Salute e benessere

Anziani e vaccino anti-influenzale: perché farlo

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25 Ottobre 2017

Con la stagione invernale alle porte torna il dibattito sull’utilità del vaccino anti-influenzale per gli anziani. Secondo i dati del Censis in Italia quasi tutti gli ultracinquantenni sono a conoscenza della possibilità di accedere al vaccino contro l’influenza (96,8%) ma solo poco più della metà, circa sei su dieci, lo considerano utile per loro stessi, se sono persone in salute. Molti italiani pensano, infatti, che il metodo preventivo sia necessario soltanto agli over 50 che soffrono di patologie respiratorie e si sentono al sicuro. Secondo il presidente dell’Istituto italiano di sanità, Walter Ricciardi, il problema è la mancata conoscenza dei reali rischi dell’influenza stagionale per gli anziani, che può provocare anche una polmonite e portare al decesso.

Ricciardi auspica un intervento del governo che, se è vero che non può introdurre l’obbligo vaccinale per questa fascia di età, può e dovrebbe promuovere una campagna informativa su tutto il territorio nazionale. Lo scorso anno sono morte oltre 15mila persone a causa di complicazioni da influenza, mentre in precedenza i decessi si aggiravano intorno agli 8mila. Insieme alla Gran Bretagna il nostro Paese sta raggiungendo picchi allarmanti di mortalità, a causa anche dei pochi vaccini effettuati. La mancanza di una corretta e completa informazione sul tema, insieme alla scarsa fiducia verso questo tipo di interventi preventivi, è un rischio per gli anziani e per tutti i cittadini e diventa sempre più necessario un intervento a livello governativo.

Con la stagione invernale alle porte torna il dibattito sull’utilità del vaccino anti-influenzale per gli anziani. Secondo i dati del Censis in Italia quasi tutti gli ultracinquantenni sono a conoscenza della possibilità di accedere al vaccino contro l’influenza (96,8%) ma solo poco più della metà, circa sei su dieci, lo considerano utile per loro stessi, se sono persone in salute. Molti italiani pensano, infatti, che il metodo preventivo sia necessario soltanto agli over 50 che soffrono di patologie respiratorie e si sentono al sicuro. Secondo il presidente dell’Istituto italiano di sanità, Walter Ricciardi, il problema è la mancata conoscenza dei reali rischi dell’influenza stagionale per gli anziani, che può provocare anche una polmonite e portare al decesso.

Ricciardi auspica un intervento del governo che, se è vero che non può introdurre l’obbligo vaccinale per questa fascia di età, può e dovrebbe promuovere una campagna informativa su tutto il territorio nazionale. Lo scorso anno sono morte oltre 15mila persone a causa di complicazioni da influenza, mentre in precedenza i decessi si aggiravano intorno agli 8mila. Insieme alla Gran Bretagna il nostro Paese sta raggiungendo picchi allarmanti di mortalità, a causa anche dei pochi vaccini effettuati. La mancanza di una corretta e completa informazione sul tema, insieme alla scarsa fiducia verso questo tipo di interventi preventivi, è un rischio per gli anziani e per tutti i cittadini e diventa sempre più necessario un intervento a livello governativo.

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