Salute e benessere

Vaccino cinese CoronaVac: il Brasile vaccina un'intera città per un esperimento globale

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28 Aprile 2021

Serrana è una cittadina di 45.000 abitanti dell'interno dello stato di San Paolo, Brasile. In seguito al primo focolaio occorso in una Casa di Riposo per anziani, la località è stata, in percentuale, tra le più colpite nel paese sudamericano dalla prima ondata del Covid-19: il cinque per cento della popolazione locale ha infatti contratto il virus. I 30.000 adulti di età superiore ai 18 anni, e che non soffrono di patologie che potrebbero presentare dei rischi aggiuntivi, sono stati invitati a ricevere il vaccino cinese Coronavac: un vero e proprio esperimento di vaccinazione collettiva a cui si è dato il nome di Progetto S (Progetto Serrana), e che potrebbe segnare una svolta nella ricerca sul coronavirus.

Oltre ad essere stata gravemente colpita dalla prima ondata, Serrana è stata scelta perché "ha dimensioni facili da gestire, le autorità locali hanno fornito sostegno incondizionato al progetto e la gente del posto lo ha sostenuto", ha spiegato Ricardo Palacios, direttore della ricerca clinica presso l'Instituto Butantan.
Il Progetto S è iniziato il 17 febbraio: tuttavia, la riuscita della campagna si potrà valutare solo due settimane dopo che i cittadini avranno ricevuto la seconda dose, quindi si stima che i primi risultati di questo esperimento non saranno noti fino a metà maggio. 

Un eventuale riscontro positivo del Progetto S sarebbe un'ottima notizia per la battaglia contro il Covid-19 a livello globale, e per il vaccino cinese Coronavac, che ha rilevato un tasso di protezione del 50% 14 giorni dopo la prima dose. L'efficacia del vaccino proveniente dal Sol Levante è dunque assai inferiore ai risultati dei vaccini a mRNA di aziende come Pfizer, BioNTech e Moderna, che hanno dimostrato di prevenire circa il 94% delle infezioni. Tuttavia, coloro che hanno ricevuto l'iniezione CoronaVac, in una piccolissima percentuale ha sviluppato la malattia di forma grave.
Per ulteriori riscontri sul CoronaVac e sulla sua efficacia, non c'è che da aspettare i riscontri del Progetto Serrana.

Serrana è una cittadina di 45.000 abitanti dell'interno dello stato di San Paolo, Brasile. In seguito al primo focolaio occorso in una Casa di Riposo per anziani, la località è stata, in percentuale, tra le più colpite nel paese sudamericano dalla prima ondata del Covid-19: il cinque per cento della popolazione locale ha infatti contratto il virus. I 30.000 adulti di età superiore ai 18 anni, e che non soffrono di patologie che potrebbero presentare dei rischi aggiuntivi, sono stati invitati a ricevere il vaccino cinese Coronavac: un vero e proprio esperimento di vaccinazione collettiva a cui si è dato il nome di Progetto S (Progetto Serrana), e che potrebbe segnare una svolta nella ricerca sul coronavirus.

Oltre ad essere stata gravemente colpita dalla prima ondata, Serrana è stata scelta perché "ha dimensioni facili da gestire, le autorità locali hanno fornito sostegno incondizionato al progetto e la gente del posto lo ha sostenuto", ha spiegato Ricardo Palacios, direttore della ricerca clinica presso l'Instituto Butantan.
Il Progetto S è iniziato il 17 febbraio: tuttavia, la riuscita della campagna si potrà valutare solo due settimane dopo che i cittadini avranno ricevuto la seconda dose, quindi si stima che i primi risultati di questo esperimento non saranno noti fino a metà maggio. 

Un eventuale riscontro positivo del Progetto S sarebbe un'ottima notizia per la battaglia contro il Covid-19 a livello globale, e per il vaccino cinese Coronavac, che ha rilevato un tasso di protezione del 50% 14 giorni dopo la prima dose. L'efficacia del vaccino proveniente dal Sol Levante è dunque assai inferiore ai risultati dei vaccini a mRNA di aziende come Pfizer, BioNTech e Moderna, che hanno dimostrato di prevenire circa il 94% delle infezioni. Tuttavia, coloro che hanno ricevuto l'iniezione CoronaVac, in una piccolissima percentuale ha sviluppato la malattia di forma grave.
Per ulteriori riscontri sul CoronaVac e sulla sua efficacia, non c'è che da aspettare i riscontri del Progetto Serrana.

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