Salute e benessere

Terapia per osteoporosi: tutto quello che devi sapere

alt_text
7 Ottobre 2024

L'osteoporosi, in breve, è una malattia delle ossa che provoca una riduzione della loro forza e densità, rendendole più fragili e soggette a fratture. In Italia, affligge circa 5 milioni di persone, più spesso le donne dopo la menopausa. Le fratture avvengono spesso nelle vertebre, nel femore, nell'omero e nel polso, arrecando gravi disturbi alla qualità della vita degli anziani. 

All'interno di ogni terapia per osteoporosi, è fondamentale tener conto di molteplici aspetti. In questa sintetica guida, vedremo quali diversi tipi di osteoporosi esistono, i fattori di rischio, gli esami diagnostici da effettuare e se risponderemo anche alla fatidica domanda se l'osteoporosi può regredire in base al momento in cui si decide di intervenire.

Tipi di osteoporosi

Ciascun tipo di osteoporosi presenta precise caratteristiche: conoscerli ti aiuta a capire i rischi e a correre ai ripari il prima possibile.

  • Osteoporosi primaria. È molto comune e legata all'invecchiamento naturale. Generalmente, colpisce dopo i 50 anni, di più le donne degli uomini.
  • Osteoporosi secondaria. È dovuta a patologie, come diabete, malattie reumatiche e altre malattie croniche. Può essere causata anche dall'assunzione di certi farmaci.
  • Osteoporosi post-menopausale. Colpisce moltissime donne in menopausa, poiché legata al calo degli estrogeni, che contribuisce alla perdita di massa ossea. Diagnosticarla e trattarla tempestivamente riduce il rischio di fratture.
  • Osteoporosi senile. Colpisce democraticamente entrambi i sessi. È dovuta al calo della densità ossea che arriva naturalmente con l'età. Prevenire è la chiave: una dieta sana, esercizio fisico e smettere di fumare aiutano le ossa a rimanere in forma.

Fattori di rischio e cause dell'osteoporosi


  • Fattori genetici e ambientali. La storia familiare ha una forte incidenza sulla probabilità di insorgenza della malattia, così come l'appartenenza a un specifico gruppo geografico: popolazioni come i caucasici e gli asiatici potrebbero essere più a rischio per peculiari fattori genetici.
  • Stile di vita e abitudini. Cosa facciamo ogni giorno influisce sulla nostra salute: fumare, bere troppo, mangiare male, e non fare attività fisica sono fattori di rischio. Fondamentali nutrienti per ridurre le possibilità di ammalarsi sono il calcio e la vitamina D.
  • Condizioni mediche e farmaci. Alcune malattie come i problemi alla tiroide, malattie che attaccano il sistema immunitario e problemi di assorbimento dei nutrienti possono portare all'osteoporosi. Anche alcuni farmaci, come i corticosteroidi, possono danneggiare le ossa se usati per un lungo periodo.

Diagnosi dell'osteoporosi

Gli esami da effettuare prima di intraprendere ogni terapia per osteoporosi riguardano la densità ossea. Vediamo quali sono i principali.

Esami e test diagnostici

  1. MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). Usa raggi X speciali per misurare l'osso.
  2. Morfometria vertebrale. Esamina se ci sono deformità nella colonna.
  3. Analisi delle urine e del sangue. Misura sostanze che segnalano lo stato di salute osseo.

Importanza del T-score

Il T-score nella MOC è uno degli indicatori fondamentali del disturbo. Le attuali linee guida dell'OMS indicano un T-score di -1 o superiore è considerato normale, mentre un T-score tra -1 e -2,5 è indicativo di osteopenia, una condizione di ridotta densità minerale ossea che aumenta il rischio di sviluppare l'osteoporosi.

Osteoporosi rimedi e prevenzione

Considerando che la prevenzione rimane a nostro parere sempre la miglior cura, passiamo in rassegna le migliori abitudini di vita da intraprendere e i rimedi all'interno di una terapia per osteoporosi ben strutturata.

