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Parkinson: gli ultrasuoni mirati possono ridurre i sintomi

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13 Gennaio 2021

Secondo una nuova ricerca dell'Università della Virginia Health System (UVA), gli ultrasuoni focalizzati potrebbero essere in grado di aiutare ad alleviare i sintomi per quei i pazienti che sono colpiti dal morbo di Parkinson asimmetrico, ovvero che riscontrano sintomi prevalentemente da un lato del loro corpo. 

Per i pazienti che non rispondono bene ai farmaci, e che non hanno la possibilità di sottoporsi a chirurgia cerebrale tradizionale, gli ultrasuoni focalizzati, creando lesioni terapeutiche nelle strutture del cervello profondo, possono essere una buona opzione giacché colpiscono il nucleo subtalamico, l'obiettivo di stimolazione per il trattamento delle caratteristiche motorie associate al Parkinson.

Come ha spiegato il ricercatore Jeff Elias, neurochirurgo presso UVA Health, "Questa piccola regione del cervello, il nucleo subtalamico, ha un effetto molto forte e potente sui sintomi parkinsoniani quando l'abbiamo presa di mira con un’energia ultrasonica mirata e precisa. La chiave per l'adozione definitiva di questa nuova procedura saranno ulteriori perfezionamenti della tecnologia per garantire affidabilità e sicurezza".

Per testare l'efficacia della tecnologia e della procedura, il team di Elias ha arruolato per lo studio 40 pazienti con malattia di Parkinson chiaramente asimmetrica che non era completamente controllata dai farmaci e che non erano idonei per la chirurgia di stimolazione cerebrale profonda. Hanno assegnato in modo casuale il gruppo - con un rapporto di 2 a 1 - a sottoporsi a subtalamotomia ecografica focalizzata sul lato opposto rispetto ai loro principali segni motori, mentre al restante gruppo è stata realizzata un intervento "fittizio".

Dopo la procedura, il team ha confrontato il punteggio motorio della Movement Disorder Society - Unified Parkinson's Disease Rating Scale (MDS-UPDRS) al basale e dopo quattro mesi per entrambi i gruppi. I punteggi, che andavano da 0 a 44 con punteggi più alti che indicavano una malattia peggiore, si sono concentrati sulle differenze tra la parte del corpo più colpita quando il paziente non stava assumendo farmaci. 
In base alla loro valutazione, tra quei pazienti che hanno ricevuto ecografia focalizzata, i loro punteggi MDS-UPDRS sono scesi da 19,9 al basale a 9,9 dopo 4 mesi. Il gruppo di controllo ha visto un cambiamento molto più piccolo, diminuendo appena da 18,7 a 17,1.

Nonostante i dati incoraggianti, sono necessarie ulteriori ricerche con un maggior gruppo di pazienti per un periodo di tempo più lungo.
Lo studio di Jeff Elias e del suo team, titolato "Randomized Trial of Focused Ultrasound Subthalamotomy for Parkinson’s Disease", è stato pubblicato lo scorso 24 Dicembre dalla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine.

Secondo una nuova ricerca dell'Università della Virginia Health System (UVA), gli ultrasuoni focalizzati potrebbero essere in grado di aiutare ad alleviare i sintomi per quei i pazienti che sono colpiti dal morbo di Parkinson asimmetrico, ovvero che riscontrano sintomi prevalentemente da un lato del loro corpo. 

Per i pazienti che non rispondono bene ai farmaci, e che non hanno la possibilità di sottoporsi a chirurgia cerebrale tradizionale, gli ultrasuoni focalizzati, creando lesioni terapeutiche nelle strutture del cervello profondo, possono essere una buona opzione giacché colpiscono il nucleo subtalamico, l'obiettivo di stimolazione per il trattamento delle caratteristiche motorie associate al Parkinson.

Come ha spiegato il ricercatore Jeff Elias, neurochirurgo presso UVA Health, "Questa piccola regione del cervello, il nucleo subtalamico, ha un effetto molto forte e potente sui sintomi parkinsoniani quando l'abbiamo presa di mira con un’energia ultrasonica mirata e precisa. La chiave per l'adozione definitiva di questa nuova procedura saranno ulteriori perfezionamenti della tecnologia per garantire affidabilità e sicurezza".

Per testare l'efficacia della tecnologia e della procedura, il team di Elias ha arruolato per lo studio 40 pazienti con malattia di Parkinson chiaramente asimmetrica che non era completamente controllata dai farmaci e che non erano idonei per la chirurgia di stimolazione cerebrale profonda. Hanno assegnato in modo casuale il gruppo - con un rapporto di 2 a 1 - a sottoporsi a subtalamotomia ecografica focalizzata sul lato opposto rispetto ai loro principali segni motori, mentre al restante gruppo è stata realizzata un intervento "fittizio".

Dopo la procedura, il team ha confrontato il punteggio motorio della Movement Disorder Society - Unified Parkinson's Disease Rating Scale (MDS-UPDRS) al basale e dopo quattro mesi per entrambi i gruppi. I punteggi, che andavano da 0 a 44 con punteggi più alti che indicavano una malattia peggiore, si sono concentrati sulle differenze tra la parte del corpo più colpita quando il paziente non stava assumendo farmaci. 
In base alla loro valutazione, tra quei pazienti che hanno ricevuto ecografia focalizzata, i loro punteggi MDS-UPDRS sono scesi da 19,9 al basale a 9,9 dopo 4 mesi. Il gruppo di controllo ha visto un cambiamento molto più piccolo, diminuendo appena da 18,7 a 17,1.

Nonostante i dati incoraggianti, sono necessarie ulteriori ricerche con un maggior gruppo di pazienti per un periodo di tempo più lungo.
Lo studio di Jeff Elias e del suo team, titolato "Randomized Trial of Focused Ultrasound Subthalamotomy for Parkinson’s Disease", è stato pubblicato lo scorso 24 Dicembre dalla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine.

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