Costume e Società

Pet therapy: asini e anziani in casa di riposo

23 Ottobre 2017

Occhi grandi, orecchie lunghe, docile e dal manto morbido. L’asino è un animale che ispira tenerezza e rassicura. Sono queste le caratteristiche che hanno portato la cooperativa Eureka di San Donato, provincia di Milano, a pensare e ideare un progetto con gli animali, da loro allevati nella cascina Cappuccina di Melegnano. 

Il progetto sperimentale è partito a Luglio di quest'anno nella storica casa di riposo di Milano Pio Albergo Trivulzio, dove gli anziani colpiti da Alzheimer, demenze e altre malattie neuro-degenerative possono sperimentare un contatto con i simpatici animali.

Molte persone anziane affette da patologie che colpiscono il cervello e il sistema nervoso col tempo perdono la capacità di comunicare verbalmente e via via anche il contatto con la realtà circostante e le persone vicine. 

Un animale come l’asino, docile, tenero e di una stazza che non può essere ignorata è particolarmente adatto all’interazione con un anziano malato. Il contatto con l’animale di solito risveglia nei pazienti sentimenti di tenerezza ed empatia, che aprono la strada verso una tipologia di comunicazione non verbale e un nuovo modo di interagire con l’esterno.

Sono ormai molti i progetti di cura non farmacologica che sotto il nome di pet therapy prevedono l'utilizzo di animali come "terapisti" al fianco di veri professionisti per portare sollievo e diversione agli anziani.

Occhi grandi, orecchie lunghe, docile e dal manto morbido. L’asino è un animale che ispira tenerezza e rassicura. Sono queste le caratteristiche che hanno portato la cooperativa Eureka di San Donato, provincia di Milano, a pensare e ideare un progetto con gli animali, da loro allevati nella cascina Cappuccina di Melegnano. 

Il progetto sperimentale è partito a Luglio di quest'anno nella storica casa di riposo di Milano Pio Albergo Trivulzio, dove gli anziani colpiti da Alzheimer, demenze e altre malattie neuro-degenerative possono sperimentare un contatto con i simpatici animali.

Molte persone anziane affette da patologie che colpiscono il cervello e il sistema nervoso col tempo perdono la capacità di comunicare verbalmente e via via anche il contatto con la realtà circostante e le persone vicine. 

Un animale come l’asino, docile, tenero e di una stazza che non può essere ignorata è particolarmente adatto all’interazione con un anziano malato. Il contatto con l’animale di solito risveglia nei pazienti sentimenti di tenerezza ed empatia, che aprono la strada verso una tipologia di comunicazione non verbale e un nuovo modo di interagire con l’esterno.

Sono ormai molti i progetti di cura non farmacologica che sotto il nome di pet therapy prevedono l'utilizzo di animali come "terapisti" al fianco di veri professionisti per portare sollievo e diversione agli anziani.

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