Costume e Società

UAF - Un Nipote On Demand: startup promuove l'incontro intergenerazionale e combatte la solitudine degli anziani

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27 Giugno 2022

La start-up italiana Un Nipote on Demand (UAF) è stata lanciata nel dicembre 2021 con l'obiettivo di promuovere lo scambio intergenerazionale e combattere la solitudine degli anziani. Di recente la start-up ha formalizzato un round di pre-seed pari a 220mila euro tramite investitori. Tanto interesse per il business ha la sua ragion d'essere: la UAF opera nel settore della silver economy, quella che, secondo le proiezioni, avrà il maggiore sviluppo economico nei prossimi anni.

L'idea centrale di UAF è combattere la solitudine degli anziani, una triste realtà diffusa soprattutto nelle grandi città: dati dell'indagine Lavoro Domestico, realizzata da Il Sole24Ore, mostrano che la solitudine colpisce oltre il 18% delle persone con più di 65 anni. La soluzione messa a punto dalla startup per ridurre al minimo il problema è semplice, ma anche innovativa: attraverso una piattaforma digitale e un algoritmo di match, simile a quello che funziona per le app di incontri, UAF mette in contatto quegli anziani che vorrebbero compagnia per svolgere attività come leggere e parlare, e i loro “nipoti”, giovani interessati alle questioni sociali che desiderano condividere il loro tempo libero con gli anziani.

Grazie al grande interesse dimostrato dai giovani, in pochi mesi la start up è riuscita a creare una grande comunità di persone tra i 19 e i 30 anni accomunate dalla voglia di fare la differenza nella vita di uno o più anziani, condividere esperienze con loro, ascoltare storie e perché no, imparare da loro.

Il successo del progetto si riflette anche nell'opinione dei giovani e degli anziani che hanno già partecipato all'iniziativa, anche se questa è ancora nella sua fase iniziale. Gli incontri tra “nonni” e “nipoti” sinora tenuti sono stati valutati molto bene sia dai partecipanti che dalle loro famiglie dimostrando quanto può essere arricchente l'incontro tra persone di generazioni diverse e, altro ancora, quanto può essere semplice alleviare la sofferenza di persone che soffrono di solitudine.

“UAF nasce dal mix delle nostre competenze messe a disposizione di una buona causa. Il lockdown che tutti noi abbiamo vissuto ci ha aiutato a realizzare quanto siano importanti i legami familiari e quanto spesso però vengano trascurati per cause di forza maggiore, come ad esempio il lavoro e il poco tempo rimasto. Così abbiamo deciso di lasciare le nostre occupazioni e di lanciarci in un progetto nuovo in grado di soddisfare nostra esigenza di far del bene in un modo semplice ma strutturato, che creasse al contempo opportunità ed un concreto impegno sociale. Il progetto mira a dare sostegno a chi ne ha bisogno, ma anche a far crescere interiormente i Nipoti che decidono di mettere a disposizione il proprio tempo, affinché per tutti i Nonni iscritti la solitudine possa essere solo un lontano ricordo”, commenta Cecilia Rossi, Co-Founder di UAF.

La start-up italiana Un Nipote on Demand (UAF) è stata lanciata nel dicembre 2021 con l'obiettivo di promuovere lo scambio intergenerazionale e combattere la solitudine degli anziani. Di recente la start-up ha formalizzato un round di pre-seed pari a 220mila euro tramite investitori. Tanto interesse per il business ha la sua ragion d'essere: la UAF opera nel settore della silver economy, quella che, secondo le proiezioni, avrà il maggiore sviluppo economico nei prossimi anni.

L'idea centrale di UAF è combattere la solitudine degli anziani, una triste realtà diffusa soprattutto nelle grandi città: dati dell'indagine Lavoro Domestico, realizzata da Il Sole24Ore, mostrano che la solitudine colpisce oltre il 18% delle persone con più di 65 anni. La soluzione messa a punto dalla startup per ridurre al minimo il problema è semplice, ma anche innovativa: attraverso una piattaforma digitale e un algoritmo di match, simile a quello che funziona per le app di incontri, UAF mette in contatto quegli anziani che vorrebbero compagnia per svolgere attività come leggere e parlare, e i loro “nipoti”, giovani interessati alle questioni sociali che desiderano condividere il loro tempo libero con gli anziani.

Grazie al grande interesse dimostrato dai giovani, in pochi mesi la start up è riuscita a creare una grande comunità di persone tra i 19 e i 30 anni accomunate dalla voglia di fare la differenza nella vita di uno o più anziani, condividere esperienze con loro, ascoltare storie e perché no, imparare da loro.

Il successo del progetto si riflette anche nell'opinione dei giovani e degli anziani che hanno già partecipato all'iniziativa, anche se questa è ancora nella sua fase iniziale. Gli incontri tra “nonni” e “nipoti” sinora tenuti sono stati valutati molto bene sia dai partecipanti che dalle loro famiglie dimostrando quanto può essere arricchente l'incontro tra persone di generazioni diverse e, altro ancora, quanto può essere semplice alleviare la sofferenza di persone che soffrono di solitudine.

“UAF nasce dal mix delle nostre competenze messe a disposizione di una buona causa. Il lockdown che tutti noi abbiamo vissuto ci ha aiutato a realizzare quanto siano importanti i legami familiari e quanto spesso però vengano trascurati per cause di forza maggiore, come ad esempio il lavoro e il poco tempo rimasto. Così abbiamo deciso di lasciare le nostre occupazioni e di lanciarci in un progetto nuovo in grado di soddisfare nostra esigenza di far del bene in un modo semplice ma strutturato, che creasse al contempo opportunità ed un concreto impegno sociale. Il progetto mira a dare sostegno a chi ne ha bisogno, ma anche a far crescere interiormente i Nipoti che decidono di mettere a disposizione il proprio tempo, affinché per tutti i Nonni iscritti la solitudine possa essere solo un lontano ricordo”, commenta Cecilia Rossi, Co-Founder di UAF.

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