Costume e Società

Studio conferma: lo stress nell'assistenza familiare mette a rischio la salute dei caregiver, soprattutto donne

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9 Giugno 2023

Prendersi cura di un familiare non autosufficiente o con gravi disabilità in modo continuativo e senza pause è noto per influire negativamente sulla qualità della vita dei caregiver e sulla loro salute. Studi precedenti hanno evidenziato che l'aspettativa di vita dei caregiver familiari è inferiore rispetto al resto della popolazione.

Un nuovo studio ha confermato che lo stress derivante dall'assistenza a un familiare non autosufficiente a causa di una malattia cronica o disabilità rappresenta un rischio per la salute dei caregiver familiari, con le donne maggiormente esposte agli effetti negativi. I risultati di questo studio pilota sono stati presentati durante il convegno "Stress, salute e differenze di genere nei caregiver familiari" presso l'Istituto Superiore di Sanità. Il convegno è stato organizzato dal Centro di riferimento per la medicina di genere in collaborazione con il Centro per le Scienze comportamentali e salute mentale.

La ricerca ha coinvolto 201 caregiver nella regione del Lazio, a cui sono stati somministrati questionari appositi. I principali risultati hanno evidenziato che lo stress rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di sintomi depressivi. Inoltre, i dati raccolti hanno rivelato differenze di genere tra i caregiver:

- Le donne caregiver percepiscono un livello di stress più elevato rispetto agli uomini (34% donne, 14% uomini).
- Nel 65% dei casi, le donne hanno segnalato almeno un disturbo insorto dopo l'inizio dell'attività di caregiving, rispetto al 42% degli uomini.
- Nel 67% dei casi, le donne caregiver hanno dichiarato uno stato di salute attuale non buono, rispetto al 53% degli uomini.
Contrariamente a quanto osservato nella popolazione generale, le donne caregiver hanno riferito di avere una dieta irregolare più frequentemente rispetto agli uomini (44% donne, 33% uomini), mentre gli uomini hanno mostrato una maggiore tendenza al consumo di alcool (38% uomini, 22% donne).

Elena Ortona, Direttrice del Centro di riferimento per la medicina di genere, ha sottolineato l'importanza di evidenziare le differenze di sesso e genere nello stato di salute dei caregiver familiari. Questo perché sono principalmente le donne a svolgere il ruolo di cura e assistenza in famiglia, e le disuguaglianze di genere possono a loro volta causare disuguaglianze di salute. Pertanto, le politiche socio-sanitarie regionali dovrebbero tener conto di queste differenze specifiche di genere, basandosi su evidenze scientifiche, al fine di prevenire le malattie associate allo stress attraverso interventi di sostegno mirati ai caregiver familiari.


Prendersi cura di un familiare non autosufficiente o con gravi disabilità in modo continuativo e senza pause è noto per influire negativamente sulla qualità della vita dei caregiver e sulla loro salute. Studi precedenti hanno evidenziato che l'aspettativa di vita dei caregiver familiari è inferiore rispetto al resto della popolazione.

Un nuovo studio ha confermato che lo stress derivante dall'assistenza a un familiare non autosufficiente a causa di una malattia cronica o disabilità rappresenta un rischio per la salute dei caregiver familiari, con le donne maggiormente esposte agli effetti negativi. I risultati di questo studio pilota sono stati presentati durante il convegno "Stress, salute e differenze di genere nei caregiver familiari" presso l'Istituto Superiore di Sanità. Il convegno è stato organizzato dal Centro di riferimento per la medicina di genere in collaborazione con il Centro per le Scienze comportamentali e salute mentale.

La ricerca ha coinvolto 201 caregiver nella regione del Lazio, a cui sono stati somministrati questionari appositi. I principali risultati hanno evidenziato che lo stress rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di sintomi depressivi. Inoltre, i dati raccolti hanno rivelato differenze di genere tra i caregiver:

- Le donne caregiver percepiscono un livello di stress più elevato rispetto agli uomini (34% donne, 14% uomini).
- Nel 65% dei casi, le donne hanno segnalato almeno un disturbo insorto dopo l'inizio dell'attività di caregiving, rispetto al 42% degli uomini.
- Nel 67% dei casi, le donne caregiver hanno dichiarato uno stato di salute attuale non buono, rispetto al 53% degli uomini.
Contrariamente a quanto osservato nella popolazione generale, le donne caregiver hanno riferito di avere una dieta irregolare più frequentemente rispetto agli uomini (44% donne, 33% uomini), mentre gli uomini hanno mostrato una maggiore tendenza al consumo di alcool (38% uomini, 22% donne).

Elena Ortona, Direttrice del Centro di riferimento per la medicina di genere, ha sottolineato l'importanza di evidenziare le differenze di sesso e genere nello stato di salute dei caregiver familiari. Questo perché sono principalmente le donne a svolgere il ruolo di cura e assistenza in famiglia, e le disuguaglianze di genere possono a loro volta causare disuguaglianze di salute. Pertanto, le politiche socio-sanitarie regionali dovrebbero tener conto di queste differenze specifiche di genere, basandosi su evidenze scientifiche, al fine di prevenire le malattie associate allo stress attraverso interventi di sostegno mirati ai caregiver familiari.

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