Salute e benessere

Alzheimer e musei: a Valencia, un progetto combatte la patologia attraverso i bei ricordi

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3 Marzo 2021

Il centro di innovazione Las Naves de València ha presentato i risultati del progetto "Museus per la Salut - Records de Festa al Museu Faller de València", un'esperienza pilota volta a stimolare la memoria a lungo termine dei malati di Alzheimer con diversi ricordi delle Fallas, le feste cittadine tradizionali e di interesse turistico internazionale, dichiarate Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall'Unesco. 

All'interno della mostra, gli organizzatori hanno contribuito con diverse risorse, conoscenze ed esperienze di relazioni interdisciplinari tra i diversi gruppi partecipanti, tutto questo in un lavoro che ha permesso di utilizzare la collezione di ninots - le figure dalle sembianze umane simbolo della festa - e i manifesti del Museo Fallero di Valencia. Alle visite hanno partecipato due gruppi di circa 20 persone in totale e sono stati utilizzati i ninots più rappresentativi delle diverse tappe selezionate, che vanno dagli anni Quaranta all'inizio del XXI secolo. 

Secondo gli organizzatori, l'obiettivo di questa mostra è stato quello di promuovere la memoria delle esperienze personali e aumentare i livelli di benessere nei pazienti affetti da Alzheimer nelle sue fasi iniziali, con un intervento incentrato sulle strategie di reminiscenza, in cui i partecipanti possono relazionarsi alle mostre con un ricordo della propria vita. 

Lo scorso dicembre, il centro di innovazione culturale ha fornito online i risultati del progetto, in cui viene spiegato il processo di valutazione attraverso i partecipanti. I dati hanno riflesso, nel loro complesso, cambiamenti estremamente positivi nello stato emotivo dei selezionati. Un altro dei dati da considerare è stato il livello minimo di difficoltà riflesso dai pazienti stessi durante l'attività. I familiari hanno anche valutato il progetto attraverso un questionario fornito dal team di lavoro del progetto, definito "positivo e raccomandabile", oltre ad essere disponibili a partecipare nuovamente. 

L'iniziativa ha portato allo sviluppo di un protocollo di azione legato all'agevolazione della permanenza delle persone affette da Alzheimer nei musei. Il progetto ha avuto una prospettiva inclusiva alla quale hanno partecipato artisti in pensione delle Fallas, grazie alla collaborazione del Gremio Artesano de Artistas Falleros. 

Da parte sua, il centro di innovazione di Las Naves ha contribuito con la sua esperienza attraverso il progetto "Activa Cultural" e le connessioni con gli enti attraverso "Connecta Cultura" e "Connecta Salut". Il Museo Fallero ha realizzato le guide per le visite guidate adattate, nonché la selezione dei pezzi delle collezioni da visitare, il materiale audiovisivo, le audioguide e le diverse pubblicazioni. D'altra parte, l'AFAV - l'Associazione dei Familiari di Malati di Alzheimer - e il suo centro diurno hanno selezionato i diversi pazienti partecipanti, oltre a condividere le loro precedenti esperienze ad Alicante, presso l'Istituto valenciano di arte moderna e la cattedra di arteterapia e i seminari di musicoterapia presso il Museo del Principe Felipe de València

L'Università di Valencia, attraverso il personale docente e di ricerca del gruppo di ricerca LabPsiTec, ha contribuito con le proprie conoscenze sulla promozione del benessere e dell'invecchiamento attivo e sano, proponendo la metodologia e la procedura per lo sviluppo, la misurazione e la valutazione del progetto. 

Un'esperienza ispirata al progetto valenciano è stata da poco promossa in Nuova Zelanda: si tratta di una passeggiata guidata per persone con demenza, attraverso il Puke Ariki Museum e il Tawhiti Museum, dopo un contatto tra il team interdisciplinare valenciano e un ricercatore neozelandese. 
E se la forza di una bella idea è arrivata fino al lontano emisfero australe, la speranza è che anche le realtà museali italiane prendano spunto da questo interessante progetto, coinvolgendo magari le case di riposo e le strutture specializzate in cui sono presenti nuclei Alzheimer, specifici per persone affette da forme di demenza. 


