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Disposizioni anticipate di trattamento: come fare DAT, o biotestamento

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8 Maggio 2025

Nel corso della vita, ogni individuo può trovarsi di fronte a situazioni in cui non è in grado di esprimere autonomamente la propria volontà riguardo alle scelte terapeutiche. Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), conosciute anche come testamento biologico, rappresentano uno strumento fondamentale che consente a ciascun individuo di esprimere le proprie preferenze in merito alle cure sanitarie da ricevere, qualora dovesse trovarsi in condizioni di incapacità di decidere. Comprendere appieno cosa sono le DAT e come redigerle è cruciale per garantire il rispetto delle proprie volontà e per prevenire conflitti familiari o difficoltà legali in situazioni delicate: partendo dalla definizione di DAT, approfondiamo in questo articolo tutti i passaggi e le direttive su come fare testamento biologico, fino ad alcuni esempi pratici.

Cosa sono le DAT?

Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sono una dichiarazione legale che consente a ogni individuo individuo, maggiorenne e capace di intendere e di volere, di esprimere in anticipo le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari da ricevere, nel caso in cui si trovasse in una condizione di incapacità di decidere. Queste disposizioni, che fanno parte di una legge che regola la materia, si inseriscono nel contesto del testamento biologico, o biotestamento, un documento che si configura come una forma di autodeterminazione nelle decisioni sanitarie. Le DAT riguardano tutti i trattamenti sanitari, comprese le terapie salvavita, la nutrizione artificiale, e le manovre di rianimazione, e devono essere redatte in forma scritta. Chi redige le DAT può nominare anche un fiduciario, ovvero una persona di fiducia per rappresentare e far rispettare le proprie volontà nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie in caso di sopraggiunta incapacità a comunicare con loro.

Quando sono entrate in vigore le DAT?

Le disposizioni anticipate di trattamento sono state introdotte dalla legge 219/2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Questa legge ha avuto un'importanza fondamentale nell'ambito del biotestamento, stabilendo che ogni cittadino, maggiorenne e capace di intendere e volere, ha il diritto di disporre liberamente della propria salute. In questo modo, le DAT sono diventate uno strumento legale per garantire il diritto alla volontà e all'autodeterminazione anche nei casi in cui la persona non possa più comunicare le proprie scelte.

Testamento biologico cos'è?

Il testamento biologico è il documento con il quale una persona esprime le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari da ricevere, nel caso in cui non sia in grado di prendere decisioni in futuro. Le DAT costituiscono una parte fondamentale di questo documento, che assume un'importanza crescente nella società moderna, dove le tecnologie mediche avanzate consentono di mantenere in vita persone in condizioni critiche, ma solo con il consenso esplicito del paziente.

Testamento biologico costo

In molti casi, la dichiarazione anticipata di trattamento può essere redatta senza costi tramite una visita presso il medico curante o attraverso l'uso di moduli messi a disposizione dalle Regioni. Tuttavia, se si decide di redigere il documento con l'assistenza di un notaio, i costi possono essere più elevati, a seconda della complessità del documento e dei servizi offerti. In ogni caso, l'importanza di avere un testamento biologico ben redatto, che rispetti le normative e le preferenze personali, supera di gran lunga qualsiasi spesa.

Come fare le DAT? 

Redigere le DAT non è un processo complesso, ma richiede attenzione e una buona conoscenza della normativa vigente. Innanzitutto, è bene precisare come le DAT siano esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa. Per redigere le DAT, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali. 

1. Compilazione modulo per le disposizioni anticipate di trattamento

È possibile compilare un modulo standard che può essere richiesto al medico curante, oppure utilizzando i moduli online messi a disposizione dalle Regioni. Il procedimento può avvenire attraverso scrittura privata semplice, consegnandola personalmente presso l'Ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza o presso le strutture sanitarie delle Regioni che hanno regolamentato la raccolta delle DAT. In alternativa, è possibile compilare il modulo recandosi da un notaio con scrittura privata autenticata; per i cittadini italiani all'estero, la consegna deve avvenire personalmente presso gli Uffici consolari italiani. In caso di particolari condizioni fisiche di disabilità, la procedura può avvenire anche attraverso videoregistrazione o con altri dispositivi, alla presenza di due testimoni, e il modulo va consegnato presso uno dei punti sopra citati.