  • Calcio e Vitamina D. Fondamentali per la salute delle ossa, il calcio aiuta a mantenere la densità ossea, mentre la vitamina D facilita l'assorbimento del calcio. Si consiglia di consumare latticini, verdure a foglia verde, e pesce, oltre a prendere il sole moderatamente per la produzione naturale di vitamina D.
  • Farmaci Bifosfonati. Questi farmaci, come alendronato e risedronato, sono spesso prescritti per prevenire la perdita ossea e ridurre il rischio di fratture: agiscono rallentando il riassorbimento osseo.
  • Terapia Ormonale. Utilizzata soprattutto nelle donne in post-menopausa, la terapia ormonale sostitutiva (HRT) può aiutare a mantenere la densità ossea. Tuttavia, va considerata con cautela insieme al proprio medico curante a causa dei potenziali effetti collaterali.
  • Attività Fisica. L’importanza dell’allenamento di resistenza negli anziani viene spesso sottovalutata, perché considerata troppo faticosa, ma è cruciale contro l’osteoporosi. Anche la ginnastica dolce, lo yoga e il pilates sono efficaci per rafforzare le ossa e migliorare l'equilibrio, riducendo il rischio di cadute e fratture.
  • Modifiche allo stile di vita. Smettere di fumare e ridurre il consumo di alcol può avere un impatto positivo sulla salute delle ossa, dal momento che entrambe queste sostanze sono associate a una diminuzione della densità ossea.
  • Supplementi alimentari: Oltre al calcio e alla vitamina D, altri integratori come il magnesio, la vitamina K2 e il boro possono supportare la salute ossea, così come le proteine. Consultare un medico prima di iniziare ad assumere qualsiasi integratore, alimento o bevanda proteica per anziani, è sempre consigliato.
  • Terapie biologiche. Farmaci come il Denosumab, un anticorpo monoclonale, sono utilizzati per trattare l'osteoporosi severa. Questi farmaci agiscono inibendo i processi che portano alla perdita ossea.
  • Alimentazione bilanciata. Una dieta ricca di frutta, verdura, proteine magre e grassi sani fornisce i nutrienti essenziali per mantenere ossa forti. Ogni menù per anziani intelligente dovrebbe anche prevedere la riduzione di sodio e caffeina, nemici della salute delle ossa.

Terapia per osteoporosi: conclusione

In conclusione, se ti stai ancora domandando se l'osteoporosi può regredire, la risposta è "nì": sebbene infatti la malattia non possa essere completamente invertita, è possibile gestirla in modo efficace per migliorare la salute delle ossa, ridurre il rischio di fratture e migliorare la qualità della vita. La chiave sta nell'adozione di un approccio integrato che combini trattamenti medici, esercizio fisico, nutrizione e modifiche dello stile di vita. 

L'osteoporosi, in breve, è una malattia delle ossa che provoca una riduzione della loro forza e densità, rendendole più fragili e soggette a fratture. In Italia, affligge circa 5 milioni di persone, più spesso le donne dopo la menopausa. Le fratture avvengono spesso nelle vertebre, nel femore, nell'omero e nel polso, arrecando gravi disturbi alla qualità della vita degli anziani. 

All'interno di ogni terapia per osteoporosi, è fondamentale tener conto di molteplici aspetti. In questa sintetica guida, vedremo quali diversi tipi di osteoporosi esistono, i fattori di rischio, gli esami diagnostici da effettuare e se risponderemo anche alla fatidica domanda se l'osteoporosi può regredire in base al momento in cui si decide di intervenire.

Tipi di osteoporosi

Ciascun tipo di osteoporosi presenta precise caratteristiche: conoscerli ti aiuta a capire i rischi e a correre ai ripari il prima possibile.

  • Osteoporosi primaria. È molto comune e legata all'invecchiamento naturale. Generalmente, colpisce dopo i 50 anni, di più le donne degli uomini.
  • Osteoporosi secondaria. È dovuta a patologie, come diabete, malattie reumatiche e altre malattie croniche. Può essere causata anche dall'assunzione di certi farmaci.
  • Osteoporosi post-menopausale. Colpisce moltissime donne in menopausa, poiché legata al calo degli estrogeni, che contribuisce alla perdita di massa ossea. Diagnosticarla e trattarla tempestivamente riduce il rischio di fratture.
  • Osteoporosi senile. Colpisce democraticamente entrambi i sessi. È dovuta al calo della densità ossea che arriva naturalmente con l'età. Prevenire è la chiave: una dieta sana, esercizio fisico e smettere di fumare aiutano le ossa a rimanere in forma.

