Salute e benessere

Anziani e malattie croniche: come affrontarle durante l’estate

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19 Agosto 2022

Dopo due anni con un focus quasi totale sulla pandemia, quest'estate gli anziani si sono riscoperti come persone con malattie croniche, spesso trascurate a causa del Covid. È possibile, però, limitare i danni, soprattutto nella stagione estiva, ricorrendo ad un'adeguata esposizione al sole, abbinata ad una dieta del tipo “mediterranea” e ad un corretto apporto di nutrienti, come vitamina D e calcio.

“Molto spesso la malattia cronica non è stabile nel tempo, ci sono frequenti riacutizzazioni e remissioni, ogni giorno è diverso dall’altro”, spiega Piero Secreto, direttore di Struttura complessa al Presidio ospedaliero riabilitativo Beata Vergine della Consolata (Fatebenefratelli), a San Maurizio Canavese (TO).

Tra i principali fattori di rischio per il cosiddetto invecchiamento patologico c'è la sedentarietà. Pertanto, misure non farmacologiche sono molto importanti e devono essere adottate per aiutare a prevenire l'insorgenza di patologie disabilitanti. Attività fisica regolare, alimentazione corretta con un'adeguata integrazione vitaminica, riduzione del consumo di alcol, cessazione del fumo, eliminazione dei rischi ambientali di caduta e ottimizzazione delle terapie seguite, con attenzione ai farmaci potenzialmente dannosi per le ossa o che aumentano il rischio di le cadute, ad esempio, sono tra le misure da adottare.

Ma quali livelli di attività fisica sono consigliati a chi spera di prevenire il livello di invecchiamento patologico? Secondo Secreto, “solo 30 minuti di moderata attività fisica per la maggior parte dei giorni della settimana, fino a 45-60 minuti per evitare il sovrappeso”. Questi 30 minuti, tuttavia, non devono necessariamente essere eseguiti consecutivamente e possono essere eseguiti in diversi momenti della giornata. Infine, "anche camminare è un metodo efficace: 10.000 passi al giorno sono l'ideale per prevenire l'invecchiamento patologico", conclude.


Dopo due anni con un focus quasi totale sulla pandemia, quest'estate gli anziani si sono riscoperti come persone con malattie croniche, spesso trascurate a causa del Covid. È possibile, però, limitare i danni, soprattutto nella stagione estiva, ricorrendo ad un'adeguata esposizione al sole, abbinata ad una dieta del tipo “mediterranea” e ad un corretto apporto di nutrienti, come vitamina D e calcio.

“Molto spesso la malattia cronica non è stabile nel tempo, ci sono frequenti riacutizzazioni e remissioni, ogni giorno è diverso dall’altro”, spiega Piero Secreto, direttore di Struttura complessa al Presidio ospedaliero riabilitativo Beata Vergine della Consolata (Fatebenefratelli), a San Maurizio Canavese (TO).

Tra i principali fattori di rischio per il cosiddetto invecchiamento patologico c'è la sedentarietà. Pertanto, misure non farmacologiche sono molto importanti e devono essere adottate per aiutare a prevenire l'insorgenza di patologie disabilitanti. Attività fisica regolare, alimentazione corretta con un'adeguata integrazione vitaminica, riduzione del consumo di alcol, cessazione del fumo, eliminazione dei rischi ambientali di caduta e ottimizzazione delle terapie seguite, con attenzione ai farmaci potenzialmente dannosi per le ossa o che aumentano il rischio di le cadute, ad esempio, sono tra le misure da adottare.

Ma quali livelli di attività fisica sono consigliati a chi spera di prevenire il livello di invecchiamento patologico? Secondo Secreto, “solo 30 minuti di moderata attività fisica per la maggior parte dei giorni della settimana, fino a 45-60 minuti per evitare il sovrappeso”. Questi 30 minuti, tuttavia, non devono necessariamente essere eseguiti consecutivamente e possono essere eseguiti in diversi momenti della giornata. Infine, "anche camminare è un metodo efficace: 10.000 passi al giorno sono l'ideale per prevenire l'invecchiamento patologico", conclude.

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