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Silver economy: invecchiare bene è possibile

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17 Febbraio 2017
Nel 2050 gli anziani over 60 supereranno i neonati. Questa è solo una delle previsioni emerse dai dati riportati durante l’incontro “Invecchiamento in salute e silver economy” organizzato in Senato dall’Intergruppo parlamentare per l’Invecchiamento attivo.
 
I coordinatori Lucio Romano e Vittoria D’Incecco hanno chiaramente parlato della necessità di una legge quadro che prenda in considerazione la tematica della terza età con una concezione nuova e diversa da quella che vede l’anziano in una condizione di fragilità e marginalità. L’esperienza e le competenze accumulate durante una vita possono essere un grande apporto e una ricchezza per il futuro di tutta la società.

A sostenere la tesi secondo cui invecchiamento non è sinonimo di improduttività l’economista e deputato Carlo Dell’Aringa riporta un dato Istat che ha registrato un aumento, nell’ultimo anno, proprio delle assunzioni degli ultracinquantenni: un aumento di 410mila nuovi assunti a fronte di un calo, per i giovani neoassunti, di 150mila posti di lavoro. Affidabilità, competenza, senso di identità aziendale, secondo il deputato, sono alcune delle caratteristiche che portano i datori di lavoro a scegliere di assumere lavoratori over 50. 

Insieme al tema invecchiamento non poteva mancare quello della salute. L’attenzione, secondo Vittoria D’Incecco, deve essere primariamente posta al concetto di prevenzione. Ormai sono innumerevoli gli studi che provano i benefici dell’attività fisica, in particolare per diminuire l’incidenza delle patologie cardiovascolari e neurodegenerative, come ictus, infarto, Alzheimer e che le attività che mantengono il cervello allenato migliorano la qualità della vita anche delle persone che risiedono in case di riposo ed RSA 

Se l'età media della popolazione continua a salire lo stato deve occuparsi delle persone anziane provando a migliorarne la qualità della vita, senza dimenticarsi che se non nascono più bambini forse anche le politiche sociali vanno riviste...

Nel 2050 gli anziani over 60 supereranno i neonati. Questa è solo una delle previsioni emerse dai dati riportati durante l’incontro “Invecchiamento in salute e silver economy” organizzato in Senato dall’Intergruppo parlamentare per l’Invecchiamento attivo.
 
I coordinatori Lucio Romano e Vittoria D’Incecco hanno chiaramente parlato della necessità di una legge quadro che prenda in considerazione la tematica della terza età con una concezione nuova e diversa da quella che vede l’anziano in una condizione di fragilità e marginalità. L’esperienza e le competenze accumulate durante una vita possono essere un grande apporto e una ricchezza per il futuro di tutta la società.

A sostenere la tesi secondo cui invecchiamento non è sinonimo di improduttività l’economista e deputato Carlo Dell’Aringa riporta un dato Istat che ha registrato un aumento, nell’ultimo anno, proprio delle assunzioni degli ultracinquantenni: un aumento di 410mila nuovi assunti a fronte di un calo, per i giovani neoassunti, di 150mila posti di lavoro. Affidabilità, competenza, senso di identità aziendale, secondo il deputato, sono alcune delle caratteristiche che portano i datori di lavoro a scegliere di assumere lavoratori over 50. 

Insieme al tema invecchiamento non poteva mancare quello della salute. L’attenzione, secondo Vittoria D’Incecco, deve essere primariamente posta al concetto di prevenzione. Ormai sono innumerevoli gli studi che provano i benefici dell’attività fisica, in particolare per diminuire l’incidenza delle patologie cardiovascolari e neurodegenerative, come ictus, infarto, Alzheimer e che le attività che mantengono il cervello allenato migliorano la qualità della vita anche delle persone che risiedono in case di riposo ed RSA 

Se l'età media della popolazione continua a salire lo stato deve occuparsi delle persone anziane provando a migliorarne la qualità della vita, senza dimenticarsi che se non nascono più bambini forse anche le politiche sociali vanno riviste...

Case di riposo, rsa e case famiglia