2. Nomina del fiduciario

Nel caso in cui una persona desideri che qualcun altro prenda decisioni in suo nome, può nominare un fiduciario, ovvero una persona di fiducia che avrà il compito di rispettare le volontà espresse nel testamento biologico. La nomina del fiduciario deve essere espressa in modo chiaro nel documento. Il fiduciario può recarsi personalmente allo sportello con il disponente, portando tessera sanitaria e documento d’identità valido, oppure, in alternativa, il disponente può presentare la nomina del fiduciario firmata da quest'ultimo, con copie dei suoi documenti. Se la nomina non è firmata dal fiduciario, il disponente può dichiarare di essere stato autorizzato a fornire i suoi dati; successivamente, il fiduciario dovrà presentarsi allo sportello per formalizzare l’accettazione, portando il codice univoco regionale della DAT, tessera sanitaria e documento d’identità valido. Il fiduciario può rinunciare alla nomina o il disponente può revocarla seguendo le stesse modalità di nomina. 

3. Consegna e deposito delle DAT

Una volta redatto, il documento può essere depositato presso il proprio medico curante, una struttura ospedaliera, un notaio. In alternativa, molte Regioni offrono la possibilità di depositare le DAT anche presso il comune di residenzaInsieme alle proprie disposizioni anticipate di trattamento, occorre presentare al momento del deposito un documento di identità valido, la tessera sanitaria attestante il proprio codice fiscale e un indirizzo mail. Le DAT devono essere rinnovate ogni 5 anni, come stabilito dalla legge, per garantire che le disposizioni restino aggiornate e riflettano le volontà attuali della persona.

Esempi pratici di disposizioni anticipate di trattamento

Le disposizioni anticipate di trattamento possono variare ampiamente a seconda delle preferenze individuali: ogni persona ha il diritto di personalizzare le proprie DAT, rispecchiando così le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, in modo che le proprie volontà siano rispettate in caso di incapacità di esprimere un consenso diretto. Ecco alcuni esempi pratici di ciò che può essere incluso:

  • Rifiuto di trattamenti salvavita: una persona potrebbe esprimere la volontà di rifiutare trattamenti come la ventilazione meccanica o la rianimazione cardiopolmonare in caso di arresto cardiaco, nel caso in cui si trovi in uno stato irreversibile di malattia, preferendo una morte naturale senza interventi invasivi.
  • Nutrizione artificiale e idratazione: alcuni potrebbero scegliere di non essere sottoposti a nutrizione artificiale o idratazione forzata qualora si trovassero in stato vegetativo permanente o in fase terminale, se non in grado di comunicare le proprie scelte.
  • Interventi chirurgici non urgenti: si può decidere di rifiutare interventi chirurgici non urgenti o che non migliorano significativamente la qualità della vita, se in una condizione di malattia avanzata o terminale.
  • Assistenza nelle fasi terminali: è possibile esprimere la volontà di ricevere cure palliative e non trattamenti curativi, per evitare terapie che possano solo prolungare la sofferenza senza migliorare le condizioni di vita.
  • Fermare trattamenti in corso: in alcune situazioni, una persona potrebbe decidere di interrompere trattamenti che non danno più benefici concreti, come i rischi della chemioterapia in fase terminale di cancro, qualora la persona non desideri soffrire ulteriormente.

Conclusione

In conclusione, le disposizioni anticipate di trattamento sono uno strumento fondamentale per tutelare la propria autodeterminazione in ambito sanitario. È importante comprendere come fare un testamento biologico e come redigere correttamente le DAT, affinché le proprie volontà siano rispettate in caso di incapacità di esprimere un consenso. Sebbene possa sembrare un tema complesso, avere una dichiarazione anticipata di trattamento ben strutturata è un passo fondamentale per garantirsi un'assistenza sanitaria conforme alle proprie preferenze.

