Costume e Società

L’uso dei social network per combattere la depressione nelle persone anziane

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23 Ottobre 2018

Uno studio pubblicato da Journals of Gerontology, a cui hanno preso parte tra il 2013 e il 2014 più di 3000 persone oltre i 67 anni, sembra suggerire che l’utilizzo dei social media da parte di persone anziane e con malattie croniche possa ridurre il rischio di depressione.

E’ noto infatti che l’avanzare dell’età e la comparsa di malattie croniche spesso costringe le persone a trascorrere molto tempo in casa e ad avere pochi contatti con familiari e amici, aumentando così il rischio di una depressione.

La ricerca condotta da Shannon Ang (Università del Michigan) e Tuo Yu Chen (Pensylvania State University) nell’ambito del National Health and Aging Trend Study, ha preso in esame un campione di 3401 anziani over 67, che sono stati osservati nello svolgimento di attività sociali sia strutturate (come partecipare a un evento culturale o a una riunione) che informali (come trascorrere del tempo a casa con amici)

Oltre la metà dei partecipianti ha dichiarato di soffrire di dolore cronico e tra questi solo il 17% ha fatto uso dei social media. I risultati della ricerca hanno evidenziato un tasso di depressione minore, circa il 6%, tra le persone affette da dolore cronico che utilizzano abitualmente i social network, rispetto al 17% di coloro che non li utilizzano.

Sebbene l’impiego dei social network per restare in contatto con amici e familiari possa in parte compensare una vita sociale limitata, non può tuttavia sostituire i benefici di una reale interazione, avverte Ang. Altri esperti, come William Pirl del Dana Faber Cancer Institute di Boston, sottolineano inoltre che non tutti gli anziani rispondono nello stesso modo all’interazione su questi mezzi. Per alcuni di essi infatti, la conoscere la storia di altre persone o di terapie alternative per le malattie di cui soffrono può rappresentare una fonte di ansia.

Uno studio pubblicato da Journals of Gerontology, a cui hanno preso parte tra il 2013 e il 2014 più di 3000 persone oltre i 67 anni, sembra suggerire che l’utilizzo dei social media da parte di persone anziane e con malattie croniche possa ridurre il rischio di depressione.

E’ noto infatti che l’avanzare dell’età e la comparsa di malattie croniche spesso costringe le persone a trascorrere molto tempo in casa e ad avere pochi contatti con familiari e amici, aumentando così il rischio di una depressione.

La ricerca condotta da Shannon Ang (Università del Michigan) e Tuo Yu Chen (Pensylvania State University) nell’ambito del National Health and Aging Trend Study, ha preso in esame un campione di 3401 anziani over 67, che sono stati osservati nello svolgimento di attività sociali sia strutturate (come partecipare a un evento culturale o a una riunione) che informali (come trascorrere del tempo a casa con amici)

Oltre la metà dei partecipianti ha dichiarato di soffrire di dolore cronico e tra questi solo il 17% ha fatto uso dei social media. I risultati della ricerca hanno evidenziato un tasso di depressione minore, circa il 6%, tra le persone affette da dolore cronico che utilizzano abitualmente i social network, rispetto al 17% di coloro che non li utilizzano.

Sebbene l’impiego dei social network per restare in contatto con amici e familiari possa in parte compensare una vita sociale limitata, non può tuttavia sostituire i benefici di una reale interazione, avverte Ang. Altri esperti, come William Pirl del Dana Faber Cancer Institute di Boston, sottolineano inoltre che non tutti gli anziani rispondono nello stesso modo all’interazione su questi mezzi. Per alcuni di essi infatti, la conoscere la storia di altre persone o di terapie alternative per le malattie di cui soffrono può rappresentare una fonte di ansia.

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