Salute e benessere

Gli esercizi fisici possono aiutare a prevenire le cadute negli anziani

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12 Luglio 2024

Per prevenire le cadute e le fratture che sono comuni negli anziani con il passare degli anni, si può praticare una serie di esercizi adatti. Lo conferma uno studio, realizzato nell’ambito del progetto Walking leaders, un percorso di attività fisica guidata, animazione ludico-culturale, educazione e mantenimento della motricità che nell’anziano è spesso ridotta.

Il protocollo scientifico, sviluppato dall’Università di Palermo, ha mostrato benefici anche sul piano psicologico e cognitivo, anche in soggetti con malattie gravi, come la demenza senile o Alzheimer.

Si ritiene che almeno il 30% degli over 65 anni e il 50% degli over 80 cada almeno una volta all’anno. Circa la metà delle volte la causa è la perdita di equilibrio che nell’anziano è usuale. Nel 20% dei casi può essere indispensabile ricorrere alle cure mediche, mentre nel 10% si verifica una frattura che impone l’ospedalizzazione. 

È evidente, quindi, che la prevenzione può aiutare a diminuire questi rischi. Lo studio condotto dal team e ancora in corso, mostra i benefici di un’attività fisica adatta. In particolare uno dei protocolli prevede una serie di esercizi propriocettivi, cioè che stimolano il sistema neuro-motorio attraverso il controllo del corpo e del suo movimento nello spazio. L’obiettivo è lavorare sull’equilibrio dinamico e statico.

Gli professionisti hanno suggerito una combinazione di esercizi adattati alla condizione di un soggetto anziano e a rischio cadute, da svolgere per un periodo di 12 settimane. Il programma consiste in 45 minuti di attività in gruppo, ai quali si aggiungono altri 100 minuti (un’ora e 40) di movimento individuale alla settimana, per un totale di 36 sessioni (29 ore). 

“I risultati mostrano come un programma di esercizi propriocettivi abbia prodotto miglioramenti significativi rispetto al gruppo di controllo in aree quali mobilità funzionale, resistenza muscoloscheletrica, equilibrio, andatura e rischio di cadute negli anziani istituzionalizzati”, spiega Giuseppe Messina, professore e coordinatore vicario del Master in Posturologia e Biomeccanica dell'Università di Palermo

Il progetto pilota di medicina preventiva, che viene offerto in collaborazione con l’Esercito italiano e altri enti della Regione Siciliana è “esportabile e può essere replicato ovunque in tutta Italia”, afferma Messina.

Ecco alcuni esempi di una serie di esercizi di prevenzione e rafforzamento dell’equilibrio e della muscolatura: superare piccoli ostacoli posti a terra alla stessa distanza; fare piccoli giri con le braccia, in posizione eretta, sia in un senso che nell’altro; alzare e appoggiare alternativamente un piede e poi l’altro su un piano rialzato; camminare per un breve tratto mantenendo in equilibrio sulla testa un libro; alzare e abbassare i piedi sulle punte ripetutamente con l’aiuto di un sostegno.

Se gli esercizi sono importanti per la prevenzione, un supporto arriva anche dalla tecnologia. In particolare, oggi esistono dispositivi che permettono una accurata valutazione della postura delle persone. Presso il laboratorio di Posturologia e Biomeccanica dell’Università di Palermo, infatti, viene fatta una prima anamnesi per avere il quadro della situazione, con follow up successivi realizzati con un sistema di rilevamento tridimensionale chiamato Spine 3D: questo permette di analizzare la colonna vertebrale senza sottoporre i soggetti all’esposizione diretta di raggi potenzialmente dannosi. Funziona, infatti, con camere 3D simili a quelle usate per l’eco-localizzazione dei pipistrelli, con un raggio di luce a infrarossi che rimbalza sulla superficie e il cui ritorno è catturato dal sensore.

Altri strumenti utili sono la Pedana Baropodometrica Freemed, per la valutazione dell’appoggio plantare e della postura; Free Step che permette di esaminare l’appoggio plantare e analizzare biomeccanicamente il movimento degli arti inferiori e la postura, Treadmil, un tapis roulant particolare che analizza le pressioni plantari e Moover Gait, una rete di sensori indossati dal paziente che fornisce un’analisi del movimento completa e puntuale. Il progetto di Palermo ha assegnato 7 borse di studio per laureati in Scienze motorie e Psicologia, che alla fine del percorso avranno seguito oltre 150 anziani.


