Costume e Società

Realtà Virtuale nelle case di riposo, intervista a Sergio Azzi di SeniorVR

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25 Maggio 2021


Buongiorno Sergio, ti ringraziamo per essere qui con noi per parlare di case di riposo e realtà virtuale, a partire da quella che è la tua esperienza. 

Sappiamo che i benefici della realtà virtuale hanno una comprovata base scientifica, grazie a vari studi medici al riguardo. A che punto è la ricerca in questo campo?
Grazie a voi per questa intervista. L’impatto benefico dell’uso della realtà virtuale sulle persone viene studiato sin dagli albori di questa tecnologia immersiva e sono stati ormai pubblicati diversi studi medici a tal proposito, ma la sempre più facilità nel reperire visori VR dato il loro abbassamento di prezzo, ha permesso a sempre più gruppi di studiosi di monitorarne l’efficacia come strumenti a supporto delle terapie o addirittura come sostituti alle stesse. (Si veda ad esempio “Using Virtual Reality for Cognitive Training of the Elderly”, oppure “A pilot study demonstrating effective virtual reality analgesia in the elderly”)
 
Quante strutture offrono già ai propri ospiti la vostra innovativa soluzione di intrattenimento?
Al momento sono circa una decina le strutture per anziani italiane che hanno avuto modo di utilizzare il nostro servizio per incrementare il benessere dei propri ospiti e diverse altre, sia in Italia che all’estero, stanno valutando la possibilità di dotarsene.
 
SeniorVR è pensato per Case di Riposo e RSA, ma non solo. Quali altri tipi di realtà possono beneficiare di un servizio come il vostro?
SeniorVR è stato in effetti studiato per le esigenze delle RSA, tuttavia la versatilità che contraddistingue la proposizione permette anche ad altre realtà come Centri Diurni Integrati, cliniche sanitarie, ospedali, Case Famiglia, SPA e strutture ricettive in genere di poter usufruire degli stessi benefici per i loro rispettivi ospiti.
 
SeniorVR offre molteplici modalità di utilizzo: dalle visite guidate di città d'arte al cimentarsi nel ballo. Quali altre possibilità fornisce la tecnologia Senior VR?
I filmati immersivi disponibili sulla piattaforma sono ad oggi suddivisi in quattro categorie: Relaxing, i cui contenuti sono concepiti per infondere un senso di tranquillità e calma, come ad esempio una gita in barca su di un placido fiume o l’ammirare una volta celeste ricca di stelle; Travelling, nella quale si trovano le visite guidate alle più belle ed interessanti città del Mondo, come Atene, Parma o New York; Engaging, che contiene video di vario genere pensati per intrattenere lo spettatore, ad esempio una lezione di cucina o le acrobazie di un artista circense; Training, contenente esperienze in 3D create ad arte per stimolare le capacità cognitive degli utilizzatori, come il riconoscimento di forme o oggetti oppure l’allenamento della memoria a breve termine.
 
La proposta di attività possibili con Senior VR non è "statica", ma si arricchisce sempre di nuovi contenuti e nuove modalità di utilizzo. Ci puoi svelare qualche novità in arrivo?
La libreria delle esperienze a disposizione delle strutture è costantemente aggiornata con nuovi video in modo da assecondare i desideri di tutti gli ospiti. Prossimamente verrà per esempio reso disponibile un video stereoscopico di un tipico giardino giapponese, con tanto di alberi di ciliegio fioriti e laghetto con carpe koi, il cui obiettivo è quello di far trovare la pace dei sensi grazie anche ad un sottofondo musicale rilassante. Per quanto riguarda invece i viaggi intorno al Mondo, accompagneremo virtualmente gli utilizzatori alla scoperta di Mosca, Firenze e Barcellona. Infine per intrattenere gli ospiti sarà possibile “accompagnare” una banda folklorista per le strade di una cittadina tirolese.
 
