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Salò: in provincia di Brescia, in progetto una nuova residenza protetta destinata agli anziani

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9 Febbraio 2021

Nel comune bresciano, situato sulle rive del Lago di Garda, la percentuale di residenti nella fascia over 65 è in costante crescita da anni, ad oggi ammonta a quasi il 30 per cento. L’amministrazione comunale ha previsto un ingente finanziamento per realizzare una nuova struttura per anziani autosufficienti.

Obiettivo della giunta, guidata dal sindaco Giampiero Cipani, è di trasformare in residenza per anziani l’edificio comunale collocato tra via Trieste e via Gasparo da Salò, composta da 15 unità immobiliari, in precedenza destinate all’edilizia residenziale pubblica. L’edificio oggi è in stato di abbandono, inagibile e inutilizzato.
Il progetto, attraverso un investimento non inferiore ai 2,4 milioni di euro, mira a trasformare lo stabile in una comunità residenziale per gli anziani autosufficienti, dotata di tutti i servizi appropriati, rivolta a integrare e completare tutto il sistema gestito dal Comune, di assistenza, sostegno e cura rivolto alla terza età. Una residenzialità dunque a standard assistenziali, con personale Asa, servizi alberghieri e attività comunitarie.

«Le procedure sono in itinere, in accordo con Regione Lombardia e Ats Brescia - spiega il sindaco Giampiero Cipani - Il piano è già passato in Giunta ed è al vaglio della Regione. Peraltro, l’iniziativa è conforme alle direttive sul risparmio di consumo di suolo e di rigenerazione urbana».

Questa nuova offerta, rivolta a una popolazione sempre più anziana, sarebbe un’occasione di integrazione con la realtà già esistente in loco, quella della Fondazione Rsa Residenza gli Ulivi, che potrebbe avere un ruolo da protagonista nel progetto. Come spiega Cipani: «L’idea è quella di concedere l’immobile a un ente con finalità sociali, individuato appunto nella nostra Rsa, che provveda alla ristrutturazione e alla gestione dell’immobile per un periodo di 25 anni, sufficiente a garantire una gestione economicamente sostenibile».

Atra idea è quella di avvalersi della compartecipazione dell’ATS Brescia e dell’Azienda Garda Sociale, con l’obiettivo di creare un sistema assistenziale efficace in grado di gestire il passaggio, per gli utenti non più autosufficienti, dalla nuova residenza alla casa di riposo.

Sono sufficienti i dati demografici di Salò per comprendere l’esigenza di realizzare il prima possibile questo progetto: su una popolazione di 10.521 abitanti, sono 1365 residenti di età compresa tra i 65 e i 74 anni, 1092 i residenti tra i 74 e gli anni e 580 over 85. In totale sono 3.028 anziani, il 28,78% della popolazione. La percentuale, tra l’altro, è in crescita: gli anziani erano il 27,12% nel 2015, il 27,92% nel 2016, il 28,42% nel 2017, il 28,60% nel 2018.


Nel comune bresciano, situato sulle rive del Lago di Garda, la percentuale di residenti nella fascia over 65 è in costante crescita da anni, ad oggi ammonta a quasi il 30 per cento. L’amministrazione comunale ha previsto un ingente finanziamento per realizzare una nuova struttura per anziani autosufficienti.

Obiettivo della giunta, guidata dal sindaco Giampiero Cipani, è di trasformare in residenza per anziani l’edificio comunale collocato tra via Trieste e via Gasparo da Salò, composta da 15 unità immobiliari, in precedenza destinate all’edilizia residenziale pubblica. L’edificio oggi è in stato di abbandono, inagibile e inutilizzato.
Il progetto, attraverso un investimento non inferiore ai 2,4 milioni di euro, mira a trasformare lo stabile in una comunità residenziale per gli anziani autosufficienti, dotata di tutti i servizi appropriati, rivolta a integrare e completare tutto il sistema gestito dal Comune, di assistenza, sostegno e cura rivolto alla terza età. Una residenzialità dunque a standard assistenziali, con personale Asa, servizi alberghieri e attività comunitarie.

«Le procedure sono in itinere, in accordo con Regione Lombardia e Ats Brescia - spiega il sindaco Giampiero Cipani - Il piano è già passato in Giunta ed è al vaglio della Regione. Peraltro, l’iniziativa è conforme alle direttive sul risparmio di consumo di suolo e di rigenerazione urbana».

Questa nuova offerta, rivolta a una popolazione sempre più anziana, sarebbe un’occasione di integrazione con la realtà già esistente in loco, quella della Fondazione Rsa Residenza gli Ulivi, che potrebbe avere un ruolo da protagonista nel progetto. Come spiega Cipani: «L’idea è quella di concedere l’immobile a un ente con finalità sociali, individuato appunto nella nostra Rsa, che provveda alla ristrutturazione e alla gestione dell’immobile per un periodo di 25 anni, sufficiente a garantire una gestione economicamente sostenibile».

Atra idea è quella di avvalersi della compartecipazione dell’ATS Brescia e dell’Azienda Garda Sociale, con l’obiettivo di creare un sistema assistenziale efficace in grado di gestire il passaggio, per gli utenti non più autosufficienti, dalla nuova residenza alla casa di riposo.

Sono sufficienti i dati demografici di Salò per comprendere l’esigenza di realizzare il prima possibile questo progetto: su una popolazione di 10.521 abitanti, sono 1365 residenti di età compresa tra i 65 e i 74 anni, 1092 i residenti tra i 74 e gli anni e 580 over 85. In totale sono 3.028 anziani, il 28,78% della popolazione. La percentuale, tra l’altro, è in crescita: gli anziani erano il 27,12% nel 2015, il 27,92% nel 2016, il 28,42% nel 2017, il 28,60% nel 2018.