Fattori di rischio e cause dell'osteoporosi


  • Fattori genetici e ambientali. La storia familiare ha una forte incidenza sulla probabilità di insorgenza della malattia, così come l'appartenenza a un specifico gruppo geografico: popolazioni come i caucasici e gli asiatici potrebbero essere più a rischio per peculiari fattori genetici.
  • Stile di vita e abitudini. Cosa facciamo ogni giorno influisce sulla nostra salute: fumare, bere troppo, mangiare male, e non fare attività fisica sono fattori di rischio. Fondamentali nutrienti per ridurre le possibilità di ammalarsi sono il calcio e la vitamina D.
  • Condizioni mediche e farmaci. Alcune malattie come i problemi alla tiroide, malattie che attaccano il sistema immunitario e problemi di assorbimento dei nutrienti possono portare all'osteoporosi. Anche alcuni farmaci, come i corticosteroidi, possono danneggiare le ossa se usati per un lungo periodo.

Diagnosi dell'osteoporosi

Gli esami da effettuare prima di intraprendere ogni terapia per osteoporosi riguardano la densità ossea. Vediamo quali sono i principali.

Esami e test diagnostici

  1. MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). Usa raggi X speciali per misurare l'osso.
  2. Morfometria vertebrale. Esamina se ci sono deformità nella colonna.
  3. Analisi delle urine e del sangue. Misura sostanze che segnalano lo stato di salute osseo.

Importanza del T-score

Il T-score nella MOC è uno degli indicatori fondamentali del disturbo. Le attuali linee guida dell'OMS indicano un T-score di -1 o superiore è considerato normale, mentre un T-score tra -1 e -2,5 è indicativo di osteopenia, una condizione di ridotta densità minerale ossea che aumenta il rischio di sviluppare l'osteoporosi.

Osteoporosi rimedi e prevenzione

Considerando che la prevenzione rimane a nostro parere sempre la miglior cura, passiamo in rassegna le migliori abitudini di vita da intraprendere e i rimedi all'interno di una terapia per osteoporosi ben strutturata.

  • Calcio e Vitamina D. Fondamentali per la salute delle ossa, il calcio aiuta a mantenere la densità ossea, mentre la vitamina D facilita l'assorbimento del calcio. Si consiglia di consumare latticini, verdure a foglia verde, e pesce, oltre a prendere il sole moderatamente per la produzione naturale di vitamina D.
  • Farmaci Bifosfonati. Questi farmaci, come alendronato e risedronato, sono spesso prescritti per prevenire la perdita ossea e ridurre il rischio di fratture: agiscono rallentando il riassorbimento osseo.
  • Terapia Ormonale. Utilizzata soprattutto nelle donne in post-menopausa, la terapia ormonale sostitutiva (HRT) può aiutare a mantenere la densità ossea. Tuttavia, va considerata con cautela insieme al proprio medico curante a causa dei potenziali effetti collaterali.
  • Attività Fisica. L’importanza dell’allenamento di resistenza negli anziani viene spesso sottovalutata, perché considerata troppo faticosa, ma è cruciale contro l’osteoporosi. Anche la ginnastica dolce, lo yoga e il pilates sono efficaci per rafforzare le ossa e migliorare l'equilibrio, riducendo il rischio di cadute e fratture.
  • Modifiche allo stile di vita. Smettere di fumare e ridurre il consumo di alcol può avere un impatto positivo sulla salute delle ossa, dal momento che entrambe queste sostanze sono associate a una diminuzione della densità ossea.
  • Supplementi alimentari: Oltre al calcio e alla vitamina D, altri integratori come il magnesio, la vitamina K2 e il boro possono supportare la salute ossea, così come le proteine. Consultare un medico prima di iniziare ad assumere qualsiasi integratore, alimento o bevanda proteica per anziani, è sempre consigliato.
  • Terapie biologiche. Farmaci come il Denosumab, un anticorpo monoclonale, sono utilizzati per trattare l'osteoporosi severa. Questi farmaci agiscono inibendo i processi che portano alla perdita ossea.
  • Alimentazione bilanciata. Una dieta ricca di frutta, verdura, proteine magre e grassi sani fornisce i nutrienti essenziali per mantenere ossa forti. Ogni menù per anziani intelligente dovrebbe anche prevedere la riduzione di sodio e caffeina, nemici della salute delle ossa.

Terapia per osteoporosi: conclusione

In conclusione, se ti stai ancora domandando se l'osteoporosi può regredire, la risposta è "nì": sebbene infatti la malattia non possa essere completamente invertita, è possibile gestirla in modo efficace per migliorare la salute delle ossa, ridurre il rischio di fratture e migliorare la qualità della vita. La chiave sta nell'adozione di un approccio integrato che combini trattamenti medici, esercizio fisico, nutrizione e modifiche dello stile di vita. 

Case di riposo, rsa e case famiglia