Salute e benessere

Censis: gli anziani sottovalutano i rischi dell’influenza

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30 Ottobre 2019
Secondo una ricerca condotta dal Censis in collaborazione con Sanofi Pasteur, la popolazione italiana over 50 è consapevole della possibilità di assumere il vaccino antinfluenzale (99,2%), ma solo il 61,2 % ritiene che sia consigliabile a tutti coloro che non vogliono ammalarsi. Nella stagione 2018-2019 la copertura vaccinale per gli over 65 ha raggiunto il 53,2%, in lievissimo aumento rispetto alla stagione precedente (52,7%), ma ancora insufficiente per una malattia che può avere conseguenze molto serie soprattutto fra le persone anziane.
Oltre il 90% degli intervistati dichiara di sapere che l’influenza è causata da virus che possono subire una mutazione tra una stagione e l’altra; il 53,1% pensa che possa avere delle conseguenze anche gravi e il 42,9% sa che può essere letale. Eppure, solo il 4,4 % dichiara di avere paura di ammalarsi. Addirittura, il 25,8% degli anziani over 75 non teme affatto l’influenza. A questo stato di cose contribuisce senz’altro la sottovalutazione soggettiva del rischio di contagio e del proprio stato di salute, ma anche il livello di fiducia nei confronti dei vaccini. Solo il 32% degli over 50 dichiara di fidarsi molto della vaccinazione, mentre il 53,2% si fida abbastanza e il 14,1% si fida poco o per niente.
Rispetto alla stagione precedente, aumenta il numero di coloro che si rivolgono subito al medico di famiglia quando presentano i sintomi dell’influenza (dal 16% al 21,4%), ma la maggior parte (45,5%) contatta il medico soltanto se i sintomi non migliorano, ed è ancora alta la percentuale degli over 50 che si cura autonomamente con medicinali da banco (22,7%) o addirittura lascia che la malattia faccia il suo corso senza assumere farmaci (10,4%).
 Non è sempre chiara la consapevolezza delle complicanze che possono accompagnare l’influenza:
Bronchite (91,6%)
Compromissione delle funzioni respiratorie (87,5%)
Polmonite (81,9%)
Lunghezza dei tempi di recupero (79,9%)
Aggravamento di malattie preesistenti (71,6%)
Sinusite e otite (70.8%)

Tutti riconoscono l’importanza del vaccino antinfluenzale: il 99,2% degli italiani over 50 sa che è possibile vaccinarsi (nel 2017 era il 96,8%). Il 94,6% degli intervistati ritiene che il vaccino sia consigliabile a chi soffre di malattie respiratorie, al personale sanitario (89,6%), a chi frequenta ambienti dove è più probabile il contagio (87,9%), agli anziani con più di 65 anni (87,3%), a chi soffre di malattie cardiocircolatorie (80,5%) o croniche (80,1%). Solo il 61,2% pensa che il vaccino antinfluenzale indicato per tutti coloro che non vogliono ammalarsi.
Nella stagione 2005-2006 la copertura vaccinale degli anziani over 65 aveva raggiunto in Italia il  picco massimo del 68,3%, ma si è ridotta nel corso degli anni fino al 52% della stagione 2016-2017 e nella scorsa stagione si è registrato solo un lieve aumento (53,2%). Un dato poco rassicurante, se si considera che l’obiettivo minimo fissato dal Ministero della Salute è del 75% e che per le persone con più di 65 anni la copertura vaccinale è gratuita: è sufficiente rivolgersi al proprio medico di famiglia o presso i centri vaccinali regionali.
Secondo una ricerca condotta dal Censis in collaborazione con Sanofi Pasteur, la popolazione italiana over 50 è consapevole della possibilità di assumere il vaccino antinfluenzale (99,2%), ma solo il 61,2 % ritiene che sia consigliabile a tutti coloro che non vogliono ammalarsi. Nella stagione 2018-2019 la copertura vaccinale per gli over 65 ha raggiunto il 53,2%, in lievissimo aumento rispetto alla stagione precedente (52,7%), ma ancora insufficiente per una malattia che può avere conseguenze molto serie soprattutto fra le persone anziane.
Oltre il 90% degli intervistati dichiara di sapere che l’influenza è causata da virus che possono subire una mutazione tra una stagione e l’altra; il 53,1% pensa che possa avere delle conseguenze anche gravi e il 42,9% sa che può essere letale. Eppure, solo il 4,4 % dichiara di avere paura di ammalarsi. Addirittura, il 25,8% degli anziani over 75 non teme affatto l’influenza. A questo stato di cose contribuisce senz’altro la sottovalutazione soggettiva del rischio di contagio e del proprio stato di salute, ma anche il livello di fiducia nei confronti dei vaccini. Solo il 32% degli over 50 dichiara di fidarsi molto della vaccinazione, mentre il 53,2% si fida abbastanza e il 14,1% si fida poco o per niente.
Rispetto alla stagione precedente, aumenta il numero di coloro che si rivolgono subito al medico di famiglia quando presentano i sintomi dell’influenza (dal 16% al 21,4%), ma la maggior parte (45,5%) contatta il medico soltanto se i sintomi non migliorano, ed è ancora alta la percentuale degli over 50 che si cura autonomamente con medicinali da banco (22,7%) o addirittura lascia che la malattia faccia il suo corso senza assumere farmaci (10,4%).
 Non è sempre chiara la consapevolezza delle complicanze che possono accompagnare l’influenza:
Bronchite (91,6%)
Compromissione delle funzioni respiratorie (87,5%)
Polmonite (81,9%)
Lunghezza dei tempi di recupero (79,9%)
Aggravamento di malattie preesistenti (71,6%)
Sinusite e otite (70.8%)

Tutti riconoscono l’importanza del vaccino antinfluenzale: il 99,2% degli italiani over 50 sa che è possibile vaccinarsi (nel 2017 era il 96,8%). Il 94,6% degli intervistati ritiene che il vaccino sia consigliabile a chi soffre di malattie respiratorie, al personale sanitario (89,6%), a chi frequenta ambienti dove è più probabile il contagio (87,9%), agli anziani con più di 65 anni (87,3%), a chi soffre di malattie cardiocircolatorie (80,5%) o croniche (80,1%). Solo il 61,2% pensa che il vaccino antinfluenzale indicato per tutti coloro che non vogliono ammalarsi.
Nella stagione 2005-2006 la copertura vaccinale degli anziani over 65 aveva raggiunto in Italia il  picco massimo del 68,3%, ma si è ridotta nel corso degli anni fino al 52% della stagione 2016-2017 e nella scorsa stagione si è registrato solo un lieve aumento (53,2%). Un dato poco rassicurante, se si considera che l’obiettivo minimo fissato dal Ministero della Salute è del 75% e che per le persone con più di 65 anni la copertura vaccinale è gratuita: è sufficiente rivolgersi al proprio medico di famiglia o presso i centri vaccinali regionali.

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