






Alzheimer: dagli USA una nuova possibile terapia


Si accende una nuova speranza nella lotta contro l’Alzheimer: l’azienda farmaceutica americana Biogen ha da poco annunciato che chiederà l’autorizzazione per l’utilizzo del farmaco sperimentale ‘Aducanumab’ alla FDA (Food & Drug Administration, l’ente governativo USA per la regolamentazione dei farmaci). Il trial clinico del farmaco era stato inizialmente interrotto perché i risultati apparivano deludenti. Ma una nuova analisi dei dati ha portato l’azienda a rivedere i risultati.
Aducanumab è un anticorpo creato specificamente per rimuovere dal cervello la proteina ‘beta-amiloide’, ritenuta da sempre la principale causa della malattia di Alzheimer. La Biogen aveva interrotto la sperimentazione nel marzo 2019, dopo che una prima analisi dei dati non aveva mostrato significativi miglioramenti nei pazienti.
Come invece riferisce l’agenzia ANSA, l’analisi di un insieme più ampio di dati provenienti dallo stesso trial clinico, ha portato l’azienda farmaceutica a sostenere che, elevando il dosaggio del farmaco, la molecola di Aducanumab sarebbe in effetti attiva contro la beta amiloide ed efficace nel contrastare il progressivo declino cognitivo cui vanno purtroppo incontro gli anziani malati di Alzheimer.
I pazienti cui è stato somministrato il farmaco sperimentale, avrebbero ottenuto secondo l’azienda dei miglioramenti significativi delle funzioni cognitive e di altri parametri come la memoria, il linguaggio e il senso dell’orientamento. "Siamo fiduciosi nella prospettiva di offrire ai pazienti la prima terapia che riduce il declino clinico dell'Alzheimer", dichiara Michel Vounatsos, amministratore delegato della Biogen.
Come sostiene in un commento all’ANSA Michele Vendruscolo, ricercatore dell’Università di Cambridge, si tratta di un annuncio della massima importanza perché, se la FDA concederà la propria approvazione, Aducanumab diventerebbe il primo farmaco in commercio per la cura dell’Alzheimer e darebbe la dimostrazione che contrastare la proteina beta amiloide costituisce un approccio terapeutico efficace. La scoperta, sempre secondo il ricercatore, potrebbe inoltre aprire la strada per la creazione di nuove terapie più potenti sia per l’Alzheimer che per altre malattie neurodegenerative come la SLA e il Parkinson.
Biogen presenterà la richiesta di autorizzazione alla vendita del farmaco negli USA all’inizio del 2020 e il processo di approvazione da parte della FDA potrebbe impiegare 1-2 anni. Nel frattempo l’azienda continuerà a dialogare con le autorità regolatorie di altri paesi tra cui l’Europa.
Articoli suggeriti

21 maggio 2025
Alimentazione anziani estate: affrontare il caldo con gusto e sicurezz...
Scopri le linee guida per l’alimentazione degli anziani in estate, ricette di cibi freddi e consigli pratici per garantire sicurezza e benessere.
20 maggio 2025
Integratori per il caldo per anziani: una guida per l'estate
Scopri i migliori integratori per il caldo per anziani, consigli pratici, benefici e suggerimenti per affrontare l’estate con energia e in sicurezza.
16 maggio 2025
Rabbia verso i genitori anziani: dove nasce e consigli per gestirla
Scopri cosa c'è alle origini della rabbia verso i genitori anziani e come gestirla con 10 consigli pratici per migliorare il benessere familiare.
15 maggio 2025
Acquagym per anziani: benefici e gli esercizi più efficaci
Scopri tutti i benefici dell’acquagym per anziani, i migliori esercizi da fare in acqua in modo sicuro e quante volte praticarla a settimana.