Nel corso della vita, ogni individuo può trovarsi di fronte a situazioni in cui non è in grado di esprimere autonomamente la propria volontà riguardo alle scelte terapeutiche. Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), conosciute anche come testamento biologico, rappresentano uno strumento fondamentale che consente a ciascun individuo di esprimere le proprie preferenze in merito alle cure sanitarie da ricevere, qualora dovesse trovarsi in condizioni di incapacità di decidere. Comprendere appieno cosa sono le DAT e come redigerle è cruciale per garantire il rispetto delle proprie volontà e per prevenire conflitti familiari o difficoltà legali in situazioni delicate: partendo dalla definizione di DAT, approfondiamo in questo articolo tutti i passaggi e le direttive su come fare testamento biologico, fino ad alcuni esempi pratici.

Cosa sono le DAT?

Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sono una dichiarazione legale che consente a ogni individuo individuo, maggiorenne e capace di intendere e di volere, di esprimere in anticipo le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari da ricevere, nel caso in cui si trovasse in una condizione di incapacità di decidere. Queste disposizioni, che fanno parte di una legge che regola la materia, si inseriscono nel contesto del testamento biologico, o biotestamento, un documento che si configura come una forma di autodeterminazione nelle decisioni sanitarie. Le DAT riguardano tutti i trattamenti sanitari, comprese le terapie salvavita, la nutrizione artificiale, e le manovre di rianimazione, e devono essere redatte in forma scritta. Chi redige le DAT può nominare anche un fiduciario, ovvero una persona di fiducia per rappresentare e far rispettare le proprie volontà nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie in caso di sopraggiunta incapacità a comunicare con loro.

Quando sono entrate in vigore le DAT?

Le disposizioni anticipate di trattamento sono state introdotte dalla legge 219/2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Questa legge ha avuto un'importanza fondamentale nell'ambito del biotestamento, stabilendo che ogni cittadino, maggiorenne e capace di intendere e volere, ha il diritto di disporre liberamente della propria salute. In questo modo, le DAT sono diventate uno strumento legale per garantire il diritto alla volontà e all'autodeterminazione anche nei casi in cui la persona non possa più comunicare le proprie scelte.

Testamento biologico cos'è?

Il testamento biologico è il documento con il quale una persona esprime le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari da ricevere, nel caso in cui non sia in grado di prendere decisioni in futuro. Le DAT costituiscono una parte fondamentale di questo documento, che assume un'importanza crescente nella società moderna, dove le tecnologie mediche avanzate consentono di mantenere in vita persone in condizioni critiche, ma solo con il consenso esplicito del paziente.

Testamento biologico costo

In molti casi, la dichiarazione anticipata di trattamento può essere redatta senza costi tramite una visita presso il medico curante o attraverso l'uso di moduli messi a disposizione dalle Regioni. Tuttavia, se si decide di redigere il documento con l'assistenza di un notaio, i costi possono essere più elevati, a seconda della complessità del documento e dei servizi offerti. In ogni caso, l'importanza di avere un testamento biologico ben redatto, che rispetti le normative e le preferenze personali, supera di gran lunga qualsiasi spesa.

Come fare le DAT? 

Redigere le DAT non è un processo complesso, ma richiede attenzione e una buona conoscenza della normativa vigente. Innanzitutto, è bene precisare come le DAT siano esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa. Per redigere le DAT, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali. 

1. Compilazione modulo per le disposizioni anticipate di trattamento

È possibile compilare un modulo standard che può essere richiesto al medico curante, oppure utilizzando i moduli online messi a disposizione dalle Regioni. Il procedimento può avvenire attraverso scrittura privata semplice, consegnandola personalmente presso l'Ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza o presso le strutture sanitarie delle Regioni che hanno regolamentato la raccolta delle DAT. In alternativa, è possibile compilare il modulo recandosi da un notaio con scrittura privata autenticata; per i cittadini italiani all'estero, la consegna deve avvenire personalmente presso gli Uffici consolari italiani. In caso di particolari condizioni fisiche di disabilità, la procedura può avvenire anche attraverso videoregistrazione o con altri dispositivi, alla presenza di due testimoni, e il modulo va consegnato presso uno dei punti sopra citati.

