






Alzheimer in Lab a Brescia per il progetto spezza l'indifferenza di Korian.


Verrà presentato il 10 Maggio a Brescia alla Residenza Vittoria di Korian Italia il progetto "Alzheimer in Lab”, primo laboratorio itinerante ad offrire un percorso multisensoriale a chi voglia vivere la realtà in prima persona attraverso gli occhi delle persone affette dalla malattia.
All’inaugurazione ufficiale del progetto, nato da un’idea di Ivo Cilesi, Consulente Terapie Non Farmacologiche di Korian Italia e sviluppato con la consulenza scientifica del Professor Marco Trabucchi, Direttore Scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia. Durante l'evento interverranno Giulio Gallera e Fabio Rolfi, Assessore al Welfare e Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia.
Il "viaggio interattivo" si svilupperà attraverso diversi spazi, ideati e allestiti per consentire ai visitatori di sperimentare davvero tutte le alterazioni sensoriali indotte dalla malattia di Alzheimer.
“Questo laboratorio itinerante, unico nel suo genere, è un’iniziativa che mira a riaccendere i riflettori sull’importanza della ricerca e della prevenzione della malattia ed è destinata ad avere un forte impatto nell’informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica”, ha commentato Mariuccia Rossini, Amministratore Delegato e Presidente di Korian Italia.
Un percorso “ad hoc” per un coinvolgimento davvero immersivo. Durante il percorso i visitatori verranno coinvolti da esperienze emozionali, sensoriali e didattico-educative di forte impatto, che li porteranno a riflettere sulla realtà percepita dalla persona affetta da Alzheimer. Nella stanza proiezione, ad esempio, il visitatore verrà accolto da una voce narrante che racconterà, attraverso una lettera a una persona cara, la preoccupazione di un malato al quale è appena stata diagnosticato il morbo di Alzheimer.
Nella stanza dei suoni, in un ambiente completamente buio, verranno diffuse voci che esprimeranno lo stato confusionale e il disorientamento del malato di Alzheimer, ponendo, ad esempio, domande quali: “dove sono”, “chi sei”, “chi è allo specchio”. Infine, la mostra comprenderà anche un’area dedicata all’approfondimento dei temi trattati, che coinvolgerà i visitatori in modo immersivo grazie al cortometraggio del regista M. Calvise dal titolo “Non temere”, un titolo che esprime le condizioni di chi è colpito dalla demenza, ma riceve il supporto adeguato per lenire le sue sofferenze.
La particolarità di questo percorso sta nella possibilità per i visitatori di visitare le stanze rappresentate sia con arredi comuni, che con arredi terapeutici: l’obiettivo del laboratorio è quello, cioè, di far capire come, con piccoli accorgimenti all’interno delle mura domestiche come di una casa di riposo, si possa migliorare la qualità di vita del malato.
Un progetto interessante che ricorda il dialogo al buio (dove le esperienze sensoriali sono legate alla cecità) parte del più ampio Spezza l'indifferenza, un viaggio dentro la malattia invisibile. Progetto nato per sensibilizzare sulla malattia di Alzheimer.
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