Salute e benessere

"A casa dei nonni": a Verona, il progetto per le case di riposo di radiologia portatile

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15 Settembre 2021

In virtù della generosa donazione dell’imprenditore Giulio Pedrollo, amministratore delegato di Linz Electric e dell'omonimo Gruppo Pedrollo, l’Ulss 9 Scaligera del capoluogo di provincia veneto ha potuto dare vita a un progetto di radiologia residenziale: "A casa dei nonni". 19 residenze per anziani nel Distretto 1 e 2 hanno già aderito al progetto e possono dunque avvalersi dei suoi servizi.

Si tratta di una iniziativa rivoluzionaria di Radiologia a chilometro zero, per mutuare un'espressione tanto usata nel mondo del food e della moda sostenibile. Bastano un tecnico radiologo, una valigetta, un piccolo tubo radiogeno, un computer e una connessione internet: e si può evitare di spostarsi dalla residenza per un esame radiologico, e svolgerlo in loco in tutta sicurezza.

Ad utilizzare per prima il servizio la signora Rosetta, del Centro servizi Don Bortolo Mussolin delle Opere di assistenza e servizi integrati (Oasi) di San Bonifacio. Una scelta non casuale: sono stati infatti Maria Beatrice Gazzola, direttore del Distretto 2, Francesca Fornasa (direttore dell’Unità operativa complessa di radiologia dell’ospedale Fracastoro) e Andrea Quaglia (coordinatore della stessa Uoc) a voler partire proprio dalla struttura sambonifacese, per mettere al centro del progetto la presidente Oasi, Maria Mastella, che è colei che ha trovato lo sponsor, coinvolgendo l'imprenditore.

"L’ingegner Pedrollo - ha raccontato la presidente al periodico locale L'Arena - ci è stato di grande aiuto durante i primi difficilissimi mesi di pandemia. Per noi, quando scarseggiavano mascherine, visiere e camici, ha rappresentato la provvidenza. Finalmente gli ospiti delle case di riposo sono agevolati nel non doversi recare in ospedale per effettuare certi esami. È un’innovazione importante che per loro comporterà una maggiore serenità e un minore stress

“Ringrazio di cuore l’ingegnere Giulio Pedrollo per questa importante donazione. È umanizzazione delle cure - dice dal canto suo Francesca Fornasa - che al tempo stesso sgrava l’ospedale da ciò che non è acuto e consente una notevole riduzione dei costi: ospedali che come abbiamo imparato nell’ultimo anno e mezzo hanno bisogno di spazi e personale da dedicare alle acuzie".


In virtù della generosa donazione dell’imprenditore Giulio Pedrollo, amministratore delegato di Linz Electric e dell'omonimo Gruppo Pedrollo, l’Ulss 9 Scaligera del capoluogo di provincia veneto ha potuto dare vita a un progetto di radiologia residenziale: "A casa dei nonni". 19 residenze per anziani nel Distretto 1 e 2 hanno già aderito al progetto e possono dunque avvalersi dei suoi servizi.

Si tratta di una iniziativa rivoluzionaria di Radiologia a chilometro zero, per mutuare un'espressione tanto usata nel mondo del food e della moda sostenibile. Bastano un tecnico radiologo, una valigetta, un piccolo tubo radiogeno, un computer e una connessione internet: e si può evitare di spostarsi dalla residenza per un esame radiologico, e svolgerlo in loco in tutta sicurezza.

Ad utilizzare per prima il servizio la signora Rosetta, del Centro servizi Don Bortolo Mussolin delle Opere di assistenza e servizi integrati (Oasi) di San Bonifacio. Una scelta non casuale: sono stati infatti Maria Beatrice Gazzola, direttore del Distretto 2, Francesca Fornasa (direttore dell’Unità operativa complessa di radiologia dell’ospedale Fracastoro) e Andrea Quaglia (coordinatore della stessa Uoc) a voler partire proprio dalla struttura sambonifacese, per mettere al centro del progetto la presidente Oasi, Maria Mastella, che è colei che ha trovato lo sponsor, coinvolgendo l'imprenditore.

"L’ingegner Pedrollo - ha raccontato la presidente al periodico locale L'Arena - ci è stato di grande aiuto durante i primi difficilissimi mesi di pandemia. Per noi, quando scarseggiavano mascherine, visiere e camici, ha rappresentato la provvidenza. Finalmente gli ospiti delle case di riposo sono agevolati nel non doversi recare in ospedale per effettuare certi esami. È un’innovazione importante che per loro comporterà una maggiore serenità e un minore stress

“Ringrazio di cuore l’ingegnere Giulio Pedrollo per questa importante donazione. È umanizzazione delle cure - dice dal canto suo Francesca Fornasa - che al tempo stesso sgrava l’ospedale da ciò che non è acuto e consente una notevole riduzione dei costi: ospedali che come abbiamo imparato nell’ultimo anno e mezzo hanno bisogno di spazi e personale da dedicare alle acuzie".