Salute e benessere

Virus Respiratorio Sinciziale: Le misure consigliate dal Ministero della Salute per prevenire il contagio

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12 Luglio 2024

"Evitare il contatto ravvicinato con persone malate, lavare frequentemente le mani, evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca, seguire una buona igiene respiratoria e il galateo della tosse" sono le misure consigliate dal Ministero della Salute per prevenire il contagio da virus respiratorio sinciziale (VRS), come riportato in una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione, Francesco Vaia. Queste indicazioni si basano sulle raccomandazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l'Ecdc.

Il virus è noto per essere altamente trasmissibile e causa epidemie annuali, principalmente durante l'autunno e l'inverno. La Circolare del Ministero afferma che l'infezione da VRS è la principale causa di bronchiolite e, di conseguenza, di ospedalizzazione nei bambini sotto l'anno di vita, oltre che di altre complicanze respiratorie sia nei bambini che negli adulti e anziani con condizioni di salute predisponenti.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno il VRS provochi circa 33 milioni di infezioni acute delle basse vie respiratorie in tutto il mondo, con un alto numero di ricoveri e decessi. L'Ecdc riporta che in Europa, Norvegia e nel Regno Unito il VRS è responsabile di centinaia di migliaia di ricoveri di bambini sotto i cinque anni e di adulti. Le categorie più a rischio includono neonati prematuri, bambini di età inferiore ai sei mesi, persone anziane individui con condizioni di salute compromesse.

Il virus si trasmette principalmente da persona a persona attraverso particelle e goccioline rilasciate nell'aria quando una persona infetta respira, parla, tossisce o starnutisce. Può anche diffondersi attraverso le superfici contaminate, soprattutto in contesti con neonati e bambini piccoli.
I bambini sono particolarmente vulnerabili a sviluppare forme gravi di infezione da VRS, come bronchiolite e polmonite, che possono richiedere cure mediche o ospedaliere. I fattori di rischio includono l'età (soprattutto sotto l'anno di vita), la stagionalità e alcune condizioni mediche preesistenti come la prematurità e le malattie cardiache congenite.

Anche gli anziani possono essere gravemente colpiti dall'infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS), specialmente se affetti da condizioni di salute preesistenti come patologie polmonari croniche, cardiopatie croniche, patologie cerebrovascolari e renali croniche e altre condizioni immunocompromettenti. Il VRS può portare a polmonite interstiziale con Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) negli anziani, e l'Organizzazione Mondiale della Sanità indica che il virus è responsabile di un numero significativo di ricoveri e decessi in questa fascia di età.

Gli anziani residenti nelle case di riposo, trovandosi in uno spazio di convivenza condiviso, possono essere particolarmente vulnerabili all'infezione virale a causa della stretta vicinanza e dell'interazione sociale. Pertanto, è cruciale implementare misure di protezione rigorose in queste strutture al fine di ridurre il rischio di trasmissione del virus tra i residenti.

Oltre alle misure di prevenzione non farmacologiche, la circolare del ministero menziona anche l'uso di vaccini e anticorpi monoclonali per la prevenzione. Queste opzioni terapeutiche sono particolarmente importanti per gruppi ad alto rischio.


"Evitare il contatto ravvicinato con persone malate, lavare frequentemente le mani, evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca, seguire una buona igiene respiratoria e il galateo della tosse" sono le misure consigliate dal Ministero della Salute per prevenire il contagio da virus respiratorio sinciziale (VRS), come riportato in una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione, Francesco Vaia. Queste indicazioni si basano sulle raccomandazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l'Ecdc.

Il virus è noto per essere altamente trasmissibile e causa epidemie annuali, principalmente durante l'autunno e l'inverno. La Circolare del Ministero afferma che l'infezione da VRS è la principale causa di bronchiolite e, di conseguenza, di ospedalizzazione nei bambini sotto l'anno di vita, oltre che di altre complicanze respiratorie sia nei bambini che negli adulti e anziani con condizioni di salute predisponenti.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno il VRS provochi circa 33 milioni di infezioni acute delle basse vie respiratorie in tutto il mondo, con un alto numero di ricoveri e decessi. L'Ecdc riporta che in Europa, Norvegia e nel Regno Unito il VRS è responsabile di centinaia di migliaia di ricoveri di bambini sotto i cinque anni e di adulti. Le categorie più a rischio includono neonati prematuri, bambini di età inferiore ai sei mesi, persone anziane individui con condizioni di salute compromesse.

Il virus si trasmette principalmente da persona a persona attraverso particelle e goccioline rilasciate nell'aria quando una persona infetta respira, parla, tossisce o starnutisce. Può anche diffondersi attraverso le superfici contaminate, soprattutto in contesti con neonati e bambini piccoli.
I bambini sono particolarmente vulnerabili a sviluppare forme gravi di infezione da VRS, come bronchiolite e polmonite, che possono richiedere cure mediche o ospedaliere. I fattori di rischio includono l'età (soprattutto sotto l'anno di vita), la stagionalità e alcune condizioni mediche preesistenti come la prematurità e le malattie cardiache congenite.

Anche gli anziani possono essere gravemente colpiti dall'infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS), specialmente se affetti da condizioni di salute preesistenti come patologie polmonari croniche, cardiopatie croniche, patologie cerebrovascolari e renali croniche e altre condizioni immunocompromettenti. Il VRS può portare a polmonite interstiziale con Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) negli anziani, e l'Organizzazione Mondiale della Sanità indica che il virus è responsabile di un numero significativo di ricoveri e decessi in questa fascia di età.

Gli anziani residenti nelle case di riposo, trovandosi in uno spazio di convivenza condiviso, possono essere particolarmente vulnerabili all'infezione virale a causa della stretta vicinanza e dell'interazione sociale. Pertanto, è cruciale implementare misure di protezione rigorose in queste strutture al fine di ridurre il rischio di trasmissione del virus tra i residenti.

Oltre alle misure di prevenzione non farmacologiche, la circolare del ministero menziona anche l'uso di vaccini e anticorpi monoclonali per la prevenzione. Queste opzioni terapeutiche sono particolarmente importanti per gruppi ad alto rischio.

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