Salute e benessere

Alzheimer: il 61% dei caregiver presenta sintomi depressivi nel momento della diagnosi

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4 Novembre 2022

Prendersi cura di un familiare che necessita di cure speciali non è un compito facile. Diversi studi dimostrano, infatti, che prendersi cura di una persona affetta da demenza, e più in particolare dal morbo di Alzheimer, espone il caregiver a livelli molto elevati di stress emotivo, che possono portare a maggiori possibilità di sviluppare ansia e depressione. Uno studio dell'Università della Finlandia Orientale è l'ultimo a evidenziare questa tendenza: è stato riscontrato che, nel 61,5% dei casi, i sintomi depressivi compaiono al momento della diagnosi e in un terzo dei casi peggiorano nel corso degli anni.

L'ipotesi evidenziata è che vi sia la presenza di cause pregresse alla base della depressione del caregiver familiare. I risultati dello studio sono stati descritti nella rivista Clinical Gerontologist e richiamano l'attenzione sull'importanza delle cure che i familiari dei malati di Alzheimer devono avere per proteggere la propria salute mentale.

Lo studio 


Lo studio ha coinvolto 226 caregiver che sono stati seguiti per 5 anni. Comprendendo i sintomi depressivi rivendicati dai familiari, il team di ricerca ha concluso che il disagio dei caregiver non è necessariamente associato alle capacità funzionali del malato di Alzheimer o alla gravità della malattia. Spesso, sottolineano gli autori, i caregiver arrivavano alla diagnosi del malato di Alzheimer già presentando sintomi depressivi, probabilmente causati da fattori esterni e dall'esperienza di vita. Nei 5 anni dello studio, in un terzo dei caregiver, i sintomi depressivi sono aumentati, principalmente tra tre e cinque anni dopo la diagnosi. 

"I risultati supportano l'idea che sia possibile identificare tempestivamente i caregiver familiari più a rischio, mettendo in modo un sistema di valutazione e monitoraggio costante che permetta di salvaguardare la loro salute", ha concluso Tarja Valimaki, prima firmataria dello studio.


Prendersi cura di un familiare che necessita di cure speciali non è un compito facile. Diversi studi dimostrano, infatti, che prendersi cura di una persona affetta da demenza, e più in particolare dal morbo di Alzheimer, espone il caregiver a livelli molto elevati di stress emotivo, che possono portare a maggiori possibilità di sviluppare ansia e depressione. Uno studio dell'Università della Finlandia Orientale è l'ultimo a evidenziare questa tendenza: è stato riscontrato che, nel 61,5% dei casi, i sintomi depressivi compaiono al momento della diagnosi e in un terzo dei casi peggiorano nel corso degli anni.

L'ipotesi evidenziata è che vi sia la presenza di cause pregresse alla base della depressione del caregiver familiare. I risultati dello studio sono stati descritti nella rivista Clinical Gerontologist e richiamano l'attenzione sull'importanza delle cure che i familiari dei malati di Alzheimer devono avere per proteggere la propria salute mentale.

Lo studio 


Lo studio ha coinvolto 226 caregiver che sono stati seguiti per 5 anni. Comprendendo i sintomi depressivi rivendicati dai familiari, il team di ricerca ha concluso che il disagio dei caregiver non è necessariamente associato alle capacità funzionali del malato di Alzheimer o alla gravità della malattia. Spesso, sottolineano gli autori, i caregiver arrivavano alla diagnosi del malato di Alzheimer già presentando sintomi depressivi, probabilmente causati da fattori esterni e dall'esperienza di vita. Nei 5 anni dello studio, in un terzo dei caregiver, i sintomi depressivi sono aumentati, principalmente tra tre e cinque anni dopo la diagnosi. 

"I risultati supportano l'idea che sia possibile identificare tempestivamente i caregiver familiari più a rischio, mettendo in modo un sistema di valutazione e monitoraggio costante che permetta di salvaguardare la loro salute", ha concluso Tarja Valimaki, prima firmataria dello studio.

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