Costume e Società

Smart Bin: a Verona, anche nelle case di riposo la raccolta di pannolini usati

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26 Aprile 2021

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegando in Senato l’urgenza di implementare le politiche ambientali, ha dichiarato: "Per il rilancio dell’Italia è necessario superare modelli economico produttivi incapaci di perseguire l’innovazione e le sfide ambientali".
Le Case di Riposo e le RSA non fanno eccezione: la sfida, anche per queste istituzioni, è innovarsi al fine di diminuire l'impatto ambientale. Impatto che, a causa dell'emergenza Covid, si è impennato drasticamente. Mascherine monouso, guanti in nitrile, e tutti gli altri dispositivi di protezione individuale - seppur necessari per impedire il contagio - hanno infatti contribuito ad aumentare il "rosso" nel saldo ambientale di tutte le strutture dedicate agli anziani.

Fortunatamente, ci sono anche esempi virtuosi di chi - prima delle solenni parole del nostro Premier - già sta facendo qualcosa per diminuire l'impatto ambientale. A Verona, il Comune in partnership con Pampers, Amia, FaterSmart ed Esselunga, ha lanciato lo scorso anno un progetto pilota unico nel nostro Paese: un’attività di recupero appositamente dedicata ai pannolini usati.
Questi ultimi, sono raccolti in appositi contenitori - detti Smart Bin, che è anche il nome del progetto - e confluiscono a Lovadina di Spresiano in provincia di Treviso, ove si ubica il primo stabilimento al mondo che permette il totale recupero dei materiali in cui i pannolini sono realizzati.

Da materiale di scarto inutilizzabile - che finiva direttamente nei rifiuti indifferenziati - i pannolini divengono invece una risorsa per l'approvvigionamento di cellulosa, plastica e polimero super assorbente.
Inizialmente, i primi Smart Bin sono stati posizionati all’esterno di quattro asili nido del Comune di Verona. Ad un anno esatto dall'inizio del progetto, Amia - l'azienda che gestisce i servizi di igiene urbana nel territorio di Verona - ha annunciato che si farà carico del recupero differenziato dei pannolini anche in alcuni istituti di assistenza per anziani del capoluogo veneto.
L’iniziativa è stata presentata la scorsa settimana presso l’Istituto Villa Monga, una delle strutture gestite dall’Ente comunale Istituto Assistenza Anziani, presieduto da Alessandro Cappiotti: gli altri istituti coinvolti sono la Casa di riposo Sorelle della Misericordia a San Michele Extra, l’istituto Villa Monga a Borgo Trento e le due residenze per anziani della Pia Opera Ciccarelli di piazzale Scuro e Casa Serena in via Unità d’Italia.

Oltre a Alessandro Cappiotti, al lancio del progetto presenziavano anche il direttore di Amia Bruno Tacchella, l’assessore all’Ambiente del Comune di Verona Ilaria Segala, la direttrice della Pia Opera Ciccarelli Elisabetta Elio e Orsola Bolognani, responsabile del progetto ideato da FaterSmart.
Intervistato dal quotidiano online Daily, Alessandro Cappiotti ha spiegato: "Ringrazio sia il Comune di Verona, sia il Presidente Tacchella per averci coinvolto in questo importante progetto. Il rifiuto legato ai prodotti per l’incontinenza interessa circa il 70% del totale di quanto destiniamo alla discarica e quindi, auspichiamo che dopo la sperimentazione avviata in questi giorni presso il Centro Servizi Al Parco, l’iniziativa possa essere estesa anche alle altre nostre strutture cittadine. Per l’IAA è imprescindibile l’attenzione che dobbiamo rivolgere nel limitare il più possibile l’inquinamento e nell’incentivare uno sviluppo sostenibile".


Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegando in Senato l’urgenza di implementare le politiche ambientali, ha dichiarato: "Per il rilancio dell’Italia è necessario superare modelli economico produttivi incapaci di perseguire l’innovazione e le sfide ambientali".
Le Case di Riposo e le RSA non fanno eccezione: la sfida, anche per queste istituzioni, è innovarsi al fine di diminuire l'impatto ambientale. Impatto che, a causa dell'emergenza Covid, si è impennato drasticamente. Mascherine monouso, guanti in nitrile, e tutti gli altri dispositivi di protezione individuale - seppur necessari per impedire il contagio - hanno infatti contribuito ad aumentare il "rosso" nel saldo ambientale di tutte le strutture dedicate agli anziani.

Fortunatamente, ci sono anche esempi virtuosi di chi - prima delle solenni parole del nostro Premier - già sta facendo qualcosa per diminuire l'impatto ambientale. A Verona, il Comune in partnership con Pampers, Amia, FaterSmart ed Esselunga, ha lanciato lo scorso anno un progetto pilota unico nel nostro Paese: un’attività di recupero appositamente dedicata ai pannolini usati.
Questi ultimi, sono raccolti in appositi contenitori - detti Smart Bin, che è anche il nome del progetto - e confluiscono a Lovadina di Spresiano in provincia di Treviso, ove si ubica il primo stabilimento al mondo che permette il totale recupero dei materiali in cui i pannolini sono realizzati.

Da materiale di scarto inutilizzabile - che finiva direttamente nei rifiuti indifferenziati - i pannolini divengono invece una risorsa per l'approvvigionamento di cellulosa, plastica e polimero super assorbente.
Inizialmente, i primi Smart Bin sono stati posizionati all’esterno di quattro asili nido del Comune di Verona. Ad un anno esatto dall'inizio del progetto, Amia - l'azienda che gestisce i servizi di igiene urbana nel territorio di Verona - ha annunciato che si farà carico del recupero differenziato dei pannolini anche in alcuni istituti di assistenza per anziani del capoluogo veneto.
L’iniziativa è stata presentata la scorsa settimana presso l’Istituto Villa Monga, una delle strutture gestite dall’Ente comunale Istituto Assistenza Anziani, presieduto da Alessandro Cappiotti: gli altri istituti coinvolti sono la Casa di riposo Sorelle della Misericordia a San Michele Extra, l’istituto Villa Monga a Borgo Trento e le due residenze per anziani della Pia Opera Ciccarelli di piazzale Scuro e Casa Serena in via Unità d’Italia.

Oltre a Alessandro Cappiotti, al lancio del progetto presenziavano anche il direttore di Amia Bruno Tacchella, l’assessore all’Ambiente del Comune di Verona Ilaria Segala, la direttrice della Pia Opera Ciccarelli Elisabetta Elio e Orsola Bolognani, responsabile del progetto ideato da FaterSmart.
Intervistato dal quotidiano online Daily, Alessandro Cappiotti ha spiegato: "Ringrazio sia il Comune di Verona, sia il Presidente Tacchella per averci coinvolto in questo importante progetto. Il rifiuto legato ai prodotti per l’incontinenza interessa circa il 70% del totale di quanto destiniamo alla discarica e quindi, auspichiamo che dopo la sperimentazione avviata in questi giorni presso il Centro Servizi Al Parco, l’iniziativa possa essere estesa anche alle altre nostre strutture cittadine. Per l’IAA è imprescindibile l’attenzione che dobbiamo rivolgere nel limitare il più possibile l’inquinamento e nell’incentivare uno sviluppo sostenibile".