Oltre a una funzione "intrattenitiva", il servizio però può essere utile anche ai fini della riabilitazione fisica. Puoi raccontarci di più su questo aspetto?
Una cosa che si nota fin da subito se si osservano gli ospiti delle RSA mentre usano SeniorVR, è la tendenza a muovere quasi inconsciamente le varie parti del corpo; in particolare il movimento degli arti superiori, del tronco e soprattutto del collo, rappresenta un’ottima ginnastica attiva a bassa intensità, che provoca giovamento fisico negli utilizzatori.
 
SeniorVR in modalità gestita prevede la presenza di un operatore professionale, è possibile formare anche il personale delle strutture in questo contesto?
Abbiamo ideato il software di controllo remoto del visore VR in modo che sia il più semplice ed intuitivo possibile, perciò la formazione degli educatori, animatori od operatori delle strutture richiede poco tempo e può essere eseguita anche dal personale stesso già formato verso i propri colleghi.
 
A prima vista, la realtà virtuale per gli ospiti potrebbe essere vista come un'attività "alienante". Invece è un'occasione perfetta per incrementare la socialità. In che modo?
Pur essendo la fruizione del contenuto in realtà virtuale un’attività necessariamente individuale, a posteriori di ogni esperienza fatta da un utilizzatore, abbiamo osservato un incremento della volontà di condividere quanto si è visto nel visore a tutti gli altri ospiti, confrontandosi su quanto appena visto o su quello che si vorrebbe vedere la prossima volta; in aggiunta vi è anche la possibilità di trasmettere su uno schermo esterno quello che appare sul tablet, in questo modo anche le altre persone presenti possono “partecipare” all’esperienza commentando o semplicemente osservando attraverso gli occhi di chi indossa il visore in quel momento.

Una proposta come la vostra è ancor più importante in questo periodo di pandemia. Per l'utente, quali rischi può comportare SeniorVR, e soprattutto, quali pericoli può evitare utilizzare questa tecnologia?
La pandemia ha imposto ulteriori limiti alla mobilità a quelli a cui gli ospiti delle organizzazioni assistenziali affrontavano normalmente, perciò la possibilità di visitare luoghi esterni alla struttura anche se solo virtualmente è molto apprezzata sia dagli utilizzatori veri e propri in quanto possono arricchire la propria conoscenza del Mondo senza affaticarsi né prendere freddo in caso di maltempo, che dai gestori dell’organizzazione dato che non devono adottare tutti quei protocolli di sicurezza necessari a predisporre un’uscita di gruppo.
Per quanto riguarda le controindicazioni della realtà virtuale, più che rischi veri e propri, ci sono delle attenzioni da considerare soprattutto con i soggetti più sensibili, i visori hanno al loro interno un piccolo schermo luminoso che è posto vicino agli occhi, perciò è da sconsigliare l’uso prolungato e da evitare per chi soffre di epilessia o fotofobia.
 
Ci racconti di più sulla vostra mission e sul vostro approccio circolare
Noi siamo convinti che le innovazioni tecnologiche, se usate con criterio e attenzione verso il prossimo, possano contribuire all’arricchimento culturale e all’incremento del benessere di tutte le persone; cerchiamo perciò di selezionare ed ottimizzare strumenti tecnologici che permettano a chi li usa di sfruttarne appieno il potenziale così da giovarne sotto vari aspetti, sia immediati che di riflesso più ampio.
Se per esempio grazie a SeniorVR sarà possibile far apprendere le bellezze rinascimentali di Firenze agli ospiti di una RSA di Milano, senza però la necessità di utilizzare il combustibile fossile necessario al pullman per trasportarli fin là e quindi senza incidere sui livelli di inquinamento dell’aria che noi tutti respiriamo, ritengo che avremo fatto tutti insieme un passo nella direzione giusta per rispettare un po’ di più il nostro pianeta.

