Costume e Società

Anziani e disinformazione: a Pisa, riconoscere le fake news diventa un videogame

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17 Maggio 2021

Il rapporto Ital Communications-Censis "Disinformazione e fake news durante la pandemia: il ruolo delle agenzie di comunicazione", presentato a Palazzo Madama lo scorso mese, ha rivelato un dato piuttosto indicativo: il 65% degli italiani ritiene che la comunicazione confusa sul virus, anziché rendere la popolazione più consapevole, non ha fatto altro che veicolare paura. Una percentuale che si alza quando si prendono in esame i soggetti più deboli: tra gli over 65 il dato supera il 70%

Nello stesso rapporto, si evince che ben 29 milioni di italiani durante l'emergenza pandemica si sono imbattuti su web e sui social media in notizie rivelatesi false o sbagliate su origini, modalità di contagio, sintomi, misure di distanziamento o cure relativi a Covid-19. In altre parole, con delle fake news.

In questo contesto va letto il progetto FiDo (acronimo di 'FIghting fake news and DisinfOrmation' ossia 'lottare contro fake news e disinformazione') che si prefigge di sviluppare un metodo educativo per aiutare gli anziani a riconoscere le notizie false ed a crearsi degli "anticorpi" contro la piaga della disinformazione e delle notizie false.
FiDo è un progetto di Agenzia Formativa Aforisma di Pisa realizzato insieme a 7 partner internazionali: progetto che ha peraltro ottenuto il finanziamento dall'Unione Europea nel contesto del programma 'Erasmus e Partenariati Strategici per l'innovazione'.

Tra gli strumenti che saranno portati avanti da FiDo, ci saranno un videogioco educativo ed un manuale, volto da un lato a migliorare l'alfabetizzazione digitale e dall'altro a minimizzare l'impatto sociale, finanziario e politico del fenomeno delle fake news.
FiDo coinvolgerà 180 anziani tra Italia, Grecia, Polonia e Slovenia, soprattutto individui che abbiano già sviluppato una certa affinità con il mondo digitale, ma che sono privi degli strumenti necessari a riconoscere le fake news.

Intervistata da Pisa Today, Grazia Ambrosino, presidentessa di Aforisma ha spiegato: "Chi naviga non sempre ha gli strumenti per riconoscere una notizia vera da una falsa. Le persone anziane sono tra le più vulnerabili di fronte a questo fenomeno, anche per la rapida evoluzione delle tecnologie mediatiche. Proteggere i soggetti più deboli dalla disinformazione su larga scala è una sfida che ci coinvolge tutti".


Il rapporto Ital Communications-Censis "Disinformazione e fake news durante la pandemia: il ruolo delle agenzie di comunicazione", presentato a Palazzo Madama lo scorso mese, ha rivelato un dato piuttosto indicativo: il 65% degli italiani ritiene che la comunicazione confusa sul virus, anziché rendere la popolazione più consapevole, non ha fatto altro che veicolare paura. Una percentuale che si alza quando si prendono in esame i soggetti più deboli: tra gli over 65 il dato supera il 70%

Nello stesso rapporto, si evince che ben 29 milioni di italiani durante l'emergenza pandemica si sono imbattuti su web e sui social media in notizie rivelatesi false o sbagliate su origini, modalità di contagio, sintomi, misure di distanziamento o cure relativi a Covid-19. In altre parole, con delle fake news.

In questo contesto va letto il progetto FiDo (acronimo di 'FIghting fake news and DisinfOrmation' ossia 'lottare contro fake news e disinformazione') che si prefigge di sviluppare un metodo educativo per aiutare gli anziani a riconoscere le notizie false ed a crearsi degli "anticorpi" contro la piaga della disinformazione e delle notizie false.
FiDo è un progetto di Agenzia Formativa Aforisma di Pisa realizzato insieme a 7 partner internazionali: progetto che ha peraltro ottenuto il finanziamento dall'Unione Europea nel contesto del programma 'Erasmus e Partenariati Strategici per l'innovazione'.

Tra gli strumenti che saranno portati avanti da FiDo, ci saranno un videogioco educativo ed un manuale, volto da un lato a migliorare l'alfabetizzazione digitale e dall'altro a minimizzare l'impatto sociale, finanziario e politico del fenomeno delle fake news.
FiDo coinvolgerà 180 anziani tra Italia, Grecia, Polonia e Slovenia, soprattutto individui che abbiano già sviluppato una certa affinità con il mondo digitale, ma che sono privi degli strumenti necessari a riconoscere le fake news.

Intervistata da Pisa Today, Grazia Ambrosino, presidentessa di Aforisma ha spiegato: "Chi naviga non sempre ha gli strumenti per riconoscere una notizia vera da una falsa. Le persone anziane sono tra le più vulnerabili di fronte a questo fenomeno, anche per la rapida evoluzione delle tecnologie mediatiche. Proteggere i soggetti più deboli dalla disinformazione su larga scala è una sfida che ci coinvolge tutti".

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