Costume e Società

Olimpiadi della Terza Età per sei case di riposo

alt_text
1 Giugno 2017

Anche quest’anno i volontari dell’Avulss di Vestone, in provincia di Brescia, hanno organizzato le Olimpiadi della Terza Età, iniziativa arrivata alla sesta edizione. L’evento sportivo, che si è svolto presso l’Istituto Polivalente di Idro, ha coinvolto gli anziani ospiti di sei case di riposo della zona, tra le quali la Residenza Anni Azzurri di Villanuova.

I partecipanti, costantemente seguiti dagli educatori, si sono cimentati in diverse discipline tra cui tiro al bersaglio, canto e mimo, trucco e parrucco. La manifestazione è stata principalmente una grande festa e un momento per gli anziani di divertimento e socializzazione, ma anche di impegno per mantenere o riprendere capacità fisiche e mnemoniche.

Il lavoro dei volontari, insieme ad educatori e animatori è talvolta più importante di altri aspetti legati alla cura dell’anziano, che se abbandonato e non stimolato rischia di lasciarsi andare e di cedere a depressione e apatia, con un conseguente rischio di un veloce degrado psichico.

La consigliera nazionale dell’Avulss, Germana Oneda, ha giudicato l’iniziativa in modo più che positivo, tanto da esprimere l’intenzione di portare l’esperienza lombarda a livello nazionale.

Anche quest’anno i volontari dell’Avulss di Vestone, in provincia di Brescia, hanno organizzato le Olimpiadi della Terza Età, iniziativa arrivata alla sesta edizione. L’evento sportivo, che si è svolto presso l’Istituto Polivalente di Idro, ha coinvolto gli anziani ospiti di sei case di riposo della zona, tra le quali la Residenza Anni Azzurri di Villanuova.

I partecipanti, costantemente seguiti dagli educatori, si sono cimentati in diverse discipline tra cui tiro al bersaglio, canto e mimo, trucco e parrucco. La manifestazione è stata principalmente una grande festa e un momento per gli anziani di divertimento e socializzazione, ma anche di impegno per mantenere o riprendere capacità fisiche e mnemoniche.

Il lavoro dei volontari, insieme ad educatori e animatori è talvolta più importante di altri aspetti legati alla cura dell’anziano, che se abbandonato e non stimolato rischia di lasciarsi andare e di cedere a depressione e apatia, con un conseguente rischio di un veloce degrado psichico.

La consigliera nazionale dell’Avulss, Germana Oneda, ha giudicato l’iniziativa in modo più che positivo, tanto da esprimere l’intenzione di portare l’esperienza lombarda a livello nazionale.

Case di riposo, rsa e case famiglia