Grazie per il tempo che ci avete dedicato, dove è possibile trovare maggiori informazioni sul vostro servizio?
Per saperne di più potete visitare la nostra pagina seniorvr.it


Buongiorno Sergio, ti ringraziamo per essere qui con noi per parlare di case di riposo e realtà virtuale, a partire da quella che è la tua esperienza. 

Sappiamo che i benefici della realtà virtuale hanno una comprovata base scientifica, grazie a vari studi medici al riguardo. A che punto è la ricerca in questo campo?
Grazie a voi per questa intervista. L’impatto benefico dell’uso della realtà virtuale sulle persone viene studiato sin dagli albori di questa tecnologia immersiva e sono stati ormai pubblicati diversi studi medici a tal proposito, ma la sempre più facilità nel reperire visori VR dato il loro abbassamento di prezzo, ha permesso a sempre più gruppi di studiosi di monitorarne l’efficacia come strumenti a supporto delle terapie o addirittura come sostituti alle stesse. (Si veda ad esempio “Using Virtual Reality for Cognitive Training of the Elderly”, oppure “A pilot study demonstrating effective virtual reality analgesia in the elderly”)
 
Quante strutture offrono già ai propri ospiti la vostra innovativa soluzione di intrattenimento?
Al momento sono circa una decina le strutture per anziani italiane che hanno avuto modo di utilizzare il nostro servizio per incrementare il benessere dei propri ospiti e diverse altre, sia in Italia che all’estero, stanno valutando la possibilità di dotarsene.
 
SeniorVR è pensato per Case di Riposo e RSA, ma non solo. Quali altri tipi di realtà possono beneficiare di un servizio come il vostro?
SeniorVR è stato in effetti studiato per le esigenze delle RSA, tuttavia la versatilità che contraddistingue la proposizione permette anche ad altre realtà come Centri Diurni Integrati, cliniche sanitarie, ospedali, Case Famiglia, SPA e strutture ricettive in genere di poter usufruire degli stessi benefici per i loro rispettivi ospiti.
 
SeniorVR offre molteplici modalità di utilizzo: dalle visite guidate di città d'arte al cimentarsi nel ballo. Quali altre possibilità fornisce la tecnologia Senior VR?
I filmati immersivi disponibili sulla piattaforma sono ad oggi suddivisi in quattro categorie: Relaxing, i cui contenuti sono concepiti per infondere un senso di tranquillità e calma, come ad esempio una gita in barca su di un placido fiume o l’ammirare una volta celeste ricca di stelle; Travelling, nella quale si trovano le visite guidate alle più belle ed interessanti città del Mondo, come Atene, Parma o New York; Engaging, che contiene video di vario genere pensati per intrattenere lo spettatore, ad esempio una lezione di cucina o le acrobazie di un artista circense; Training, contenente esperienze in 3D create ad arte per stimolare le capacità cognitive degli utilizzatori, come il riconoscimento di forme o oggetti oppure l’allenamento della memoria a breve termine.
 
La proposta di attività possibili con Senior VR non è "statica", ma si arricchisce sempre di nuovi contenuti e nuove modalità di utilizzo. Ci puoi svelare qualche novità in arrivo?
La libreria delle esperienze a disposizione delle strutture è costantemente aggiornata con nuovi video in modo da assecondare i desideri di tutti gli ospiti. Prossimamente verrà per esempio reso disponibile un video stereoscopico di un tipico giardino giapponese, con tanto di alberi di ciliegio fioriti e laghetto con carpe koi, il cui obiettivo è quello di far trovare la pace dei sensi grazie anche ad un sottofondo musicale rilassante. Per quanto riguarda invece i viaggi intorno al Mondo, accompagneremo virtualmente gli utilizzatori alla scoperta di Mosca, Firenze e Barcellona. Infine per intrattenere gli ospiti sarà possibile “accompagnare” una banda folklorista per le strade di una cittadina tirolese.
 
