Costume e Società

Chat Yourself: l’assitente virtuale che aiuta a ritrovare i ricordi

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17 Maggio 2019
Un’assistente virtuale, un chatbot sempre disponibile sul proprio smartphone, per ricordare le informazioni essenziali sulla propria vita alle persone colpite dal morbo di Alzheimer. Il suo nome è Chat Yourself ed è uno dei progetti illustrati in occasione della quinta edizione del Festival della Scienza Medica, svoltosi a Bologna dal 9 al 12 Maggio.
Disponibile e gratuita per tutti sulla pagina Facebook @chatyourselfitalia, questa applicazione memorizza i dati fondamentali sulla vita di una persona, ed è poi in grado di restituirli in qualunque momento attraverso una semplice chat. Si tratta quindi di un esempio virtuoso di applicazione delle nuove tecnologie al servizio delle persone affette da demenza.
L’assistente virtuale permette di ritrovare informazioni come il percorso per la propria abitazione, il momento in cui assumere un farmaco o il nome delle persone care e, pur non essendo un presidio medico chirurgico, può essere un valido supporto per affrontare nel quotidiano i sintomi del morbo di Alzheimer, almeno nelle prime fasi della malattia.
Il progetto è stato realizzato da Nextoper e Young & Rubicam con la collaborazione di Facebook e  il patrocinio di Italia Longeva, la rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva del Ministro della Salute

Un’assistente virtuale, un chatbot sempre disponibile sul proprio smartphone, per ricordare le informazioni essenziali sulla propria vita alle persone colpite dal morbo di Alzheimer. Il suo nome è Chat Yourself ed è uno dei progetti illustrati in occasione della quinta edizione del Festival della Scienza Medica, svoltosi a Bologna dal 9 al 12 Maggio.
Disponibile e gratuita per tutti sulla pagina Facebook @chatyourselfitalia, questa applicazione memorizza i dati fondamentali sulla vita di una persona, ed è poi in grado di restituirli in qualunque momento attraverso una semplice chat. Si tratta quindi di un esempio virtuoso di applicazione delle nuove tecnologie al servizio delle persone affette da demenza.
L’assistente virtuale permette di ritrovare informazioni come il percorso per la propria abitazione, il momento in cui assumere un farmaco o il nome delle persone care e, pur non essendo un presidio medico chirurgico, può essere un valido supporto per affrontare nel quotidiano i sintomi del morbo di Alzheimer, almeno nelle prime fasi della malattia.
Il progetto è stato realizzato da Nextoper e Young & Rubicam con la collaborazione di Facebook e  il patrocinio di Italia Longeva, la rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva del Ministro della Salute

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