Per prevenire le cadute e le fratture che sono comuni negli anziani con il passare degli anni, si può praticare una serie di esercizi adatti. Lo conferma uno studio, realizzato nell’ambito del progetto Walking leaders, un percorso di attività fisica guidata, animazione ludico-culturale, educazione e mantenimento della motricità che nell’anziano è spesso ridotta.

Il protocollo scientifico, sviluppato dall’Università di Palermo, ha mostrato benefici anche sul piano psicologico e cognitivo, anche in soggetti con malattie gravi, come la demenza senile o Alzheimer.

Si ritiene che almeno il 30% degli over 65 anni e il 50% degli over 80 cada almeno una volta all’anno. Circa la metà delle volte la causa è la perdita di equilibrio che nell’anziano è usuale. Nel 20% dei casi può essere indispensabile ricorrere alle cure mediche, mentre nel 10% si verifica una frattura che impone l’ospedalizzazione. 

È evidente, quindi, che la prevenzione può aiutare a diminuire questi rischi. Lo studio condotto dal team e ancora in corso, mostra i benefici di un’attività fisica adatta. In particolare uno dei protocolli prevede una serie di esercizi propriocettivi, cioè che stimolano il sistema neuro-motorio attraverso il controllo del corpo e del suo movimento nello spazio. L’obiettivo è lavorare sull’equilibrio dinamico e statico.

Gli professionisti hanno suggerito una combinazione di esercizi adattati alla condizione di un soggetto anziano e a rischio cadute, da svolgere per un periodo di 12 settimane. Il programma consiste in 45 minuti di attività in gruppo, ai quali si aggiungono altri 100 minuti (un’ora e 40) di movimento individuale alla settimana, per un totale di 36 sessioni (29 ore). 

“I risultati mostrano come un programma di esercizi propriocettivi abbia prodotto miglioramenti significativi rispetto al gruppo di controllo in aree quali mobilità funzionale, resistenza muscoloscheletrica, equilibrio, andatura e rischio di cadute negli anziani istituzionalizzati”, spiega Giuseppe Messina, professore e coordinatore vicario del Master in Posturologia e Biomeccanica dell'Università di Palermo

Il progetto pilota di medicina preventiva, che viene offerto in collaborazione con l’Esercito italiano e altri enti della Regione Siciliana è “esportabile e può essere replicato ovunque in tutta Italia”, afferma Messina.

Ecco alcuni esempi di una serie di esercizi di prevenzione e rafforzamento dell’equilibrio e della muscolatura: superare piccoli ostacoli posti a terra alla stessa distanza; fare piccoli giri con le braccia, in posizione eretta, sia in un senso che nell’altro; alzare e appoggiare alternativamente un piede e poi l’altro su un piano rialzato; camminare per un breve tratto mantenendo in equilibrio sulla testa un libro; alzare e abbassare i piedi sulle punte ripetutamente con l’aiuto di un sostegno.

Se gli esercizi sono importanti per la prevenzione, un supporto arriva anche dalla tecnologia. In particolare, oggi esistono dispositivi che permettono una accurata valutazione della postura delle persone. Presso il laboratorio di Posturologia e Biomeccanica dell’Università di Palermo, infatti, viene fatta una prima anamnesi per avere il quadro della situazione, con follow up successivi realizzati con un sistema di rilevamento tridimensionale chiamato Spine 3D: questo permette di analizzare la colonna vertebrale senza sottoporre i soggetti all’esposizione diretta di raggi potenzialmente dannosi. Funziona, infatti, con camere 3D simili a quelle usate per l’eco-localizzazione dei pipistrelli, con un raggio di luce a infrarossi che rimbalza sulla superficie e il cui ritorno è catturato dal sensore.

Altri strumenti utili sono la Pedana Baropodometrica Freemed, per la valutazione dell’appoggio plantare e della postura; Free Step che permette di esaminare l’appoggio plantare e analizzare biomeccanicamente il movimento degli arti inferiori e la postura, Treadmil, un tapis roulant particolare che analizza le pressioni plantari e Moover Gait, una rete di sensori indossati dal paziente che fornisce un’analisi del movimento completa e puntuale. Il progetto di Palermo ha assegnato 7 borse di studio per laureati in Scienze motorie e Psicologia, che alla fine del percorso avranno seguito oltre 150 anziani.