziani, da numerose malattie che insorgono con l’avanzare dell’età: come dimostrato anche da un recente studio, La ricerca dell’Università di Padova ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento nelle persone anziane.

La ricerca, effettuata da alcuni studiosi dell’Università di Padova, ha dimostrato l’importante correlazione che sussiste tra salute e movimento negli individui della terza età: secondo le sperimentazioni eseguite, un settantenne regolarmente attivo che pratica con attitudine 20 minuti di esercizio sportivo al giorno, ha un rischio cardiovascolare dimezzato rispetto a uno che è e resta inattivo nel tempo, più facilmente incline alla malattia. L’indagine, condotta da Claudio Barbiellini Amidei, e successivamente pubblicata sulla rivista “Heart”, ha coinvolto un campione di 3099 individui Over-65 arruolati nel Progetto Veneto Anziani (ProVA), dove attraverso un monitoraggio durato alcuni anni, è stata eseguita un’analisi delle attività fisiche sulla base di diversi parametri. Camminare o dedicarsi alla pesca è stato classificato come attività di intensità moderata; il giardinaggio, il nuoto o frequentare un corso di ginnastica come attività intensa, mentre è stato considerato anche chi nel corso del periodo di monitoraggio da inattivo è divenuto attivo e viceversa: sulla base di queste rilevazioni, è stato riscontrato come pochi minuti di esercizio motorio al giorno abbiano protetto gran parte del campione selezionato da ictus, problemi alle arterie e al cuore.

Lo sport, migliorando l’umore, riducendo lo stress e favorendo la socializzazione, contribuirebbe a ridurre diversi rischi di salute, soprattutto nei soggetti di sesso maschile: secondo Enrico Fabris e Gianfranco Sinagra, autori di un editoriale a commento dello studio e ricercatori dell'Università di Trieste, l'attività fisica può rappresentare uno strumento di prevenzione e di difesa. Essa, infatti, non ottimizza solo il flusso di sangue nelle arterie riducendo la rigidità delle pareti dei vasi e la formazione di trombi, ma rallenta anche il processo dell'arteriosclerosi, grazie a un miglior controllo della glicemia e del colesterolo: attraverso l’attività sportiva è possibile mantenere un peso corporeo sano, abbassare la pressione sanguigna, e ridurre il conseguente rischio di sviluppare malattie cardiache e diabetiche. Mediante il potenziamento della forza muscolare ed il miglioramento del benessere psicologico lo sport può aiutare anche a prevenire il declino cognitivo, dove il costante rilascio di proteine incentiva la salute mentale ed il normale funzionamento del cervello. L’attività fisica, oltre che assicurare longevità e vigore, è divenuta un importante mezzo per garantire ai più anziani la ripresa delle proprie funzionalità anche durante i diversi percorsi riabilitativi: l’esercizio motorio e cognitivo, associato alla socializzazione e alla relazione, può supportare concretamente i più fragili nella ricerca del proprio equilibrio interiore, consentendo alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla nel tempo.
lute e di migliorarla nel tempo.