Costume e Società

Giappone: saranno i robot ad assistere gli anziani

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26 Febbraio 2018

Insieme al nostro Paese il Giappone è tra gli Stati che vede il tasso di anzianità aumentare a dismisura. Se a questo aggiungiamo che la Nazione dell’estremo oriente ha anche una politica di immigrazione a dir poco restrittiva, possiamo capire come mai qui si stia prospettando una nuova emergenza: quella della mancanza di forza lavoro. 

I nipponici ne sono ben consapevoli e stanno già correndo ai ripari, con soluzioni che al momento riguardano principalmente l’assistenza medica, in particolare agli anziani non autosufficienti. Se i lavoratori umani scarseggiano saranno i robot a sopperire alla mancanza, almeno dove possibile. 

Al momento sono in atto diversi studi con modelli robotici “di sollevamento” presso case di riposo per anziani. I ricercatori stanno testando in particolare la risposta dei pazienti che ricevono le cure e le loro eventuali resistenze. 

Il governo nipponico, che per alleggerire strutture ospedaliere e personale sanitario sta promuovendo una politica di assistenza domiciliare, ha previsto che già per la fine del decennio in corso l’80% degli anziani non autosufficienti saranno curati da robot. 

Se oggi l’emergenza non da spazio a una ricerca per “umanizzare” le macchine dedicate al caregiving possiamo immaginare che in futuro avremo dei veri e propri robot infermieri con sembianze umane. Ma una macchina potrà davvero sostituire l’uomo in un lavoro in cui centrali sono la persona e i suoi bisogni?

Insieme al nostro Paese il Giappone è tra gli Stati che vede il tasso di anzianità aumentare a dismisura. Se a questo aggiungiamo che la Nazione dell’estremo oriente ha anche una politica di immigrazione a dir poco restrittiva, possiamo capire come mai qui si stia prospettando una nuova emergenza: quella della mancanza di forza lavoro. 

I nipponici ne sono ben consapevoli e stanno già correndo ai ripari, con soluzioni che al momento riguardano principalmente l’assistenza medica, in particolare agli anziani non autosufficienti. Se i lavoratori umani scarseggiano saranno i robot a sopperire alla mancanza, almeno dove possibile. 

Al momento sono in atto diversi studi con modelli robotici “di sollevamento” presso case di riposo per anziani. I ricercatori stanno testando in particolare la risposta dei pazienti che ricevono le cure e le loro eventuali resistenze. 

Il governo nipponico, che per alleggerire strutture ospedaliere e personale sanitario sta promuovendo una politica di assistenza domiciliare, ha previsto che già per la fine del decennio in corso l’80% degli anziani non autosufficienti saranno curati da robot. 

Se oggi l’emergenza non da spazio a una ricerca per “umanizzare” le macchine dedicate al caregiving possiamo immaginare che in futuro avremo dei veri e propri robot infermieri con sembianze umane. Ma una macchina potrà davvero sostituire l’uomo in un lavoro in cui centrali sono la persona e i suoi bisogni?

Case di riposo, rsa e case famiglia