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Progetto 'Estate Sicura 2023': iniziative per garantire il benessere degli anziani durante i mesi estivi

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14 Giugno 2023

Avviato il progetto 'Estate Sicura 2023' con iniziative a sostegno delle persone anziane per rendere più agevole la permanenza in città durante i mesi più caldi. Il progetto 'Estate Sicura' nasce dalla collaborazione tra i Servizi del Settore Politiche Sociali del Comune di Modena e il Dipartimento di Cure Primarie del Distretto Ausl di Modena, coinvolgendo anche associazioni e gruppi di volontariato.

Il piano prevede innanzitutto l'attivazione di una linea verde (800493797) che rimarrà attiva fino al 15 settembre, offrendo accoglienza e ascolto agli anziani in difficoltà psicologica a causa dell'isolamento in cui possono trovarsi nel periodo estivo. Facilita il contatto o l'attivazione dei servizi sociali o sanitari territoriali, attiva i servizi di pronto intervento e fornisce informazioni su farmacie aperte, orari dei servizi comunali e dei servizi socio-sanitari. Per le emergenze, è necessario rivolgersi immediatamente al 118.

La scorsa estate, la linea verde ha ricevuto circa 120 segnalazioni, provenienti sia dai medici di medicina generale che direttamente dagli anziani, che hanno richiesto diversi tipi di assistenza. In 13 casi, sono stati attivati interventi di supporto telefonico con informazioni su come affrontare le ondate di calore, mentre in altri 14 casi si è trattato di richieste di ascolto e dialogo da parte di anziani rimasti soli in città, privi di amici e parenti. In un paio di casi, è stato attivato il servizio di assistenza domiciliare grazie al servizio Caad Modena, il Centro di Adattamento Ambiente Domestico che ha sede presso il Centro per le Famiglie.

È stata inoltre definita una mappa degli anziani con più di 75 anni considerati 'a rischio', che vivono soli o con altri anziani e non hanno figli residenti in città. Per ciascun medico di medicina generale viene compilato un elenco al fine di attivare i servizi attraverso il Puass, Punto Unico di Accesso Socio-Sanitario. Il medico può segnalare anche altri 'soggetti fragili', anche pazienti non presenti negli elenchi, e informare eventuali sostituti su situazioni a rischio. È previsto anche un monitoraggio settimanale degli accessi degli anziani al Pronto Soccorso e, in caso di situazioni di particolare disagio climatico, vengono allertati medici di base, centri diurni e strutture per anziani. Per l'aggiornamento delle condizioni meteorologiche, l'Arpa invia quotidianamente ai Servizi Sanitari e Sociali i bollettini con le previsioni, in particolare per le ondate di calore.

Infine, per i casi di emergenza in periodi con ondate di calore protratte per più di 4 o 5 giorni consecutivi segnalati dall'Arpa come situazioni di forte disagio, è stata strutturata un'unità di crisi che coinvolge i Dipartimenti di Cure Primarie e Sanità Pubblica, il Settore Politiche Sociali, i medici di medicina generale e la Protezione Civile. In caso di allarme, l'unità di crisi attiverà una rete di servizi e deciderà le azioni da intraprendere. Gli interventi prevedono sia l'aggiornamento dei piani di assistenza delle situazioni più a rischio già in carico ai servizi, che nuove segnalazioni di pazienti non conosciuti, con priorità per coloro che hanno oltre 85 anni e vivono soli, o per gli anziani con più di 75 anni e patologie significative, attraverso l'attivazione di forme di sostegno e monitoraggio a domicilio (telefonico o con visite) o presso strutture residenziali in caso di ricovero.


Avviato il progetto 'Estate Sicura 2023' con iniziative a sostegno delle persone anziane per rendere più agevole la permanenza in città durante i mesi più caldi. Il progetto 'Estate Sicura' nasce dalla collaborazione tra i Servizi del Settore Politiche Sociali del Comune di Modena e il Dipartimento di Cure Primarie del Distretto Ausl di Modena, coinvolgendo anche associazioni e gruppi di volontariato.

Il piano prevede innanzitutto l'attivazione di una linea verde (800493797) che rimarrà attiva fino al 15 settembre, offrendo accoglienza e ascolto agli anziani in difficoltà psicologica a causa dell'isolamento in cui possono trovarsi nel periodo estivo. Facilita il contatto o l'attivazione dei servizi sociali o sanitari territoriali, attiva i servizi di pronto intervento e fornisce informazioni su farmacie aperte, orari dei servizi comunali e dei servizi socio-sanitari. Per le emergenze, è necessario rivolgersi immediatamente al 118.

La scorsa estate, la linea verde ha ricevuto circa 120 segnalazioni, provenienti sia dai medici di medicina generale che direttamente dagli anziani, che hanno richiesto diversi tipi di assistenza. In 13 casi, sono stati attivati interventi di supporto telefonico con informazioni su come affrontare le ondate di calore, mentre in altri 14 casi si è trattato di richieste di ascolto e dialogo da parte di anziani rimasti soli in città, privi di amici e parenti. In un paio di casi, è stato attivato il servizio di assistenza domiciliare grazie al servizio Caad Modena, il Centro di Adattamento Ambiente Domestico che ha sede presso il Centro per le Famiglie.

È stata inoltre definita una mappa degli anziani con più di 75 anni considerati 'a rischio', che vivono soli o con altri anziani e non hanno figli residenti in città. Per ciascun medico di medicina generale viene compilato un elenco al fine di attivare i servizi attraverso il Puass, Punto Unico di Accesso Socio-Sanitario. Il medico può segnalare anche altri 'soggetti fragili', anche pazienti non presenti negli elenchi, e informare eventuali sostituti su situazioni a rischio. È previsto anche un monitoraggio settimanale degli accessi degli anziani al Pronto Soccorso e, in caso di situazioni di particolare disagio climatico, vengono allertati medici di base, centri diurni e strutture per anziani. Per l'aggiornamento delle condizioni meteorologiche, l'Arpa invia quotidianamente ai Servizi Sanitari e Sociali i bollettini con le previsioni, in particolare per le ondate di calore.

Infine, per i casi di emergenza in periodi con ondate di calore protratte per più di 4 o 5 giorni consecutivi segnalati dall'Arpa come situazioni di forte disagio, è stata strutturata un'unità di crisi che coinvolge i Dipartimenti di Cure Primarie e Sanità Pubblica, il Settore Politiche Sociali, i medici di medicina generale e la Protezione Civile. In caso di allarme, l'unità di crisi attiverà una rete di servizi e deciderà le azioni da intraprendere. Gli interventi prevedono sia l'aggiornamento dei piani di assistenza delle situazioni più a rischio già in carico ai servizi, che nuove segnalazioni di pazienti non conosciuti, con priorità per coloro che hanno oltre 85 anni e vivono soli, o per gli anziani con più di 75 anni e patologie significative, attraverso l'attivazione di forme di sostegno e monitoraggio a domicilio (telefonico o con visite) o presso strutture residenziali in caso di ricovero.