Il centro di innovazione Las Naves de València ha presentato i risultati del progetto "Museus per la Salut - Records de Festa al Museu Faller de València", un'esperienza pilota volta a stimolare la memoria a lungo termine dei malati di Alzheimer con diversi ricordi delle Fallas, le feste cittadine tradizionali e di interesse turistico internazionale, dichiarate Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall'Unesco. 

All'interno della mostra, gli organizzatori hanno contribuito con diverse risorse, conoscenze ed esperienze di relazioni interdisciplinari tra i diversi gruppi partecipanti, tutto questo in un lavoro che ha permesso di utilizzare la collezione di ninots - le figure dalle sembianze umane simbolo della festa - e i manifesti del Museo Fallero di Valencia. Alle visite hanno partecipato due gruppi di circa 20 persone in totale e sono stati utilizzati i ninots più rappresentativi delle diverse tappe selezionate, che vanno dagli anni Quaranta all'inizio del XXI secolo. 

Secondo gli organizzatori, l'obiettivo di questa mostra è stato quello di promuovere la memoria delle esperienze personali e aumentare i livelli di benessere nei pazienti affetti da Alzheimer nelle sue fasi iniziali, con un intervento incentrato sulle strategie di reminiscenza, in cui i partecipanti possono relazionarsi alle mostre con un ricordo della propria vita. 

Lo scorso dicembre, il centro di innovazione culturale ha fornito online i risultati del progetto, in cui viene spiegato il processo di valutazione attraverso i partecipanti. I dati hanno riflesso, nel loro complesso, cambiamenti estremamente positivi nello stato emotivo dei selezionati. Un altro dei dati da considerare è stato il livello minimo di difficoltà riflesso dai pazienti stessi durante l'attività. I familiari hanno anche valutato il progetto attraverso un questionario fornito dal team di lavoro del progetto, definito "positivo e raccomandabile", oltre ad essere disponibili a partecipare nuovamente. 

L'iniziativa ha portato allo sviluppo di un protocollo di azione legato all'agevolazione della permanenza delle persone affette da Alzheimer nei musei. Il progetto ha avuto una prospettiva inclusiva alla quale hanno partecipato artisti in pensione delle Fallas, grazie alla collaborazione del Gremio Artesano de Artistas Falleros. 

Da parte sua, il centro di innovazione di Las Naves ha contribuito con la sua esperienza attraverso il progetto "Activa Cultural" e le connessioni con gli enti attraverso "Connecta Cultura" e "Connecta Salut". Il Museo Fallero ha realizzato le guide per le visite guidate adattate, nonché la selezione dei pezzi delle collezioni da visitare, il materiale audiovisivo, le audioguide e le diverse pubblicazioni. D'altra parte, l'AFAV - l'Associazione dei Familiari di Malati di Alzheimer - e il suo centro diurno hanno selezionato i diversi pazienti partecipanti, oltre a condividere le loro precedenti esperienze ad Alicante, presso l'Istituto valenciano di arte moderna e la cattedra di arteterapia e i seminari di musicoterapia presso il Museo del Principe Felipe de València

L'Università di Valencia, attraverso il personale docente e di ricerca del gruppo di ricerca LabPsiTec, ha contribuito con le proprie conoscenze sulla promozione del benessere e dell'invecchiamento attivo e sano, proponendo la metodologia e la procedura per lo sviluppo, la misurazione e la valutazione del progetto. 

Un'esperienza ispirata al progetto valenciano è stata da poco promossa in Nuova Zelanda: si tratta di una passeggiata guidata per persone con demenza, attraverso il Puke Ariki Museum e il Tawhiti Museum, dopo un contatto tra il team interdisciplinare valenciano e un ricercatore neozelandese. 
E se la forza di una bella idea è arrivata fino al lontano emisfero australe, la speranza è che anche le realtà museali italiane prendano spunto da questo interessante progetto, coinvolgendo magari le case di riposo e le strutture specializzate in cui sono presenti nuclei Alzheimer, specifici per persone affette da forme di demenza. 

Case di riposo, rsa e case famiglia