Costume e Società

Google lancia una nuova app per chiedere aiuto, utile a tutti ma soprattutto agli anziani

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22 Agosto 2019
Si tratta dell’applicazione Phone, presente di default sui telefoni Pixel, realizzati da HTC per Google, ma che, secondo le dichiarazioni dell’azienda, potrà poi essere installata anche sugli smartphone Android compatibili. La nuova funzionalità permetterà di inviare una richiesta di aiuto senza il bisogno di digitare del testo sul telefono e senza neppure la necessità di parlare. Per inviare una richiesta di soccorso sarà sufficiente premere un pulsante virtuale.
L’applicazione è concepita per fornire rapidamente soccorso a chiunque si trovi in una condizione di emergenza, ma nell’impossibilità di comunicare verbalmente a causa di disturbi del linguaggio, panico, lesioni o perché si trova in un situazione di imminente pericolo. Ma questa innovazione tecnologica è particolarmente indicata anche per le persone anziane, che spesso non hanno dimestichezza sufficiente con i nuovi mezzi comunicazione, e in questo modo potrebbero evitare di perdere tempo prezioso per segnalare una situazione di emergenza.
Per inviare una richiesta di aiuto sarà sufficiente accedere all’applicazione e premere uno dei 3 pulsanti virtuali che compaiono sullo schermo, a seconda del tipo di intervento necessario:
Medico
Polizia
Vigili del Fuoco
Immediatamente si attiverà una chiamata di emergenza all’operatore, che riceverà un messaggio vocale automatico con il tipo di intervento richiesto e la segnalazione della posizione della persona in difficoltà, ricavata dal sistema GPS del telefonino. Secondo quanto diffuso dall’azienda il servizio potrà funzionare indipendentemente dalla presenza o meno di una connessione dati e sarà garantita la riservatezza delle informazioni comunicate.
L’applicazione sarà diffusa nei prossimi mesi solo negli Stati Uniti ed esclusivamente sui telefoni Google Pixel, ma la speranza è che l’innovativa funzionalità arrivi presto anche in Europa, perché, in molti casi, come nel recente e triste episodio del turista francese disperso nel nostro Paese, un’applicazione di questo tipo potrebbe salvare letteralmente una vita.
Si tratta dell’applicazione Phone, presente di default sui telefoni Pixel, realizzati da HTC per Google, ma che, secondo le dichiarazioni dell’azienda, potrà poi essere installata anche sugli smartphone Android compatibili. La nuova funzionalità permetterà di inviare una richiesta di aiuto senza il bisogno di digitare del testo sul telefono e senza neppure la necessità di parlare. Per inviare una richiesta di soccorso sarà sufficiente premere un pulsante virtuale.
L’applicazione è concepita per fornire rapidamente soccorso a chiunque si trovi in una condizione di emergenza, ma nell’impossibilità di comunicare verbalmente a causa di disturbi del linguaggio, panico, lesioni o perché si trova in un situazione di imminente pericolo. Ma questa innovazione tecnologica è particolarmente indicata anche per le persone anziane, che spesso non hanno dimestichezza sufficiente con i nuovi mezzi comunicazione, e in questo modo potrebbero evitare di perdere tempo prezioso per segnalare una situazione di emergenza.
Per inviare una richiesta di aiuto sarà sufficiente accedere all’applicazione e premere uno dei 3 pulsanti virtuali che compaiono sullo schermo, a seconda del tipo di intervento necessario:
Medico
Polizia
Vigili del Fuoco
Immediatamente si attiverà una chiamata di emergenza all’operatore, che riceverà un messaggio vocale automatico con il tipo di intervento richiesto e la segnalazione della posizione della persona in difficoltà, ricavata dal sistema GPS del telefonino. Secondo quanto diffuso dall’azienda il servizio potrà funzionare indipendentemente dalla presenza o meno di una connessione dati e sarà garantita la riservatezza delle informazioni comunicate.
L’applicazione sarà diffusa nei prossimi mesi solo negli Stati Uniti ed esclusivamente sui telefoni Google Pixel, ma la speranza è che l’innovativa funzionalità arrivi presto anche in Europa, perché, in molti casi, come nel recente e triste episodio del turista francese disperso nel nostro Paese, un’applicazione di questo tipo potrebbe salvare letteralmente una vita.

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