Salute e benessere

Sindrome di Burden: 5 consigli per gestirla

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27 Novembre 2019
La sindrome di Burden è una particolare condizione di stress che colpisce i caregiver, cioè le persone che si prendono cura di un familiare anziano non autosufficiente in modo pressoché esclusivo. Per prevenire o alleggerire lo stress da Burden può essere utile seguire alcuni consigli pratici, finalizzati soprattutto a preservare uno stato di equilibrio psico-fisico nel caregiver. Sebbene egli debba fronteggiare una situazione di grande difficoltà, è importante che si dedichi, per quanto è possibile, al proprio benessere.
1. Per prima cosa è necessario essere consapevoli del carico che comporta la malattia di un proprio caro. Affrontare la sofferenza di una persona per noi importante non è semplice, ma anche solo rendersi conto di quanto per noi sia dolorosa per la condizione del nostro caro è già un passo verso il benessere.
2. Imparare ad accettare la malattia che ha colpito il proprio familiare è di fondamentale importanza per instaurare una relazione di cura positiva con lui. Spesso il coinvolgimento affettivo con il proprio caro impedisce di accettare la sua condizione, e ciò si ripercuote emotivamente sullo stato emotivo del caregiver, ma anche su quello del malato.
3. Approfondire la conoscenza della patologia di cui è affetto il proprio familiare può aiutare a sentirsi più competenti e utili nell’assistenza. Con l’aiuto dei medici è possibile conoscere meglio il decorso della malattia, l’uso corretto dei farmaci, e le migliori modalità per assistere il malato, in modo da non essere impreparati di fronte alle difficoltà che possono presentarsi. La conoscenza della malattia aiuta anche a vivere in modo meno traumatico i comportamenti bizzarri o sgradevoli del proprio familiare e a valorizzare quello che il malato ogni giorno sa dare, senza preoccuparsi in modo eccessivo dei possibili peggioramenti.
4. E’ molto importante che il caregiver impari a delegare una parte del proprio compito di cura, appoggiandosi, se possibile alla propria rete sociale. Individuare una persona di fiducia (un altro familiare, un amico, un operatore) che si possa prendere cura del familiare malato, permette al caregiver di concedersi un tempo dedicato a se stesso e al recupero delle energie spese nella cura.
5. Molto spesso chi si prende cura di una familiare malato ha la tendenza a rinunciare a vivere la propria vita. E’ invece fondamentale continuare ad avere relazioni con gli amici e con gli altri membri della famiglia, coltivare i propri hobby e interessi, e stabilire dei giusti confini alla propria attività di assistenza.
Per molti caregiver, mettere in pratica questi suggerimenti si è rivelato efficace per ridurre lo stress da Burden, ma a volte potrebbe non essere sufficiente a ritrovare il proprio benessere. In questi casi è consigliabile richiedere il supporto di uno psicoterapeuta.
La sindrome di Burden è una particolare condizione di stress che colpisce i caregiver, cioè le persone che si prendono cura di un familiare anziano non autosufficiente in modo pressoché esclusivo. Per prevenire o alleggerire lo stress da Burden può essere utile seguire alcuni consigli pratici, finalizzati soprattutto a preservare uno stato di equilibrio psico-fisico nel caregiver. Sebbene egli debba fronteggiare una situazione di grande difficoltà, è importante che si dedichi, per quanto è possibile, al proprio benessere.
1. Per prima cosa è necessario essere consapevoli del carico che comporta la malattia di un proprio caro. Affrontare la sofferenza di una persona per noi importante non è semplice, ma anche solo rendersi conto di quanto per noi sia dolorosa per la condizione del nostro caro è già un passo verso il benessere.
2. Imparare ad accettare la malattia che ha colpito il proprio familiare è di fondamentale importanza per instaurare una relazione di cura positiva con lui. Spesso il coinvolgimento affettivo con il proprio caro impedisce di accettare la sua condizione, e ciò si ripercuote emotivamente sullo stato emotivo del caregiver, ma anche su quello del malato.
3. Approfondire la conoscenza della patologia di cui è affetto il proprio familiare può aiutare a sentirsi più competenti e utili nell’assistenza. Con l’aiuto dei medici è possibile conoscere meglio il decorso della malattia, l’uso corretto dei farmaci, e le migliori modalità per assistere il malato, in modo da non essere impreparati di fronte alle difficoltà che possono presentarsi. La conoscenza della malattia aiuta anche a vivere in modo meno traumatico i comportamenti bizzarri o sgradevoli del proprio familiare e a valorizzare quello che il malato ogni giorno sa dare, senza preoccuparsi in modo eccessivo dei possibili peggioramenti.
4. E’ molto importante che il caregiver impari a delegare una parte del proprio compito di cura, appoggiandosi, se possibile alla propria rete sociale. Individuare una persona di fiducia (un altro familiare, un amico, un operatore) che si possa prendere cura del familiare malato, permette al caregiver di concedersi un tempo dedicato a se stesso e al recupero delle energie spese nella cura.
5. Molto spesso chi si prende cura di una familiare malato ha la tendenza a rinunciare a vivere la propria vita. E’ invece fondamentale continuare ad avere relazioni con gli amici e con gli altri membri della famiglia, coltivare i propri hobby e interessi, e stabilire dei giusti confini alla propria attività di assistenza.
Per molti caregiver, mettere in pratica questi suggerimenti si è rivelato efficace per ridurre lo stress da Burden, ma a volte potrebbe non essere sufficiente a ritrovare il proprio benessere. In questi casi è consigliabile richiedere il supporto di uno psicoterapeuta.

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