Salute e benessere

Troppe medicine agli anziani. Una su quattro è inutile

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8 Novembre 2017

Le liste dei farmaci assunti quotidianamente dagli over 65 talvolta fanno sgranare gli occhi persino ai farmacisti. Spesso i figli o familiari che seguono gli anziani, badanti o infermieri delle case di riposo si chiedono se questi farmaci siano davvero tutti utili. La risposta è no e arriva dal Simi (Società Italiana di Medicina Interna).

Gli esperti, in occasione del Congresso Nazionale, hanno evidenziato che l’aumento del numero di medicinali prescritti agli anziani arriva di frequente dopo un ricovero ospedaliero. Il momento del ricovero dovrebbe prevedere una revisione dei farmaci assunti dal paziente alla luce dello stato di salute riscontrato, invece è spesso l’occasione per prescrivere farmaci aggiuntivi. Secondo i medici del Simi alcuni farmaci non solo risultano inutili ma aumentano il rischio di reazioni avverse e un peggioramento dello stato di salute dell’anziano, costretto a ricorrere a visite specialistiche.

Dal Congresso, in collaborazione con il Policlinico e l’Istituto Mario Negri di Milano, e con il Policlinico di Bari, parte quindi un progetto per eliminare i farmaci in eccesso assunti dagli over 65. L’idea è fornire un ausilio a medici e pazienti, un software innovativo chiamato INTERcheck, che sarebbe in grado di diminuire la probabilità di assumere farmaci inutili, che passerebbe dal 42 al 12%, e di limitare il rischio di interazioni con altri medicinali (dal 59 al 33%). Questo sopporto tecnologico, studiato dai ricercatori dell’Istituto Mario Negri, è il cuore del progetto De Prescribing, che coinvolgerà medici generici e geriatri ospedalieri, con l’obiettivo di ridurre i farmaci in eccesso, i costi sanitari e il numero di ricoveri e accessi al pronto soccorso.

Le liste dei farmaci assunti quotidianamente dagli over 65 talvolta fanno sgranare gli occhi persino ai farmacisti. Spesso i figli o familiari che seguono gli anziani, badanti o infermieri delle case di riposo si chiedono se questi farmaci siano davvero tutti utili. La risposta è no e arriva dal Simi (Società Italiana di Medicina Interna).

Gli esperti, in occasione del Congresso Nazionale, hanno evidenziato che l’aumento del numero di medicinali prescritti agli anziani arriva di frequente dopo un ricovero ospedaliero. Il momento del ricovero dovrebbe prevedere una revisione dei farmaci assunti dal paziente alla luce dello stato di salute riscontrato, invece è spesso l’occasione per prescrivere farmaci aggiuntivi. Secondo i medici del Simi alcuni farmaci non solo risultano inutili ma aumentano il rischio di reazioni avverse e un peggioramento dello stato di salute dell’anziano, costretto a ricorrere a visite specialistiche.

Dal Congresso, in collaborazione con il Policlinico e l’Istituto Mario Negri di Milano, e con il Policlinico di Bari, parte quindi un progetto per eliminare i farmaci in eccesso assunti dagli over 65. L’idea è fornire un ausilio a medici e pazienti, un software innovativo chiamato INTERcheck, che sarebbe in grado di diminuire la probabilità di assumere farmaci inutili, che passerebbe dal 42 al 12%, e di limitare il rischio di interazioni con altri medicinali (dal 59 al 33%). Questo sopporto tecnologico, studiato dai ricercatori dell’Istituto Mario Negri, è il cuore del progetto De Prescribing, che coinvolgerà medici generici e geriatri ospedalieri, con l’obiettivo di ridurre i farmaci in eccesso, i costi sanitari e il numero di ricoveri e accessi al pronto soccorso.

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