Oltre a una funzione "intrattenitiva", il servizio però può essere utile anche ai fini della riabilitazione fisica. Puoi raccontarci di più su questo aspetto?
Una cosa che si nota fin da subito se si osservano gli ospiti delle RSA mentre usano SeniorVR, è la tendenza a muovere quasi inconsciamente le varie parti del corpo; in particolare il movimento degli arti superiori, del tronco e soprattutto del collo, rappresenta un’ottima ginnastica attiva a bassa intensità, che provoca giovamento fisico negli utilizzatori.
 
SeniorVR in modalità gestita prevede la presenza di un operatore professionale, è possibile formare anche il personale delle strutture in questo contesto?
Abbiamo ideato il software di controllo remoto del visore VR in modo che sia il più semplice ed intuitivo possibile, perciò la formazione degli educatori, animatori od operatori delle strutture richiede poco tempo e può essere eseguita anche dal personale stesso già formato verso i propri colleghi.
 
A prima vista, la realtà virtuale per gli ospiti potrebbe essere vista come un'attività "alienante". Invece è un'occasione perfetta per incrementare la socialità. In che modo?
Pur essendo la fruizione del contenuto in realtà virtuale un’attività necessariamente individuale, a posteriori di ogni esperienza fatta da un utilizzatore, abbiamo osservato un incremento della volontà di condividere quanto si è visto nel visore a tutti gli altri ospiti, confrontandosi su quanto appena visto o su quello che si vorrebbe vedere la prossima volta; in aggiunta vi è anche la possibilità di trasmettere su uno schermo esterno quello che appare sul tablet, in questo modo anche le altre persone presenti possono “partecipare” all’esperienza commentando o semplicemente osservando attraverso gli occhi di chi indossa il visore in quel momento.

Una proposta come la vostra è ancor più importante in questo periodo di pandemia. Per l'utente, quali rischi può comportare SeniorVR, e soprattutto, quali pericoli può evitare utilizzare questa tecnologia?
La pandemia ha imposto ulteriori limiti alla mobilità a quelli a cui gli ospiti delle organizzazioni assistenziali affrontavano normalmente, perciò la possibilità di visitare luoghi esterni alla struttura anche se solo virtualmente è molto apprezzata sia dagli utilizzatori veri e propri in quanto possono arricchire la propria conoscenza del Mondo senza affaticarsi né prendere freddo in caso di maltempo, che dai gestori dell’organizzazione dato che non devono adottare tutti quei protocolli di sicurezza necessari a predisporre un’uscita di gruppo.
Per quanto riguarda le controindicazioni della realtà virtuale, più che rischi veri e propri, ci sono delle attenzioni da considerare soprattutto con i soggetti più sensibili, i visori hanno al loro interno un piccolo schermo luminoso che è posto vicino agli occhi, perciò è da sconsigliare l’uso prolungato e da evitare per chi soffre di epilessia o fotofobia.
 
Ci racconti di più sulla vostra mission e sul vostro approccio circolare
Noi siamo convinti che le innovazioni tecnologiche, se usate con criterio e attenzione verso il prossimo, possano contribuire all’arricchimento culturale e all’incremento del benessere di tutte le persone; cerchiamo perciò di selezionare ed ottimizzare strumenti tecnologici che permettano a chi li usa di sfruttarne appieno il potenziale così da giovarne sotto vari aspetti, sia immediati che di riflesso più ampio.
Se per esempio grazie a SeniorVR sarà possibile far apprendere le bellezze rinascimentali di Firenze agli ospiti di una RSA di Milano, senza però la necessità di utilizzare il combustibile fossile necessario al pullman per trasportarli fin là e quindi senza incidere sui livelli di inquinamento dell’aria che noi tutti respiriamo, ritengo che avremo fatto tutti insieme un passo nella direzione giusta per rispettare un po’ di più il nostro pianeta.

Grazie per il tempo che ci avete dedicato, dove è possibile trovare maggiori informazioni sul vostro servizio?
Per saperne di più potete visitare la nostra pagina seniorvr.it

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