2. Nomina del fiduciario

Nel caso in cui una persona desideri che qualcun altro prenda decisioni in suo nome, può nominare un fiduciario, ovvero una persona di fiducia che avrà il compito di rispettare le volontà espresse nel testamento biologico. La nomina del fiduciario deve essere espressa in modo chiaro nel documento. Il fiduciario può recarsi personalmente allo sportello con il disponente, portando tessera sanitaria e documento d’identità valido, oppure, in alternativa, il disponente può presentare la nomina del fiduciario firmata da quest'ultimo, con copie dei suoi documenti. Se la nomina non è firmata dal fiduciario, il disponente può dichiarare di essere stato autorizzato a fornire i suoi dati; successivamente, il fiduciario dovrà presentarsi allo sportello per formalizzare l’accettazione, portando il codice univoco regionale della DAT, tessera sanitaria e documento d’identità valido. Il fiduciario può rinunciare alla nomina o il disponente può revocarla seguendo le stesse modalità di nomina. 

3. Consegna e deposito delle DAT

Una volta redatto, il documento può essere depositato presso il proprio medico curante, una struttura ospedaliera, un notaio. In alternativa, molte Regioni offrono la possibilità di depositare le DAT anche presso il comune di residenzaInsieme alle proprie disposizioni anticipate di trattamento, occorre presentare al momento del deposito un documento di identità valido, la tessera sanitaria attestante il proprio codice fiscale e un indirizzo mail. Le DAT devono essere rinnovate ogni 5 anni, come stabilito dalla legge, per garantire che le disposizioni restino aggiornate e riflettano le volontà attuali della persona.

Esempi pratici di disposizioni anticipate di trattamento

Le disposizioni anticipate di trattamento possono variare ampiamente a seconda delle preferenze individuali: ogni persona ha il diritto di personalizzare le proprie DAT, rispecchiando così le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, in modo che le proprie volontà siano rispettate in caso di incapacità di esprimere un consenso diretto. Ecco alcuni esempi pratici di ciò che può essere incluso:

  • Rifiuto di trattamenti salvavita: una persona potrebbe esprimere la volontà di rifiutare trattamenti come la ventilazione meccanica o la rianimazione cardiopolmonare in caso di arresto cardiaco, nel caso in cui si trovi in uno stato irreversibile di malattia, preferendo una morte naturale senza interventi invasivi.
  • Nutrizione artificiale e idratazione: alcuni potrebbero scegliere di non essere sottoposti a nutrizione artificiale o idratazione forzata qualora si trovassero in stato vegetativo permanente o in fase terminale, se non in grado di comunicare le proprie scelte.
  • Interventi chirurgici non urgenti: si può decidere di rifiutare interventi chirurgici non urgenti o che non migliorano significativamente la qualità della vita, se in una condizione di malattia avanzata o terminale.
  • Assistenza nelle fasi terminali: è possibile esprimere la volontà di ricevere cure palliative e non trattamenti curativi, per evitare terapie che possano solo prolungare la sofferenza senza migliorare le condizioni di vita.
  • Fermare trattamenti in corso: in alcune situazioni, una persona potrebbe decidere di interrompere trattamenti che non danno più benefici concreti, come i rischi della chemioterapia in fase terminale di cancro, qualora la persona non desideri soffrire ulteriormente.

Conclusione

In conclusione, le disposizioni anticipate di trattamento sono uno strumento fondamentale per tutelare la propria autodeterminazione in ambito sanitario. È importante comprendere come fare un testamento biologico e come redigere correttamente le DAT, affinché le proprie volontà siano rispettate in caso di incapacità di esprimere un consenso. Sebbene possa sembrare un tema complesso, avere una dichiarazione anticipata di trattamento ben strutturata è un passo fondamentale per garantirsi un'assistenza sanitaria conforme alle proprie preferenze.

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