Salute e benessere

Il wandering negli anziani

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2 Luglio 2019

Cos’è il Wandering

Il wandering è un fenomeno molto comune negli anziani affetti da demenza senile e consiste in una pulsione verso il vagare, lo spostarsi in direzione di qualcosa, con la speranza di arrivare in un luogo amato. “Portatemi a casa mia”, “Portatemi da mio Marito”, spesso questa pulsione si risolve in una grande stanchezza fisica e d’animo che porta a calmarsi ed a rimandare al giorno dopo, o alla mattina dopo nel caso di agitazione notturna dell’anziano. Questo genera grande stress nell’anziano

Wandering traduzione

La traduzione di wandering sarebbe vagabondaggio, il significato di vagare alla ricerca di qualcosa. Questo termine inglese, spesso identificato come un sintomo dell’alzheimer (alzheimer wandering) o della demenza più in generale, è molto usato da caregiver e oss che si occupano di anziani malati di alzheimer, un morbo sempre più celebre e del quale abbiamo già parlato in numerosi articoli. L’alzheimer è per definizione una malattia neurodegenerativa che attacca il Sistema Nervoso Centrale, purtroppo progressiva e finora irreversibile. 

Come si manifesta il wandering

Il wandering si puo’ manifestare siadi giorno che di notte, l’anziano inizia a manifestare una insofferenza verso la sedia o il letto e prova ad alzarsi per spostarsi. Questo accade soprattutto quando l’anziano è ancora in grado di spostarsi autonomamente, una capacità che la demenza tende a rendere sempre più difficile. Una volta alzato l’anziano inizia a vagare in direzione della porta e inizia a manifestare il desiderio di raggiungere un altro luogo, come descritto all’inizio dell’articolo. In molti casi l’anziano chiede di essere riportato a casa, nonostante già si trovi a casa, e supplica i caregiver, gli oss o parenti di aiutarlo, arrivando a lamentarsi qualora questi non lo facciano. 

Come comportarsi davanti a casi di wandering

Se un anziano inizia a manifestare episodi di wandering è importante contattare un neurologo oppure un geriatra. Nell’immediato il consiglio è quello di usare il buonsenso è assecondare quanto possibile l’anziano per rendere meno traumatico il momento.

Cos’è il Wandering

Il wandering è un fenomeno molto comune negli anziani affetti da demenza senile e consiste in una pulsione verso il vagare, lo spostarsi in direzione di qualcosa, con la speranza di arrivare in un luogo amato. “Portatemi a casa mia”, “Portatemi da mio Marito”, spesso questa pulsione si risolve in una grande stanchezza fisica e d’animo che porta a calmarsi ed a rimandare al giorno dopo, o alla mattina dopo nel caso di agitazione notturna dell’anziano. Questo genera grande stress nell’anziano

Wandering traduzione

La traduzione di wandering sarebbe vagabondaggio, il significato di vagare alla ricerca di qualcosa. Questo termine inglese, spesso identificato come un sintomo dell’alzheimer (alzheimer wandering) o della demenza più in generale, è molto usato da caregiver e oss che si occupano di anziani malati di alzheimer, un morbo sempre più celebre e del quale abbiamo già parlato in numerosi articoli. L’alzheimer è per definizione una malattia neurodegenerativa che attacca il Sistema Nervoso Centrale, purtroppo progressiva e finora irreversibile. 

Come si manifesta il wandering

Il wandering si puo’ manifestare siadi giorno che di notte, l’anziano inizia a manifestare una insofferenza verso la sedia o il letto e prova ad alzarsi per spostarsi. Questo accade soprattutto quando l’anziano è ancora in grado di spostarsi autonomamente, una capacità che la demenza tende a rendere sempre più difficile. Una volta alzato l’anziano inizia a vagare in direzione della porta e inizia a manifestare il desiderio di raggiungere un altro luogo, come descritto all’inizio dell’articolo. In molti casi l’anziano chiede di essere riportato a casa, nonostante già si trovi a casa, e supplica i caregiver, gli oss o parenti di aiutarlo, arrivando a lamentarsi qualora questi non lo facciano. 

Come comportarsi davanti a casi di wandering

Se un anziano inizia a manifestare episodi di wandering è importante contattare un neurologo oppure un geriatra. Nell’immediato il consiglio è quello di usare il buonsenso è assecondare quanto possibile l’anziano per rendere meno traumatico il momento.

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