Salute e benessere

Musicoterapia in casa di riposo, i benefici sulla memoria

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11 Maggio 2017
Violinista, assistente geriatrico e infine musicoterapeuta. Un percorso professionale originale quello di Paolo Parmeggiani, 49enne bolognese che nel 2004, grazie a un progetto del Cesfor, ha introdotto la musicoterapia nelle case di riposo di Bolzano. 

Dopo anni di concerti in giro per il mondo l’allora musicista 30enne ha cambiato lavoro per poter vedere crescere i propri figli. Si è trasferito nella città altoatesina e dopo un corso di due anni da assistente geriatrico ha iniziato a lavorare nella casa di cura Villa Armonia

La musica però rimane la sua grande passione e quando scopre che il Cesfor propone corsi triennali di musicoterapia decide di intraprendere questa nuova avventura. Grazie alla collaborazione con il centro di formazione Parmeggiani continua a lavorare in casa di riposo, ma ora come musicoterapeuta.

La conoscenza della musica e quella degli anziani che risiedono nelle case di riposo permettono al violinista di servirsi del mezzo dell’ascolto musicale per curare gli ospiti delle case di riposo bolzanine. 

La sua conoscenza dei suoi anziani pazienti nelle case di riposo gli ha permesso di individuare velocemente gli strumenti prediletti dai suoi utenti, quelli che risvegliano ricordi di giovinezza: la fisarmonica e il violino. La prima riporta gli anziani alle feste di Paese dove si divertivano con gli amici, mentre il secondo rievoca la solennità di grandi concerti di musica classica visti a teatro o ascoltati alla radio o in tv. 

Quel che importa è che ascoltare certa musica risveglia emozioni e antiche memorie, portando benefici anche a pazienti affetti da patologie degenerative come l’Alzheimer.
Violinista, assistente geriatrico e infine musicoterapeuta. Un percorso professionale originale quello di Paolo Parmeggiani, 49enne bolognese che nel 2004, grazie a un progetto del Cesfor, ha introdotto la musicoterapia nelle case di riposo di Bolzano. 

Dopo anni di concerti in giro per il mondo l’allora musicista 30enne ha cambiato lavoro per poter vedere crescere i propri figli. Si è trasferito nella città altoatesina e dopo un corso di due anni da assistente geriatrico ha iniziato a lavorare nella casa di cura Villa Armonia

La musica però rimane la sua grande passione e quando scopre che il Cesfor propone corsi triennali di musicoterapia decide di intraprendere questa nuova avventura. Grazie alla collaborazione con il centro di formazione Parmeggiani continua a lavorare in casa di riposo, ma ora come musicoterapeuta.

La conoscenza della musica e quella degli anziani che risiedono nelle case di riposo permettono al violinista di servirsi del mezzo dell’ascolto musicale per curare gli ospiti delle case di riposo bolzanine. 

La sua conoscenza dei suoi anziani pazienti nelle case di riposo gli ha permesso di individuare velocemente gli strumenti prediletti dai suoi utenti, quelli che risvegliano ricordi di giovinezza: la fisarmonica e il violino. La prima riporta gli anziani alle feste di Paese dove si divertivano con gli amici, mentre il secondo rievoca la solennità di grandi concerti di musica classica visti a teatro o ascoltati alla radio o in tv. 

Quel che importa è che ascoltare certa musica risveglia emozioni e antiche memorie, portando benefici anche a pazienti affetti da patologie degenerative come l’Alzheimer.